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Comunicato Stampa Opzione Zero 14-07-2016

Orte-Mestre: progetto insostenibile anche dal punto di vista tecnico. I Sindaci rispettino il mandato.

Sembra assurdo dover tornare a parlare di autostrada Orte-Mestre, soprattutto dopo il grave disastro ferroviario di due giorni fa in Puglia. Un disastro che dimostra per l’ennesima volta come la politica delle “grandi opere”, spesso inutili e insensate, abbia disastrato il Paese assorbendo miliardi e miliardi di euro che invece dovevano essere spesi per interventi di manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti. Se sulle ferrovie regionali si muore perché non si fanno investimenti sui dispositivi di sicurezza mentre si buttano 20 miliardi di euro per il tunnel di base della TAV in Val di Susa; qui da noi si continua a morire perché da decenni non si è voluti intervenire su una delle strade più pericolose d’Italia per giustificare la necessità dell’ennesima autostrada a debito.

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici domani dovrà esprimere un parere decisivo per l’iter della Orte-Mestre: da quanto si apprende emerge in modo chiaro come anche i tecnici del Ministero si siano resi conto dell’insostenibilità di questo progetto. E non si tratta solo di insostenibilità ambientale ma anche tecnica ed economica; numerose infatti le osservazioni critiche presenti nel documento in discussione: dalla scarsità dei rilievi geologici e idrogeologici, alla mancanza di un’adeguata progettazione preliminare per tratti importanti come il tunnel sotto il Brenta, alla mancanza di uno studio di fattibilità, alle analisi dei flussi di traffico e di trasporto delle merci datati e inadeguati; anche la stima dei prezzi e la sostenibilità economica vengono messi in discussione.

Tutte questioni già sollevate in tante sedi da vari comitati e associazioni che come Opzione Zero aderiscono alla rete Nazionale Stop Orte-Mestre, ma rimaste troppo a lungo inascoltate.

Il fatto che questi rilievi ora emergano da documenti ufficiali del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici fa ben sperare, peccato però che non sia ancora stata scritta in modo chiaro quella che è la conclusione più logica, e cioè che questo progetto deve essere ritirato definitivamente.

In questo senso, il ruolo dei Sindaci alla riunione di domani è importantissimo, visto e considerato che oltre tutto il nuovo Codice degli Appalti, abolendo la Legge Obiettivo, torna a dare alle amministraioni locali un ruolo non secondario.

Ed è proprio ai Sindaci della Riviera del Brenta che si rivolge il Comitato Opzione Zero, rammentando loro come i Consigli Comunali di Mira, Dolo, Mirano, Camponogara e anche Pianiga abbiano approvato a stragrande maggioranza nel 2014 degli ordini del giorno con i quali si richiede al Governo la cancellazione della nuova autostrada e la messa in sicurezza immediata della Romea.

Un mandato espresso in modo forte e inequivocabile che non lascia spazio ad ambiguità e tentennamenti che in questo momento sarebbero deleteri e ingiustificabili; Opzione Zero è vigile e pronto a inchiodare alle proprie responsabilità i voltagabbana di turno.

 

Gazzettino – “Romea, situazione insostenibile”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

23

mag

2015

IL CASO – Ancora un incidente, i sindaci di Campagna Lupia e Camponogara insorgono

«Non serve una nuova autostrada, bensì la messa in sicurezza di corsie e svincoli»

«Il caos viabilità sulla ’Romea’ è una routine quotidiana. La strada è inadeguata rispetto al flusso di veicoli. Ritengo prioritario l’obiettivo di trovare urgenti soluzioni per la sua riqualificazione».

A riaffermare ancora una volta il concetto è il sindaco di Campagna Lupia, Fabio Livieri, all’indomani dell’ennesima chiusura forzata al traffico della strada per due incidenti stradali verificatisi in contemporanea, giovedì pomeriggio, a Malcontenta e a Campagna Lupia. Come sempre succede in questi casi, il traffico è stato deviato sui percorsi comunali di Camponogara, Campagna Lupia e Campolongo Maggiore, con il conseguente intasamento di tutte le strade della fascia a sud della Riviera del Brenta. Proprio nei giorni scorsi i comuni di Campagna Lupia, Camponogara e Codevigo (Pd) avevano sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della strada “Romea”. Su tale questione c’era stato un incontro con la Regione del Veneto e Anas, in attesa di portare l’istanza anche al Ministero dei Trasporti.

