Gazzettino – Asl 13. Mancano psichiatri la rivolta delle famiglie
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21
apr
2015
MIRANO – L’Ulss 13 conferma: «Figura rara, ma ci stiamo attivando»
L’ATTACCO «Fasce deboli senza aiuti»
LA PROTESTA – Al Centro di salute mentale si lamenta la carenza di specialisti
AZIENDA SANITARIA «Siamo pronti ad assumere ma ce ne sono pochi»
«Gli psichiatri? Una razza in via di estinzione». La battuta circola tra i corridoi dell’ospedale di Mirano, dove questa importante figura professionale è sempre più carente. Gli psichiatri continuano a diminuire, i famigliari dei pazienti sono preoccupati e l’Ulss 13 conferma le difficoltà: «Cerchiamo psichiatri e siamo pronti ad assumerli». Il problema riguarda moltissime Ulss anche fuori regione: gli psichiatri sono sempre meno, manca evidentemente un ricambio generazionale e i vari Dipartimenti di salute mentale sono costretti agli straordinari per far fronte all’alto numero di pazienti.
È proprio ciò che sta succedendo nell’area dell’Ulss 13. A sollevare il problema ci pensa il gruppo “Auto mutuo aiuto” che riunisce periodicamente a Spinea molti pazienti del Centro salute mentale di Mirano assieme ai loro famigliari. Si trovano per confrontarsi e per confortarsi, negli ultimi mesi si sono fatti più volte sentire lamentando la carenza di medici specialisti. Negli anni scorsi gli psichiatri in forza all’Ulss 13 erano 17, ora sempre meno.
«Mio figlio ha cambiato 4 psichiatri in pochi mesi – racconta una madre -. L’Ulss è sotto organico, il turnover è continuo e questo sicuramente non giova ai nostri ragazzi: nella cura di una persona con problemi mentali ci vuole continuità, per instaurare quel rapporto di confidenza e conoscenza».
L’Azienda sanitaria ben conosce il problema e assicura il massimo sforzo: «Il Dipartimento di salute mentale si è attivato da tempo e sta facendo tutto il possibile per arruolare sei nuovi medici per rimpolpare la squadra degli psichiatri che, di recente, si è ridotta nel numero per pensionamenti e malattia. La Direzione dell’Ulss 13 conta di procedere presto con sei assunzioni, le prime entro fine maggio».
Il primario Mauro Cibin ha contattato anche altre Ulss accertando che la difficoltà di trovare psichiatri non riguarda solo quest’area ma tutto il nord. Il gruppo di famigliari dei pazienti si è rivolto anche a due grandi associazioni che operano nel settore della salute mentale, Aitsam e Psiche2000, per chiedere sostegno.
Gabriele Pipia
NOALE – Quaranta posti-letto. La Cgil approva la scelta di puntare sull’Ospedale
NOALE – «Avevamo sempre contestato la scelta di attivare l’Ospedale di comunità nella casa di riposo privata di Noale. Ben venga la recente decisione del consiglio regionale». La casa di riposo “Santa Maria dei Battuti” annuncia azioni legali, intanto però la Cgil esprime grande soddisfazione per l’ultima decisione presa da Palazzo Ferro Fini. I 40 posti-letto dell’Ospedale di comunità (una struttura di ricovero intermedia tra l’ospedale per acuti e la degenza a domicilio) saranno dirottati nel complesso ospedaliero di Noale “Pier Fortunato Calvi” e non nella nuova struttura di via De Pol.
«Condividiamo la scelta del consiglio regionale – scrive la Cgil -. Abbiamo sempre sostenuto che la sede giusta era l’ospedale di Noale soprattutto perché pensiamo che un servizio così importante debba essere a gestione pubblica». All’ospedale di Noale arriveranno anche gli uffici direzionali dell’Ulss 13 attualmente collocati a Mirano: occuperanno gli spazi lasciati liberi dalla Lungodegenza che passerà a Dolo.
(g.pip.)