Gazzettino – Idrovia Padova-Venezia. Semaforo verde dalla Regione: il canale navigabile e’ una priorita’.
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16
dic
2014
L’assessore all’Ambiente Conte: «No alla camionabile, meglio puntare sulla rotaia. Presto riunita la conferenza dei sindaci»
Semaforo verde all’Idrovia Padova-Venezia come canale navigabile e scolmatore del fiume Brenta. A comunicare l’esito del bando di gara e l’aggiudicazione della stesura del progetto preliminare a Techital e a Beta Studio è stato l’assessore all’Ambiente e alla difesa del suolo, Maurizio Conte, durante il consuntivo delle iniziative assunte nel 2014 dalla Regione in materia di rischio idrogeologico, miglioramento dell’aria e interventi sul patrimonio forestale.
«A breve ci sarà per l’Idrovia una conferenza dei servizi con i sindaci del territorio – ha detto l’assessore -. Inoltre, ci confronteremo con l’Interporto di Padova e il Porto di Venezia sul dimensionamento dei natanti per il trasporto merci. La camionabile? Stralciata, meglio un collegamento su rotaia».
Dal 2010, ha detto Conte, la Regione ha impegnato 500 milioni (120 solo quest’anno) nell’ambito di un ampio piano per le azioni e gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per complessivi 2,7 miliardi. Un impegno che non si esaurirà. L’assessore all’Ambiente ha anche annunciato l’imminente realizzazione dei bacini di laminazione sul Bacchiglione a monte di viale Diaz nei Comuni di Vicenza e Caldogno, sull’Agno-Guà-Santa Caterina in Sant’Urbano e Vighizzolo d’Este (Padova), sul Livenza tra Portobuffolè e Mansuè e sul fiume Monticano nella trevigiana Fontanelle. Oltre all’avvio delle gare per i bacini sull’Alpone all’altezza di Montecchia di Crosara (Verona), sul Muson tra Fonte e Riese Pio X (Padova), e a quella in corso per il bacino sul Tramigna funzionale a Soave e San Bonifacio (Verona). Per l’erosione costiera e il ripristino ambientale dei litorali, invece, 1,1 milioni in più a Bibione, 3,5 a Caorle, 4,4 a Jesolo e Cavallino Treporti e 1,8 a Chioggia. Sul fronte miglioramento dell’aria, chiusi 4 bandi per la rottamazione di stufe e auto, l’illuminazione e il bike sharing.
Costante la diminuzione d’inquinanti in atmosfera. Nota negativa: l’aumento di benzo(a)pirene causato dalle biomasse per il riscaldamento domestico. Mentre nel settore forestale, le precipitazioni nevose di gennaio-febbraio hanno comportato specie in provincia di Belluno gravi danni al patrimonio boschivo d’alto fusto, con schianti pari a 235mila metri cubi, una perdita di redditività potenziale di 7,5 milioni, 96 interventi e una spesa complessiva di 21 milioni di euro.
«Ora rivolgeremo l’attenzione ai nuovi piani rifiuti, cave e aria – ha concluso Conte – E solleciteremo al Governo risorse vere, almeno con lo sblocco del nostro miliardo e 400 milioni tenuto fermo in Cassa centrale dal patto di stabilità».
Vettor Maria Corsetti