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Mogliano. Il sindaco vuole chiarezza sulle fermate promesse

Appello ai colleghi per organizzare nuove azioni di protesta

MOGLIANO «C’era una volta la metropolitana di superficie, le sue fermate, i suoi progetti e i suoi immancabili ritardi». Potrebbe iniziare così una favola immaginaria sul progetto dell’Sfmr. Dopo anni di promesse mancate e rassicurazioni sistematicamente disattese, parlare del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale sembra quasi un’operazione di fantasia.

Lo sanno bene i pendolari di Preganziol, che venerdì mattina hanno promosso un sit-in per protestare contro la carenza di convogli.

E lo sanno bene, a Mogliano, anche i residenti di Marocco che da tempo attendono la realizzazione di un’ulteriore fermata in via Gatta.

Schiarite all’orizzonte non se ne vedono e al nuovo sindaco Carola Arena, che su questo fronte si era solennemente impegnata durante la scorsa campagna elettorale, non rimane che puntare dritto contro il governatore Luca Zaia: «Ricordo bene gli interventi sulla stampa del Presidente Zaia», scrive in una nota il sindaco, «che con il consueto decisionismo dichiarava come la situazione si sarebbe risolta in breve tempo e quanto lui avesse a cuore le esigenze dei pendolari veneti. Purtroppo è passato quasi un anno e nulla è cambiato, anzi le cose, se possibile, sono anche peggiorate, non si sente nemmeno più parlare di metropolitana regionale di superficie e di Stazione a Marocco; così tutti i bei discorsi sulla mobilità sostenibile e sulla conseguente riqualificazione viabilistica del Terraglio, si sono sciolti come neve al sole».

Carola Arena annuncia una mobilitazione: «La situazione», conclude il sindaco di Mogliano, «non può essere ulteriormente tollerata. Proprio per questo intendo chiedere un incontro, già nei prossimi giorni, ai sindaci dei comuni vicini e ai comitati per costruire, insieme, un calendario di azioni capaci di ottenere maggiore attenzione dalla Regione, per migliorare radicalmente il servizio e per chiedere che il progetto Sfmr sia riavviato con assoluta determinazione e con tempi di realizzazione certi».

Matteo marcon

 

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