«La ’Romea’ è uno dei principali assi di attraversamento stradale nord-sud del territorio veneziano – ha annotato ancora Livieri – L’arteria evidenzia criticità più volte manifestate alle autorità competenti. Esistono dieci svincoli in 30 chilometri e una geometria spesso inadeguata. Non ci sono inoltre corsie di emergenza o piazzole di sosta e i livelli di incidentalità risultano essere assai superiori alla media regionale».

Sulle stesse note anche il sindaco di Camponogara, Giampietro Menin. «La situazione sta peggiorando di giorno in giorno e non è più sostenibile. La nascente Città metropolitana e la Regione Veneto devono provvedere subito. Gli sbocchi in ’Romea’ di Lugo, Lughetto e Rosara creano continui pericoli per tutti i cittadini dei centri abitati che ne usufruiscono. Non serve una nuova autostrada, bensì la messa in sicurezza di quella esistente, da Venezia a Codevigo».

Vittorino Compagno

 

Nuova Venezia – “Romea piena di buche coperte da ghiaino”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

21

mag

2015

Martedì l’ennesimo incidente con uno scooterista: è volato sull’asfalto rimanendo ferito

MIRA – Il tratto della statale 309 Romea a Malcontenta di Mira è completamente dissestato e anche l’altro giorno si è verificato un incidente che poteva avere conseguenze molto pesanti per uno scooterista.

Il fatto è avvenuto martedì nel primo pomeriggio: un uomo che stava percorrendo la strada, poco distante dal distributore di benzina, è scivolato con lo scooter sull’asfalto che presenta voragini e fondo dissestato ed ha battuto la testa, procurandosi anche diverse ferite giudicate guaribili in trenta giorni.

«Si è trattato», spiegano gli esercenti della zona e anche diversi residenti, «dell’ennesimo incidente causato dal fondo stradale della Romea completamente sconnesso».

Sopra alle buche è stato buttato solo del ghiaino, creando un problema in più per chi vi transita. Il fondo stradale con queste voragini provoca, oltre che incidenti, anche vibrazioni per le case circostanti».

La richiesta di messa in sicurezza dell’attuale Romea dopo lo stralcio della Romea Commerciale dal Documento di programmazione economica del Governo è stata fatta in questi giorni dai Comuni di Mira, Campagna Lupia e Codevigo.

«Prima della Romea Commerciale, opera di dubbia utilità», spiega il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri, «si facciano tutti quegli interventi per rendere l’attuale tracciato più sicuro. Costerebbe sicuramente meno. Abbiamo posto ad Anas e Regione la priorità di una manutenzione costante, un allargamento delle carreggiate e l’eliminazione degli incroci a raso».

Per la messa in sicurezza dell’attuale Romea si è espresso pure lo storico comitato contro la Romea Commerciale “Opzione Zero”.

«È importante che si metta in ordine l’attuale Romea», dice il presidente Mattia Donadel, «Sarebbe il segnale che si è davvero abbandonato il progetto della Romea Commerciale».

(a.ab.)

 

MIRA – Da Mira a Codevigo fronte comune per la messa in sicurezza della “Romea”.

Stanchi degli appelli lanciati alla Regione e all’Anas per la messa in sicurezza della statale 309 e delle manifestazioni delle associazioni ambientaliste, i Comuni di Mira, Campagna Lupia e Codevigo hanno stretto un’intesa per richiedere ad Anas e Regione interventi per la messa in sicurezza della Romea nel tratto di 27 km. compreso tra Malcontenta e Conche.

Il documento non si limita a mettere in luce le criticità del tratto di strada, percorso ogni giorno da migliaia di mezzi pesanti, ma propone anche la realizzazione di una revisione sulla base delle esigenze di sicurezza e compatibilità del territorio.

Si sottolinea tra l’altro la possibilità di dare una connotazione paesaggistica con interventi che valorizzino i caratteri anche turistici dell’arteria.

Le tre amministrazioni individuano una decina di interventi da realizzare in un arco di 7-8 anni.

