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Autorità portuale soddisfatta: «Provvederemo alle integrazioni e a fornire chiarimenti»

«Approfondire l’attività di cantiere e le modalità di spostamento dei sottoservizi». Sono solo queste, secondo l’Autorità portuale, le richieste di integrazione importanti pervenute a quattro mesi dal deposito del progetto. Altre, si legge in una nota ispirata dal presidente Paolo Costa, sulle barene e l’ambiente naturale, «chiamano in causa per competenze diverse istituzioni pubbliche e di ricerca che verranno coinvolte».

«Lo scopo», scrive Costa, «è quello di contribuire tutti insieme all’obiettivo si spostare le grandi navi da San Marco. Il porto critica anche se velatamente il «ritardo» di quattro mesi per le risposte ricevute dal ministero per l’Ambiente e dalla Direzione di Valutazione Impatto ambientale. Ma esprime «grande soddisfazione» perché la richiesta di integrazioni della commissione Via «mette a tacere diverse osservazioni fra le 303 che erano pervenute e sintetizza in un documento di 27 pagine l’esigenza di alcuni chiarimenti».

Non una bocciatura, dunque, secondo il Porto. Come sembrava dalle numerose e dure osservazioni presentate, anche a livello di procedure non rispettate. Particolarmente dure quelle del Comune e delle associazioni ambientaliste. Ma per il Porto si tratta ora soltanto di produrre documentazione integrativa e poi di andare avanti con il progetto.

Iniziativa che produrrà nuove polemiche.

Lo scavo dei quattro chilometri del Contorta costerà 150 milioni di euro, servirà per portare la profondità del Contorta da 2 a 10 metri e mezzo, la larghezza a cento. Per far passare le navi in laguna centrale e farle approdare in Marittima.

(a.v.)

 

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