Gazzettino – Venezia. No Navi, carnevale anti-Contorta
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
16
feb
2015
Un centinaio di persone su una trentina di barche hanno sfilato per il Canal Grande
Attimi di caos e congestione ieri pomeriggio in Canal Grande per il corteo carnevalesco del Comitato No Grandi Navi e Laguna Bene Comune. Doveva esser una parata contro i «mostri galleggianti» che attraversano Venezia ma tra le barche allegoriche c’era anche quella contro il Mose (con la struttura di una gabbia a mò di prigione e le foto dei protagonisti dello scandalo) e quella per i diritti alla casa (con l’allestimento di una casetta in cartone).
Insomma, una festa di Carnevale sull’acqua e nel contempo una protesta contro i problemi che affliggono la città: dal canale Contorta alla corruzione del Mose fino alla svendita del patrimonio immobiliare del Comune. Al centro dell’attenzione ancora una volta la battaglia ambientale e la salvaguardia della città, a cui si aggiunge la recente cancellazione dei limiti di stazza inseriti nel decreto Clini-Passera da parte del Tar.
C’erano anche i bambini e le famiglie, tutti in maschera, a bordo della trentina di barche (di cui 17 a remi) partite a suon di musica e slogan da Rio di Cannaregio per sfilare nel Canale delle Fondamente Nove e infilarsi nel rio della Misericordia e, da Rio di Noale, sbucare in Canal Grande davanti a Ca’ Pesaro. Qui si sono aggiunte anche un paio di barche dei dipendenti comunali con i manifesti «Il governo affonda Venezia ma salva le grandi navi» e le maschere di Zappalorto e Agostini. Il risultato, abbastanza prevedibile, è stato l’occupazione del tratto del Canal Grande che ha reso la vita difficile agli altri mezzi acquei che dovevano attraversar in quel momento.
Ad un certo punto, fermi in mezzo al canale tra Cà D’Oro e l’Erbaria, vi erano quattro battelli in fila tre taxi acquei, una barca dei trasporti, un mezzo Alilaguna e una gondola, oltre alle barche private e quelle di Carabinieri e Polizia che sorvegliavano la situazione. Tutti accerchiati dai barchini e dalle toppe della manifestazione. I manifestanti non hanno fatto una piega e hanno proseguito con gli slogan al microfono: «Fuori le navi da Venezia e la nebbia scenderà» per poi lanciare in aria, e in acqua, coriandoli e fumogeni che uscivano anche dalla ciminiera dell’allestimento in cartone di una nave da crociera. Il corteo della manifestazione, pian piano, ha iniziato ad ormeggiare davanti alla Pescheria di Rialto per poi unirsi al Carnevale.
Giorgia Pradolin