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SAN DONÀ – Domani la presentazione da parte di Legambiente

SAN DONÀ – Cemento e criminalità organizzata, come il settore edile porti ad interloquire con operatori economici, professionisti e politici nel Veneto Orientale.

Segnali inquietanti, fatti accaduti anche di recente, per cui si sono visti capannoni bruciati, escavatori distrutti o interrati nella zona. E società nel 2012 finite sotto la lente della magistratura utilizzate come schermatura, come una srl attiva a Jesolo ma con sede ad Aversa, una società di San Donà e una società cooperativa a Portogruaro, o ancora tentativi di riciclaggio da parte di funzionari di banca fino ad arrivare ad un personaggio di spicco del mondo sportivo.

Sono alcuni dei punti del dossier di Legambiente che saranno esposti da Maurizio Billotto e Gianni Belloni, coordinatore dell’Osservatorio su “Ambiente e Legalità del Veneto” all’incontro “Ambiente e legalità” che si terrà domani, giovedì 7, alle 17 al Forte del ’48.

«Una campagna di sensibilizzazione in cui toccheremo anche alcuni aspetti relativi alla burocrazia: come certi Comuni non attuino abbastanza trasparenza negli atti – spiega Billotto – o come vengano date le autorizzazioni. Le questioni relative ai rifiuti, o ancora l’intervento previsto in valle Ossi che doveva essere compiuto da una persona sconosciuta al Fisco e in assenza di una valutazione di impatto ambientale che abbiamo chiesto noi di Legambiente», sintomo di insediamento, più che di infiltrazione, di criminalità di tipo mafioso.

«Forme meno evidenti che sottendono ad una questione di legalità pregnante, da parte di chi finge di non conoscere requisiti autorizzativi per mandare avanti grandi progetti».

All’incontro pubblico prenderanno parte il sindaco di San Donà Andrea Cereser e l’assessore all’Urbanistica Francesca Zottis, oltre al presidio di Libera.

Davide De Bortoli

 

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