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L’allarme di Livieri: «Il fenomeno povertà è in crescita, oltre il 35% sono italiani»

A Mira apre la bottega di vestiti della Caritas per finanziare il fondo di solidarietà

DOLO «In Riviera del Brenta ci sono circa 3.000 persone ridotte in povertà e costrette a ricevere pacchi di alimentari e di vestiario ogni quindici giorni dagli enti e dalle associazioni caritatevoli. Una situazione esplosiva a cui si sommano altre 2.000 persone nella stessa condizione nel Miranese, portando a 5.000 le situazioni personali di difficoltà palesi per la povertà nell’area dell’Asl 13 che comprende 17 Comuni».

A dirlo è il presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 13 Fabio Livieri che analizza una situazione a livello comprensoriale.

A Mira, il comune più popoloso fra Riviera e Miranese, le persone in situazione di difficoltà che vengono aiutate sono 750, di cui oltre il 35% sono italiane. Prima della crisi partita nel 2008, gli italiani che non ce la facevano erano appena il 5% fra i bisognosi di aiuti, il 95% erano stranieri.

«La percentuale di italiani bisognosi di assistenza nei 10 Comuni della Riviera è anche più alta e sfiora il 40% secondo le stime che abbiamo fatto con i Servizi sociali dei Comuni e con le associazioni del territorio», chiarisce Livieri, «Negli ultimi due anni la percentuale di poveri assistiti è aumentata del 30%».

Con questi numeri in vertiginosa crescita, diventa sempre più difficile per i comuni organizzare iniziative di solidarietà. «Tante famiglie», spiega, «vivono solo con la cassa integrazione dopo aver perso il lavoro. La precarizzazione del mercato del lavoro costringe tante nuove famiglie giovani a disgregarsi o a chiedere aiuto a Caritas e parrocchie per sfamare i figli». Livieri poi precisa: «Da tre anni la Regione ha istituito un fondo destinato alla marginalità e alla povertà a cui Asl e Comuni possono attingere. Un segno purtroppo dei tempi».

Intanto a Mira domani alle 15 verrà inaugurato il negozio Caritas “La nostra vetrina”. «Si tratta di un negozio», spiega Fabio Schirru, «dove si potrà trovare abbigliamento per donna, uomo e bambino. I proventi della vendita serviranno a sovvenzionare il fondo di solidarietà in favore delle famiglie povere del territorio mirese .

Purtroppo i beni forniti dal banco alimentare di Verona, di fronte alla povertà galoppante, non bastano più e bisogna inventarsi nuove forme di finanziamento per le attività solidali». Il nuovo negozio solidale è aperto tutti i giorni nel salone dietro la canonica della parrocchia di San Pietro. Info: tel. 041.563437.

Alessandro Abbadir

 

Colletta alimentare. Record battuto a Stra, raccolti 827 chili

STRA – È stato battuto il record ieri pomeriggio al supermercato In’s di Stra della colletta alimentare a cui hanno aderito insegnanti, ragazzi e genitori della scuola media Giovanni Baldan di Stra che fa parte dell’istituto comprensivo Alvise Pisani. «Siamo riuscite», spiegano le insegnanti, «a battere il record di cibo donato dai clienti del supermercato dello scorso anno che era 679 chili. Quest’anno abbiamo raggiunto la cifra di 827 chili per 18 scatoloni di generi alimentari».

Le insegnanti spiegano che la gente era molto contenta di poter lasciare in un sacchettino parte della spesa appena pagata da dare in beneficenza. «Gli scatoloni si sono riempiti di riso, cibo in scatola, legumi, latte a lunga conservazione, olio, crackers, pane da toast che si conserva a lungo, caffè, pasta. Siamo davvero contenti di tutta questa solidarietà».

Molti ragazzi della scuola hanno partecipato all’iniziativa aiutando i volontari adulti nella raccolta del cibo. «Questa iniziativa, visto il successo che riscuote». dicono le insegnanti, «la ripeteremo anche il prossimo anno».

(a.ab.)

 

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