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Anche le Provincia si defila: «Non abbiamo più i nostri fondi, chiedete in Regione»

I residenti: «Mortificati da questo tipo di politica, ma continuiamo la protesta»

MIRANO – La Provincia alza bandiera bianca: «Non ci sono soldi per la ciclabile di via Desman». Nel giorno in cui inizia la quinta settimana di protesta dei residenti, in corteo quotidiano dal 17 novembre per chiedere la realizzazione della ciclabile e una viabilità più sicura, si registra l’intervento della presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, che su Facebook, al leader della protesta Marino Dalle Fratte, scrive: «Condivido la vostra battaglia, ma la Provincia non ha responsabilità. Siamo insediati dal 2009 e già nel 2010 si discuteva della nostra abolizione. Dal 2011 siamo entrati in una sorta di “miglio verde”, dato che dovevamo chiudere di sei mesi in sei mesi. Nel frattempo, visto che la Provincia doveva sparire, hanno pensato bene intanto di fare “sparire” i soldi. Ci siamo prodigati per risanare le disastrate finanze e tutti i risparmi fatti se li sono portati via. Giusto per dare un dato, negli ultimi nove mesi il governo Renzi si è preso circa 25 milioni».

Tutto questo per mandare ai manifestanti di via Desman un messaggio: «Comprenderete che se ti fanno sparire il denaro diventa impossibile fare qualsiasi intervento», si giustifica Zaccariotto, che non esita a rimandare la questione alla Regione.

Via Desman incassa? Non proprio: l’uscita della Zaccariotto rinfocola ulteriormente la protesta. Dalle Fratte, che ribadisce come i cortei andranno avanti ancora, replica: «C’è la sicurezza del cittadino da rimettere al centro degli obiettivi, dal problema della criminalità alla messa in sicurezza delle strade. Questo darebbe un senso diverso al nostro dover pagare le tasse. Invece la gente ormai vive mortificata nell’impossibilità di cambiare le cose e fermare le ruberie dei politici, di cui abbiamo ormai notizia ogni giorno. Noi del comitato tentiamo di opporci a questo immobilismo con la nostra pacifica protesta tutti i giorni».

Dunque le storie di soldi che non ci sono e che gli enti si sottraggono a vicenda, rimbalzandosi le responsabilità, contano fino a un certo punto: Via Desman non perde coraggio, anche alla quinta settimana di protesta, nonostante sia ormai palese l’incapacità della politica di dare una risposta: dopo i comuni (Mirano e S. Maria di Sala) che hanno manifestato tutte le difficoltà perfino di accedere i bandi per le opere pubbliche, anche la Provincia getta la spugna.

Filippo De Gaspari

 

Santa Maria di Sala

Per le ciclabili pronto il bando «Ma il Comune non ce la fa»

SANTA MARIA DI SALA – Il Comune sfrutta l’onda lunga della protesta di via Desman e punta a ottenere nel 2015 tre importanti interventi di messa di sicurezza della viabilità del graticolato: già richiesto il finanziamento regionale per realizzare la pista ciclabile a Veternigo, che collegherà il nord della frazione da via Rugoletto a via Desman lungo via Pianiga, pronto anche l’intervento di riqualificazione del centro di Veternigo con 200 mila euro per il 2015 e altrettanti per il 2016. Infine: ripresi i contatti anche per via Caltana, per sistemare il tratto dalla Madonna Mora al centro di Caltana, con le modalità previste dall’accordo di programma del 2003.

«La Provincia», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Semenzato, «in due lettere inviate lo scorso 21 novembre, ci sollecitava a partecipare a un bando regionale per un cofinanziamento per la realizzazione di due piste ciclabili con costo unitario massimo per ogni singola opera pari a un milione e 800 mila euro. Una in via Caltana e una su via Desman, dal confine con il comune di Mirano fino a Sant’Angelo, attraverso Veternigo e Treponti. Ma dichiarava anche la sua indisponibilità a partecipare finanziariamente non avendo fondi a disposizione. Abbiamo deciso di presentare richiesta di contributo alla Regione, sempre per lo stesso bando, per un progetto più sostenibile, che vede la realizzazione della pista ciclabile in un altro punto sensibile: lungo via Pianiga, fino a via Desman, nel centro di Veternigo. Per quanto riguarda invece la pista su via Caltana, nel tratto che va dal Centro Tom al centro della frazione, rimane valido e sollecitiamo l’accordo di programma del 2003, con il quale la Provincia si impegnava ad accollarsi le spese di progettazione e realizzazione. Noi abbiamo già fatto la nostra parte, approvando un primo progetto, poi sottoposto alla stessa Provincia».

(f.d.g.)

 

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