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LA DIREZIONE «Siamo costretti ad adeguarci a quello che fanno gli altri»

Un doppio fronte della protesta si allarga oltre le porte scorrevoli dei centri commerciali. Se all’Auchan il clima teso è inevitabile dopo l’annuncio di 65 esuberi nell’ipermercato mestrino, e lunedì si terrà l’assemblea dei dipendenti in vista dello sciopero nazionale già previsto per il 9 maggio, anche al centro Le Barche i lavoratori si mobilitano con una lettera-appello consegnata al direttore della galleria commerciale contro le aperture domenicali e festive.

Il centro Le Barche oggi sarà aperto insieme a Valecenter, Nave de Vero, Panorama e singoli negozi. La lettera parla delle aperture domenicali e nei festivi, ma anche di una diversa organizzazione degli orari, di una saturazione tale da non riuscire più a garantire né adeguati controlli di sicurezza, né la giusta attenzione al cliente.

«Si parla di tre giornate: il 1° maggio, il 15 agosto e il 25 aprile, in cui vogliamo anche proporre eventi – replica il direttore de Le Barche, Francesco Giusto -. Capisco le paure dei lavoratori, ma chiedo loro di stare tranquilli, siamo dalla loro parte e l’obiettivo è tutelare i posti di lavoro. Anche perché qui, per fortuna, non si è mai parlato di tagli. Siamo però costretti ad adeguarci a quello che succede intorno e ad accettare il compromesso: il centro di Mestre vive già un momento difficile, non può spegnersi completamente mentre tutti gli altri aprono».

Con i lavoratori de Le Barche, si schiera Tiziana Agostini (candidata Pd al Consiglio regionale): «Per aprire i centri commerciali sono stati sventrati i centri urbani, il commercio di vicinato è stato immolato alla grande distribuzione con la scusa dei posti di lavoro, e adesso con Auchan e Carrefour vediamo il palco che inizia a crollare. E i lavoratori, nonostante i sacrifici, rischiano di essere lasciati a casa comunque».

«Questo territorio dal 2008 è stato caratterizzato pesantemente dalla chiusura di imprese e dalla perdita di posti di lavoro – interviene Francesca Zaccariotto, candidata a sindaco di Venezia, a proposito dei tagli annunciati da Auchan -. Chiederemo un incontro con la proprietà e le organizzazioni sindacali per capire se esistono possibilità concrete di intervento».

La candidata al Consiglio regionale Maria Laura Faccini (Ncd/Area Popolare) parla del fallimento di una politica strategica di Regione e Comuni che, insieme alla crisi, ha finito per impoverire il tessuto economico non solo dei centri, ma anche delle periferie.

«Il personale occupato nelle grandi strutture – commenta Faccini – è costituito per la quasi totalità da donne alle quali, in nome dei risultati di bilancio aziendale, è stato imposto di lavorare nei giorni festivi sacrificando i pochi momenti di riposo di cui potevano godere dopo essersi assunte il consueto carico del ménage familiare. Regione e Comune devono impegnarsi a rimettere al centro dell’azione politica la persona, la famiglia e il lavoro».

Melody Fusaro

 

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