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Nel vertice di ieri tra Comune e Pmv è stato deciso di ricavare in ogni vagone un posto per le due ruote

Il Comune ha pronta la soluzione per risolvere il problema del collegamento ciclabile con Venezia. Come anticipato da Il Gazzettino nei giorni scorsi, l’idea su cui si sta lavorando è di arrivare a caricare le biciclette direttamente a bordo del tram. Se n’è parlato ieri nel corso dell’annunciato vertice che ha radunato attorno a un tavolo tutti i soggetti interessati al tema: i dirigenti della Mobilità, quelli di Avm, Actv e Pmv.

A spiegare cosa ne è scaturito è l’amministratore unico di quest’ultima, Antonio Stifanelli, che dice: «Si è deciso di procedere all’ordinazione di un nuovo tram, il ventunesimo della flotta, che già in sede di costruzione sarà dotato di uno spazio apposito dove mettere le due ruote. Invece, per quelli già in nostra dotazione, chiederemo alla ditta fornitrice, la Lohr, di predisporre un progetto di parziale riconversione di ciascun vagone per ogni mezzo, allo stesso scopo. Il progetto dovrà poi essere vagliato e approvato dalla Commissione di sicurezza del ministero, che è l’unica competente ad esprimersi sulla fattibilità».

Significa che l’amministrazione punta a risolvere a monte la mancanza della pista ciclabile facendo leva sull’attivazione del nuovo sistema di trasporto che, ancora non si sa bene quando, collegherà viale San Marco con San Giuliano, i Pili e il ponte della Libertà fino al capolinea di piazzale Roma.

«C’è da specificare subito che per ogni tram non saranno più di 3 le biciclette che potranno essere trasportate – sottolinea Stifanelli – È anche vero, però, che ci si può servire della ferrovia, del battello da San Giuliano alle Fondamenta Nuove e a breve entrerà in funzione anche quello da e verso il padiglione Aquae dell’Expo. Valuteremo bene la parte tecnica, ma considerando che il nostro tram non è come quello di Firenze che è più largo e capiente e può ospitare le due ruote subito dietro la cabina del conducente, credo che l’unica opzione sia riorganizzare i posti a disposizione dei disabili».

In qualsiasi caso, la soluzione sarà tale solo tra qualche tempo visto che bisognerà aspettare un pò per l’approvazione del progetto e la riconversione dei vagoni, sicuramente almeno 6 mesi, se non di più, per l’arrivo in città del nuovo tram già pronto ad accogliere le bici. Le spese, che al momento non sono ancora quantificabili, saranno tutte a carico di Pmv la quale, nel frattempo, annuncia che l’attesa prima prova elettrificata fino a Venezia, rinviata all’ultimo momento la scorsa settimana, dovrebbe tenersi domani notte. Nell’occasione dovrebbe tenersi la manifestazione delle Associazioni dei ciclisti che già l’altra sera erano pronte a scendere in strada proprio per riproporre all’attenzione dell’opinione pubblica il problema del collegamento ciclopedonale in sicurezza con il centro storico.

 

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