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COMUNICATO STAMPA OPZIONE ZERO 8 APRILE

La notizia dello stralcio della Orte-Mestre dal DEF è accolta con soddisfazione da Opzione Zero e da tutte le organizzazioni della Rete nazionale Stop Or-Me, anche se si attende l’esito del Consiglio dei Ministri di venerdì per verificare che non ci siano tranelli.

Se confermato, si tratterebbe comunque di un risultato molto importante e per il quale comitati e associazioni ambientaliste lavorano incessantemente da anni mantenendo accesi i riflettori, contro tutto e contro tutti, su tutto ciò che quest’opera poteva significare in termini di impatti ambientali e sociali,  di rischi economici, in termini di interessi privati e intrecci malavitosi che da sempre stanno alla base di questo progetto assurdo e devastante.

La decisione del Governo potrebbe impantanare seriamente l’iter di approvazione dell’opera allontanando, almeno per il prossimo futuro, il rischio di apertura dei cantieri nel cuore della Riviera del Brenta e di altri territori di pregio.

Questa scelta è per il Governo quasi obbligata seppure non scontata – commentano Rebecca Rovoletto e Lisa Causin portavoce del comitato –  perché l’inchiesta “Sistema” della  Procura di Firenze ha letteralmente travolto i protagonisti della vicenda Orte-Mestre a cominciare dal proponente Vito Bonsignore, al suo amico di partito e ex ministro Maurizo Lupi, per finire con Ercole Incalza, l’uomo chiave che ha curato l’istruttoria della nuova autostrada.  Si è finalmente aperto uno squarcio nel muro di gomma che nascondeva  tutto il marciume e l’insostenibilità economica dell’”affare Orte-Mestre, ciò che denunciamo da molto tempo. Di fronte a tanta evidenza sarebbe troppo fare finta di niente anche questa volta”.

Opzione Zero dubita infatti del Governo Renzi, lo stesso Governo che pochi mesi fa aveva rimesso “in pista” la nuova autostrada, con l’inserimento di una norma specifica nel Decreto Sblocca Italia finalizzata ad aggirare il parere negativo della Corte dei Conti sul piano economico-finanziario allegato al progetto. Una norma che guarda caso ora compare nelle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta  “Sistema”.

Secondo Mattia Donadel è certamente il momento di festeggiare, ma non certo di smobilitare: “Siamo a un passo da una vittoria straordinaria e forse decisiva per questa vertenza, sarebbe però un errore abbassare la guardia proprio adesso: lo stralcio della Orte-Mestre dal DEF allontana di molto lo spettro dell’autostrada ma non lo cancella. L’opera infatti rimane inserita in Legge Obiettivo, e potrebbe essere ripescata in tutto o in parte più avanti, quando le acque saranno meno agitate. Dobbiamo continuare a lavorare per ottenere la cancellazione definitiva del progetto; soprattutto dobbiamo incalzare ANAS e Regione Veneto per risolvere subito il problema Romea, la pericolosità di questa strada ha raggiunto livelli indegni e insostenibili”.

D’altra parte, a conferma di questi timori, Opzione Zero fa notare come proprio questa mattina il Governo abbia chiesto e ottenuto il rinvio del voto sulla mozione parlamentare dell’On. Arianna Spessotto con la quale si chiedeva il ritiro definitivo del progetto; l’ennesima dimostrazione del tatticismo e dell’ambiguità che caratterizzano l’esecutivo e il partito del Presidente del Consiglio, il solito PD.

 

  1. 1 Comment

    • Matteo says:

      E’ un’ottima notizia e complimenti a voi per il lavoro svolto fino ad oggi!
      Visto lo stop ai finanziamenti della Nuova Romea e la “disponibilità” del neo ministro a supportare le piccole opere effettivamente utili al territorio, potreste esortare il comune di Dolo e, perchè no, la Regione, a riproporre con forza il progetto del casello di Roncoduro.
      Ormai come comitato avete acquisito una certa massa critica e sicuramente avreste più peso della mail mandata da un singolo cittadino.

      Buona giornata!

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