Gazzettino – Dolo. C’e’ l’accordo per salvare l’ufficio del Giudice di pace.
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14
dic
2014
DOLO – Il presidente degli Avvocati della Riviera ha convinto il Comune a mettere a disposizione un dipendente. Ora la parola passa al Tribunale
Quello che sembrava impossibile, adesso pare alla portata. Ieri, durante la Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta alla quale ha partecipato anche il neo presidente degli Avvocati della Riviera del Brenta, Stefano Marrone, si è aperto uno spiraglio sulla permanenza dell’ufficio del Giudice di pace a Dolo.
Un apporto fondamentale per sbloccare la situazione di stallo è stato dato da Marrone, che nel corso degli ultimi giorni ha pressato Provincia, Comuni della Riviera del Brenta e l’attuale presidente della Conferenza dei sindaci, Alessandro Campalto, che ha dimostrato molta sensibilità al problema convocando l’assemblea in tempi molto stretti. Trovando nel Comune di Dolo la fondamentale disponibilità a dislocare nell’ufficio un dipendente. Un passo decisivo. Infatti, senza la disponibilità da parte dei Comuni a fornire un’unità all’ufficio dolese, non vi sarebbero state speranze.
È ancora presto, però, per cantare vittoria. Infatti attualmente l’ufficio del Giudice di Pace risulta soppresso, così come deciso dal Ministero. Durante la riunione di ieri, la Conferenza dei sindaci ha approvato un documento che sarà trasmesso nei prossimi giorni al presidente del Tribunale di Venezia, Arturo Toppan, il quale dovrà quindi veicolarlo al Ministero, accompagnando il tutto con una relazione sulla necessità o meno di tenere aperto l’ufficio dolese.
Voci di corridoio parlano di un presidente favorevole al mantenimento della struttura nel caso venga trovato il personale necessario al suo funzionamento. Già con le due unità, una messa a disposizione da Stra e l’altra da Dolo, l’ufficio potrebbe funzionare. Mancherebbe una terza unità per renderlo a pieno regime: questa potrebbe arrivare dalla Provincia di Venezia. Insomma, sul Giudice di pace di Dolo si accende una luce di speranza. Alimentata anche da fatto che i fascicoli dei procedimenti sono ancora in loco.
Gianluigi Dal Corso