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Il Comune inventa due paesi per rendere sicura via Desman

Nascono Fontana e Veternigo per costringere le auto a non superare i 50

Alzi la mano chi sapeva che a Mirano esiste la località “Fontana”. E quanti invece conoscevano una “Veternigo” anche sotto Mirano e non solamente sotto Santa Maria di Sala? I due nuovi cartelli sono stati installati lunedì lungo via Desman, la provinciale che collega Mirano con Borgoricco attraversando Zianigo, Veternigo e Sant’Angelo. Un errore? No, semplicemente una conseguenza di una burocrazia spinta all’eccesso.

«Non possiamo abbassare liberamente i limiti di velocità in via Desman? E allora noi individuiamo dei nuovi centri abitati in modo da poter giustificare la scelta»: questo è il ragionamento che hanno fatto in Comune a Mirano per poter imporre il limite dei 50 chilometri orari.

Cambiare la toponomastica comunale è dunque solamente una sorta di stratagemma per mettere in sicurezza una delle strade più pericolose. Ora che via Desman è quasi tutta un centro abitato, gli automobilisti non potranno superare il limite dei 50 e la Polizia locale potrà organizzare controlli mirati con autovelox.

Da tre mesi un gruppetto di residenti di via Desman si riunisce alle 7.30 sul ciglio della strada per manifestare. La gente chiede una pista ciclabile e una riduzione della velocità: se per la ciclabile Comune e Provincia hanno dichiarato di non avere soldi a sufficienza, per l’eccesso di velocità ora arriva una prima risposta. In accordo con la Provincia, il Comune di Mirano ha recuperato una delibera firmata nel 2006 dall’amministrazione Fardin in cui venivano riconosciuti appunto due ulteriori centri abitati lungo via Desman: la località Fontana all’altezza dell’incrocio con via Bollati (lì in passato c’era una fontana) e quella Veternigo poco più avanti, prima della Veternigo salese. In questo modo restano solamente poche centinaia di metri “scoperti”, dove continua ad esserci il limite dei 70 orari.

«È un modo per andare incontro alle richieste dei residenti – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Salviato -. Ovviamente i cartelli non bastano, ora servono i controlli della velocità». Presto tra Zianigo e Salzano sarà installato anche un cartello per indicare il centro abitato di Castelliviero.

Gabriele Pipia

 

S. MARIA DI SALA – «Chiamare una località di Mirano con il nome di una frazione salese? Una scelta alquanto bizzarra». Il sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni non ha compreso la scelta del Comune di Mirano, non ne sapeva niente e quando ne è stato informato è rimasto piuttosto stupito. Quando gli è stata inviata una foto con il nuovo cartello ha pensato a un fotomontaggio scherzoso. E invece è tutto vero.

«È come se noi a Caselle mettessimo una località con il nome di Mellaredo. Ma che senso ha? Per carità, nel proprio territorio comunale un Comune può far ciò che vuole ma quel centro abitato potevano davvero chiamarlo in ogni altro modo».

Al di là delle ironie e delle schermaglie, resta il fatto che in via Desman la tensione è alta da oltre tre mesi, i residenti minacciano di continuare con la loro protesta almeno fino a Pasqua. Dal 17 novembre praticamente tutti i giorni feriali si riuniscono alle 7.30 del mattino, in sella alla loro bicicletta e muniti di giubbino catarifrangente, per pedalare sul ciglio della strada e dimostrare quanto quel tratto sia pericoloso.

Gabriele Pipia

 

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