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Gazzettino – Ospedali, consulti piu’ facili

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

17

apr

2015

SANITÀ – Firmato un accordo per mettere in rete gli specialisti di cardiologia

Le Asl di Riviera e Chioggia faranno “ponte” con Trieste e la Slovenia

Un ponte che collega le Ulss 13 e 14 con l’azienda sanitaria di Trieste e con cinque strutture slovene. Una rete per condividere le proprie eccellenze, per permettere ai medici di confrontarsi continuamente e soprattutto per consentire ai pazienti di essere monitorati sempre dai migliori specialisti. Se un paziente di Dolo avrà un raro problema cardiaco, ad esempio, i medici dell’Ulss 13 potranno inviare in tempo reale i video degli esami ai colleghi triestini per ottenere un ulteriore parere sulle tipologie di intervento. I protocolli di cura saranno uniformati, il dialogo sarà costante e permetterà alle varie Ulss di acquisire le competenze delle altre.

Il progetto è stato presentato ieri dall’ente “Geie Net Europe” e coinvolge le Ulss di Mirano-Dolo, Chioggia e Trieste, oltre alle strutture slovene di Isola, Capodistria, Jesenice, Sesana e Lubiana. I progetti avviati con finanziamenti europei sono due: “E-Surgerynet” (ambito chirurgico) e “E-Cardionet” (ambito cardiologico). Il primo è coordinato proprio dall’Ulss 13: «La collaborazione è nata per condividere informazioni ed esperienze utili a favorire protocolli standard in ogni ospedale, lo scopo è condividere le metodiche chirurgiche e anestesiologiche all’avanguardia. Il finanziamento ci ha consentito di acquistare tecnologie per le varie sale operatorie», spiega Mario Godina, primario della Chirurgia di Dolo.

«Il secondo progetto – spiega invece Franco Giada, responsabile della Cardiologia riabilitativa dell’Ulss 13 – prevede invece la creazione di una rete d’eccellenza cardiologica per condividere modelli clinici all’avanguardia per quanto riguarda il trattamento degli infarti con angioplastica, le cure agli scompensi cardiaci e lo sviluppo dell’attività cardiologica riabilitativa». Il dottor Roberto Valle, primario della Cardiologia di Chioggia, riassume il concetto di questa collaborazione: «Non tutti sanno tutto. Il consulto reciproco permetterà di discutere i casi complicati con i massimi esperti senza spostare il paziente».

Le immagini di coronarografie, elettrocardiogrammi e altri esami potranno dunque essere trasmesse e poi discusse collegialmente in un blog specifico tra i vari specialisti.

Gabriele Pipia

 

NOALE – La Casa di riposo contro la Regione: farà causa per i 40 posti letto

Posti letto, la casa di riposo fa causa

Il presidente Cazzaro: «La decisione del Consiglio ha vanificato un investimento di 4 milioni»

NOALE – Azioni legali dopo la decisione di privilegiare l’Ospedale

All’interno della casa di riposo “Santa Maria dei Battuti” il reparto sarebbe già pronto. Scintillante e nuovo di zecca, costato la bellezza di quattro milioni di euro. Il presidente Mauro Cazzaro indica con orgoglio la grandezza delle stanze, i servizi previsti per gli ospiti e le tecnologie d’assistenza più avanzate. Erano già stati selezionati anche 35 dipendenti, pronti ad entrare in servizio. «E invece niente, e invece è bastato un emendamento per rovesciare tutto. Un documento ha annullato un percorso di due anni».

Mauro Cazzaro non ha affatto digerito la scelta del consiglio regionale di destinare i 40 posti letto dell’Ospedale di comunità al vecchio plesso ospedaliero “Pier Fortunato Calvi” anziché alla sua casa di riposo, inaugurata due anni fa dalla società Relaxxi in via De Pol. Alla casa di riposo si sentono scippati e annunciano azioni legali: «Quei 40 posti letto ci erano già stati assegnati con moltissimi documenti – sbotta Cazzaro – e poi ci sono stati tolti inspiegabilmente e improvvisamente. Così si perdono quattro milioni e 35 posti di lavoro. Eravamo pronti per partire a maggio, Noale poteva inaugurare il primo Ospedale di comunità del Veneto. E invece questo reparto così grande e moderno rischia di restare inutilizzato». Cazzaro inizialmente dice di non voler fare polemica, ma la rabbia è tanta e allora la polemica diventa inevitabile: «L’ospedale di Noale è vecchio e obsoleto. Mancano anche le più basiche disposizioni antisismiche, ma la Regione prevede il solo investimento di una cifra ridicola come 20mila euro».

Il direttore della struttura, Battista Camporese, rincara la dose: «Siamo stati gravemente e ingiustamente danneggiati. Arriveremo alle azioni legali. Le parti politiche vengano a visitare questa struttura, siamo a livelli di assoluta eccellenza». Alla conferenza stampa di ieri mattina erano stati invitati anche sindaci, direzione dell’Ulss 13 e rappresentanti della Regione; non si è presentato nessuno e solamente Fabio Livieri, sindaco di Campagna Lupia ed ex presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 13, ha diffuso una nota a sostegno della casa di riposo: «La scelta era stata presa all’unanimità da tutti i sindaci, avrebbe comportato una riduzione di tempo e di denaro».

 

LE TAPPE DELLA VICENDA – I sindaci indicarono la struttura privata

NOALE – L’ospedale di comunità è una struttura di ricovero intermedia tra l’ospedale per acuti e la degenza a domicilio. Le schede ospedaliere emanate dalla giunta Zaia indicano 40 posti letto per il territorio dell’Ulss 13. Il 18 giugno 2014 la Conferenza dei sindaci approvò all’unanimità la scelta della casa di riposo di Noale. Anche il Piano aziendale dell’Ulss 13 prevedeva questa collocazione, come dimostra un documento del 22 gennaio 2015. Ma non tutti erano favorevoli. A spingere per la scelta del vecchio ospedale c’era per esempio il sindaco di Noale Patrizia Andreotti, nel frattempo succeduta a Michele Celeghin: «Il Calvi ha tutti i requisiti necessari – spiegò la Andreotti -. Il nostro obiettivo è quello di valorizzarela nostra struttura pubblica». I consiglieri regionali Bruno Pigozzo (Pd) e Pietrangelo Pettenò (Sinistra) si sono fatti promotori dell’emendamento, poi approvato, con cui si chiedeva di scegliere il vecchio plesso.

(g.pip)

 

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