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Nuova Venezia – Porto Marghera arriva l’ok del commissario

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

13

dic

2014

LA RIQUALIFICAZIONE

Zappalorto ha firmato la delibera per il nuovo Accordo di Programma da 152 milioni che sarà sottoscritto al Ministero

Porto Marghera, l’ok del commissario

Come annunciato, il commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, ha approvato ieri con i poteri della Giunta, lo schema dell’Accordo di Programma per la riconversione e riqualificazione industriale dell’area di Porto Marghera, messo a punto da un gruppo di lavoro misto con tecnici del Comune, della Regione Veneto, dell’Autorità Portuale di Venezia e del ministero dello Sviluppo che nei prossimi giorni convocherà tutti a Roma per la firma definitiva. Si tratta di un nuovo accordo istituzionale con allegati 23 progetti che riguardano le infrastrutture urbane e il risanamento ambientale ed idraulico di un’area di circa 2 mila ettari come Porto Marghera. Il tutto grazie alla disponibilità di un fondo di investimento di 152 milioni di euro complessivi (erano 156, poi scesi a 152 per una riduzione dei costi per sistemare la banchina del sito dei 23 ettari a Malcontenta); dei quali 102 milioni sono in capo al ministero che già li ha in cassa grazie ad un rimborso degli sconti energetici dati all’Alcoa, 20 milioni alla Regione, 15 all’Autorità Portuale, 4 al Comune di Venezia.

L’obiettivo di questo nuovo Accordo di Programma (che fa seguito a quelli precedenti firmati nel 1998 e nel 2006 e poi superati dalla realtà) è – come spiega una nota del Comune di Venezia – quello di «favorire lo sviluppo e la riqualificazione economica di Porto Marghera attraverso la realizzazione degli interventi necessari ad ottimizzare il quadro delle infrastrutture materiali ed immateriali presenti dell’area industriale».

Il programma di interventi previsto dall’Accordo di Programma si articola in quattro diversi filoni di attività, complementari tra loro, che riguardano diversi ambiti di intervento, tutti urgenti visto lo stato di abbandono in cui versa gran parte di Porto Marghera dopo la chiusura di quasi tutti i cicli produttivi della chimica e della siderurgia. Si tratta, nello specifico, di interventi negli ambiti della sicurezza idraulica e dei collegamenti con il depuratore Pif di Fusina, del banchinamento e marginamento di alcune aree portuali, della viabilità e accessibilità della Prima Zona industriale (Vega) e della connettività a banda larga con fibre ottiche. Nell’ambito degli interventi oggetto dell’accordo di programma sono compresi sei interventi infrastrutturali proposti dal Comune di Venezia, e condivisi dagli altri Enti, per un totale oltre 36 milioni di euro, di cui circa 4 milioni finanziati dal Comune stesso con fondi della Legge Speciale.

«Questo accordo», ha dichiarato Zappalorto, « è il frutto della efficiente collaborazione istituzionale tra il ministero e gli enti sul territorio, finalizzata a predisporre adeguate condizioni infrastrutturali che consentano a Porto Marghera di tornare ad essere un polo di attrazione per le imprese, in funzione del progetto di rilancio produttivo ed occupazionale dell’area condiviso con le organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori».

Zappalorto ha ricordato che questo Accordo «fa seguito al recente Protocollo d’intesa con Eni-Versalis per lo sviluppo del progetto di “chimica verde”,  nonché alle azioni promosse dalla precedente amministrazione per favorire il rilancio produttivo dell’area con la riconversione industriale e di valorizzazione delle potenzialità e delle specificità di Porto Marghera». Il commissario Zappalorto ha ringraziato i rappresentanti del ministero, della Regione Veneto, dell’Autorità Portuale e del Consorzio di Bonifica per essersi «proficuamente spesi per pervenire in tempi rapidi alla definizione dell’accordo ed all’individuazione degli importanti interventi da esso finanziati».

Gianni Favarato

 

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