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Il coordinamento dei cittadini polemico con la commissione regionale

«Un errore sostenere il piano di gestione dell’Asl 13 proposto da Gumirato»

DOLO «Il nostro coordinamento non abbasserà la guardia, forte del sostegno dei cittadini e di molte realtà associative».

Lo sostiene Emilio Zen, portavoce del Coordinamento per la tutela dell’ospedale di Dolo, che interviene dopo che la commissione regionale Sanità ha espresso apprezzamento per l’attuale gestione dell’azienda sanitaria Asl 13 e per i piani di messa a norma e adeguamento strutturale previsti per l’ospedale di Dolo.

La commissione giovedì scorso aveva ascoltato in audizione Gino Gumirato, direttore generale dell’Asl 13.

Il comitato chiede invece la modifica delle schede ospedaliere, la sospensione dell’atto aziendale, che Dolo rimanga ospedale per acuti e che vengano bloccati i trasferimenti di reparti previsti dall’Asl 13.

«Che delusione», scrive Emilio Zen, «anche la Commissione Sanità, che speravamo essere severo e obiettivo organismo di indirizzo e proposta per eque politiche sanitarie, ha espresso parere favorevole sull’atto aziendale della direzione generale dell’Asl 13 che dà concretezza alle schede ospedaliere, e sul progetto che imposta in modo diverso e ridotto la risposta alle urgenze e l’organizzazione complessiva dell’ospedale di Dolo. Il consigliere Pietrangelo Pettenò ha espresso parere critico, il consigliere Bruno Pigozzo ha espresso riserve, ma alla fine il risultato è stato avvilente».

Zen punta il dito sulle differenti decisioni prese in questi mesi dagli organi regionali.

«Giunta e commissione Sanità», prosegue il portavoce del coordinamento, «hanno avvallato ciò che il Consiglio Regionale all’unanimità il 16 dicembre aveva sospeso. Che opinione potranno avere i cittadini di questa politica? Forse lo diranno le urne di maggio».

Emilio Zen traccia poi il futuro dell’ospedale di Dolo.

«Il Pronto soccorso», precisa, «sarà ricompreso in una struttura prefabbricata assieme a Radiologia, Ambulatori e Sala Operatoria, il tutto funzionale alla Chirurgia in “week surgery” funzionante solo in orario giornaliero, dal lunedì al venerdì. I reparti di area chirurgica attualmente collocati nel monoblocco sud saranno trasferiti a Mirano». Viene quindi lanciato un appello ai sindaci della Riviera del Brenta che negli scorsi mesi, attraverso l’approvazione di un ordine del giorno, avevano chiesto la sospensione dell’atto aziendale. «Invitiamo sindaci della Riviera», conclude Emilio Zen, «se preoccupati per il graduale declino del nosocomio dolese, a far sentire la loro voce».

Giacomo Piran

 

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