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DOLO – Una delegazione del coordinamento per la salvaguardia dell’ospedale di Dolo consegnerà martedì, al presidente del Consiglio regionale veneto, le cinquemila firme raccolte in difesa del nosocomio dolese.

«Il nostro obiettivo», spiegano Emilio Zen e Walter Mescalchin, «è ottenere il blocco dell’atto aziendale e la revisione delle schede ospedaliere per l’Asl 13».

Nel consiglio regionale, che si svolgerà in quattro giorni dal 16 al 20 dicembre, sarà discussa anche la mozione presentata dai consiglieri Pettenò, Pigozzo, Piccolo e Tiozzo che chiede alla Regione di riconsiderare il piano aziendale dell’Asl 13, e prevedere una gestione di ospedale di rete per acuti in due sedi a Mirano e Dolo.

«Auspichiamo che la mozione venga discussa già martedì», prosegue Mescalchin, «perché crediamo ci debba essere un atto politico prima della riunione della Crite prevista per giovedì».

La Crite (Commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia) dovrebbe approvare i progetti, previsti dalla direzione generale dell’Asl 13, per la sistemazione dell’ospedale di Dolo.

I progetti sono contestati dalla Coordinamento. «Se partono i progetti», concludono, «le chance di salvare Dolo come ospedale per acuti si riducono al lumicino».

(g.pir.)

 

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