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dolo verso le elezioni. marco cagnin (dolo del fare)

DOLO – Marco Cagnin è il candidato sindaco della lista civica “Dolo del Fare” composta da sostenitori di Flavio Tosi. Perché si è candidato? «Ho creduto che fosse necessario mettersi in gioco per garantire nuove prospettive ai nostri figli. Credo si debba superare il momento di stagnazione attuale e guardare con fiducia nel futuro». Qual è la sua posizione sulle grandi opere? «Il progetto di Veneto City va rivisitato nel rispetto delle regole, ammettendo e favorendo variazioni solo quando queste aumentino, anche in termini di impatto sociale, la compatibilità con il territorio. Nel declassamento della Romea Commerciale la priorità resta la messa in sicurezza dell’attuale, vediamo con interesse la soluzione “B ricalibrata” che potrebbe portare la messa in sicurezza dell’arteria, servire le realtà produttive e garantire il territorio. Il completamento dell’Idrovia rende inutile la “camionabile”. L’ elettrodotto Dolo-Camin, utile per la razionalizzazione della rete elettrica, deve essere realizzato interrato sfruttando l’Idrovia». Come intende agire per la salvaguardia dell’ospedale? «Il nostro obiettivo è la tutela dell’ospedale come ricchezza per la comunità. Ci attiveremo per l’adeguamento e la razionalizzazione delle strutture e dei servizi esistenti e per l’inserimento di specialità che siano di riferimento nel territorio». Quali le sue politiche per il lavoro e per i giovani? «Vedi sotto». Il commercio ha visto scomparire molti storici negozi. Quali sono le sue ricette per rivitalizzarlo? «Le due domande richiedono una risposta unica. La città deve essere espressione delle attività che vivono al suo interno. Le politiche per il lavoro e per i giovani sono legate allo sviluppo del territorio così come a queste sono legate le politiche per l’istruzione e per le attività commerciali e produttive. Vogliamo creare condizioni “ambientali” per favorire lo sviluppo di idee e attività nuove, salvaguardando e innovando le esistenti. Questo favorirà nuovi posti di lavoro, richiedendo anche la formazione di nuove competenze. Andranno trovate forme di agevolazione che vadano a premiare chi investe». Qual è il ruolo di Dolo e della Riviera nell’asse Padova e Venezia e nella Città Metropolitana? «Dolo deve essere di nuovo un riferimento all’interno della Città Metropolitana. La Riviera non deve essere periferica ma “protagonista” con un’offerta turistica, commerciale e produttiva che competa con la concorrenza».

Giacomo Piran

 

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