Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

DOLO – Meno 30% la richiesta di quella in deroga

DOLO – «Il 2015 si è aperto con una significativa riduzione delle richieste di ore di cassa integrazione in deroga rispetto al 2014, circa il 30% in meno, dovute anche ad una maggior oculatezza delle aziende nel circoscrivere sempre di più i periodi di effettiva necessità di tale strumento.»

È un dato interessante per il settore calzaturiero. Il segretario territoriale della Uiltec della Riviera del Brenta, Giorgio Lovatel, ne spiega le motivazioni.

«La situazione economica non dà alcun spiraglio positivo sotto l’aspetto occupazionale nel territorio, per il momento, perciò, si cerca di tamponare solo le situazioni di emergenza nella ricerca di personale specializzato ove effettivamente serve.»

Ad incidere anche il fenomeno della concorrenza illegale.

Il segretario territoriale Uiltec ne constata i danni: «Purtroppo è presente in molti laboratori clandestini con manovalanza assolutamente sconosciuta al fisco, con la complicità di committenti locali e non, che portano solo danni innumerevoli al mercato del lavoro e alle aziende stesse. Inoltre la svalutazione della moneta russa e l’embargo internazionale hanno causato problemi con le aziende che prevalentemente lavorano con tale mercato, quasi paralizzando le vendite.»

E gli aspetti positivi?: «Il valore aggiunto è l’artigianalità del manifatturiero locale, valorizzato soprattutto dalle numerose firme presenti nel territorio – conclude Lovadel – Ciò fa sì che i segmenti di mercato presieduti si possano mantenere stabili. La richiesta di personale specializzato nelle aziende è sempre elevata».

(l.per.)

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui