Gazzettino – Ulss 13. Assedio al Pronto soccorso.
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19
mag
2015
MIRANO – Le chiamate al 118 aumentate in un anno del 40 per cento: troppi codici bianchi
Medici e infermieri: «Valutate bene a chi rivolgervi, così si creano solo disagi»
MIRANO – Pronto soccorso “assediato” dai codici bianchi
CAOS – Le chiamate al 118 in un anno sono aumentate del 40 per cento soprattutto per codici bianchi
Bastano una congiuntivite di tre giorni, un dolore all’orecchio, una dermatite o un fastidioso mal di denti, per decidere di correre in pronto soccorso. E allo stesso modo bastano un piccolo trauma, o magari tre giorni di febbre alta, per spaventarsi e chiedere addirittura l’intervento dell’ambulanza.
Sempre più pazienti scelgono di rivolgersi all’equipe del 118 anziché alla guardia medica o al medico di base, anche per quei problemi di salute che per anni sono stati una competenza proprio del medico di famiglia.
La conseguenza è un netto aumento dei tempi d’attesa in pronto soccorso. L’eccesso di codici bianchi e l’abuso di chiamate al 118 sono un problema serio, che comporta un inevitabile dispersione di tempi e risorse.
Per sensibilizzare l’utenza su un corretto uso del pronto soccorso e del servizio 118, medici e infermieri dell’Ulss 13 ieri mattina hanno incontrato i cittadini in piazza a Mirano: l’interesse è stato notevole e, con la collaborazione di «Cittadinanzattiva», l’esperienza sarà ripetuta venerdì dalle 8 alle 13 davanti al municipio di Dolo.
«Al pronto soccorso notiamo una notevole affluenza per patologie improprie – ha sottolineato il primario Pietro Pacelli – È il posto più comodo dove andare perché è una struttura aperta h24, ma l’85% sono codici bianchi e verdi». I numeri relativi agli interventi con le ambulanze parlano chiaro: nel 2014 si contano 16mila uscite, il dato è aumentato quasi del 40% rispetto a cinque anni fa. L’ambulanza risponde sempre alla chiamata, mediamente tra uscita, intervento e rientrata viene impiegata un’ora di tempo.
«Molti bypassano guardie mediche e medico di base, ma bisogna valutare con attenzione a chi rivolgersi: in molti di questi casi i pazienti troverebbero proprio da loro risposte adeguate alle loro esigenze» aggiunge Biagio Epifani, responsabile del pronto soccorso di Dolo.
Pacelli e Epifani sono d’accordo sull’importanza del servizio Utap, dove più medici di base lavorano in sinergia per garantire un servizio d’assistenza da mattina a sera: «Due strutture sono già attive a Noale e Mira, vanno implementate».
Gabriele Pipia