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SANITÀ

SCORZÈ – «Rifiutare il servizio hospice alla nostra casa di riposo? No, noi non abbiamo mai rifiutato niente. Saremmo stati degli sciocchi».

Continua a tener banco la scelta (concordata da Regione, Ulss 13 e Conferenza dei sindaci) di destinare 11 posti-letto per il ricovero dei malati terminali alla casa di riposo “Anni sereni” di Scorzé. Il consigliere miranese Gabriele Petrolito ha tirato fuori la questione ribadendo l’importanza di avere quel servizio al “Mariutto” di Mirano, in una posizione centrale vicino all’ospedale.

Il direttore generale dell’Ulss 13, Gino Gumirato, ha risposto spiegando che quel servizio era stato proposto proprio al Mariutto, ma era arrivato un rifiuto. Ora però il presidente del Mariutto Vincenzo Rossi offre un’altra versione: «Nessun rifiuto. Noi siamo i primi a voler valorizzare i posti liberi e a cercare nuovi introiti, siamo favorevoli ad ampliare i nostri servizi».

Anche il suo predecessore, Gilberto Bellò, garantisce che non c’è mai stato alcun rifiuto: «Ai miei tempi si era parlato solo di creare un Centro diurno per autosufficienti, ma poi venne ampliato quello di Salzano».

Il sindaco Maria Rosa Pavanello allarga il concetto: «Di sicuro – scrive – il Mariutto ha strutture e competenze anche per altre tipologie di servizi». In una logica di distribuzione, proprio al Mariutto sono stati assegnati 20 posti di Unità riabilitativa territoriale (fisioterapia e altri trattamenti post fase acuta). Quando saranno attivati? La tabella indica l’anno 2015, la casa di riposo attende notizie da Ulss e Regione.

(g.pip.)

 

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