(L.Gia)

 

CAMPAGNA LUPIA – Inquinamenti in corsi d’acqua negli ultimi due giorni a Pianiga e Campagna Lupia. A Pianiga l’inquinamento maggiore si è avuto a ridosso del canale Pionca dove nella mattinata di lunedì i residenti hanno sentito un gran odore di nafta provenire dalla superficie dell’acqua. Immediatamente sono stati allertati i vigili del fuoco, i tecnici dell’Agenzia regionale protezione ambientale (Arpav) e del Comune che sono intervenuti. Sono state collocate delle pannellature per evitare che il carburante provocasse danni a flora e fauna e finissero all’interno di qualche altro corso d’acqua.

Ora si sta cercando di capire chi possa aver sversato in acqua il materiale. Si pensa che possa essersi trattato della pulizia di una cisterna di carburante. Una operazione fatta da qualche azienda agricola nel tratto a monte (cioè nel padovano) del Pionca.

Un altro inquinamento invece si è verificato a Campagna Lupia ieri mattina in una canaletta consorziale ai confini con il comune di Campolongo. Anche in questo caso si è trattato di uno sversamento di materiale inquinante e cioè idrocarburi. A mettere in sicurezza l’area, un tratto di 300 metri, con pannellature sono intervenuti i pompieri.

(a.ab.)

 

Duro attacco del comitato Opzione Zero a Pd, Ncd e Fi e alla Lega di Zaia

«Sulle grandi opere sono sempre d’accordo». Ma resta il “no” di sei Comuni

DOLO «La Romea Commerciale esce dalla porta, rientra dalla finestra e per il momento si posiziona nel sottoscala, in attesa di poter rispuntar fuori in tempi migliori».

A dirlo è il comitato Opzione Zero che denuncia i deputati locali del Pd ed esponenti di Legambiente di aver salvato dal suo affossamento definitivo la Mestre-Orte.

«Il governo», spiega per il comitato Mattia Donadel, «toglie dal Def la Orte-Mestre, ma i partiti di maggioranza mantengono in pista la nuova autostrada. Alla Camera erano infatti in votazione le mozioni parlamentari del Movimento 5 Stelle e di Sel che chiedevano il ritiro definitivo del progetto e che se fossero state approvate avrebbero scritto la parola “fine” sulla Orte-Mestre. Peccato che Pd, Ncd e Fi, sempre uniti quando si tratta di grandi opere, abbiano votato contro respingendo i due documenti; a dar loro manforte anche la Lega Nord che in Veneto continua a sponsorizzare la Romea Commerciale».

I comitati sono durissimi: «Nel testo approvato», spiegano per Opzione Zero Rebecca Ruvoletto e Lisa Causin, «oltre a difendere il “project financing”, si chiede al governo di trasformare la Romea in una non meglio precisata “arteria veloce a basso impatto ambientale” che con ogni probabilità sarà a pagamento. Su questa posizione hanno votato: il segretario del Pd regionale Roger De Menech, Andrea Martella, Michele Mognato e l’ex presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia. Il segnale politico che esprime questo voto per Opzione zero è fin troppo chiaro».

«Con questa operazione di fatto», spiega Donadel in vena di allegorie, «si dice di fatto mettiamo in congelatore la Orte-Mestre fino a quando si saranno calmate le acque agitate delle varie inchieste in corso, poi al momento opportuno la scongeliamo con il microonde».

Il progetto della Romea Commerciale è stato osteggiato dal territorio della Riviera del Brenta in questi anni in tutti i modi. Contro l’opera si erano espressi con mozioni in consiglio comunale i Comuni di Mira, Dolo, Campagna Lupia, Camponogara, Pianiga e Mirano che insieme ai comitati hanno ribadito in più di una occasione l’inutilità dell’ennesima grande opera e la necessità di mettere in sicurezza la Romea attuale.

Il Comune di Chioggia, dopo la notizia dell’esclusione della Romea Commerciale dal Def, è andato su tutte le furie denunciando che la mancata realizzazione dell’opera porterà all’isolamento la città e il suo porto. A favore della Commerciale il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto, per il quale l’opera contribuirà“a diminuire gli incidenti mortali”.

Alessandro Abbadir

Gazzettino – Tutta la Riviera sul telefonino

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5

apr

2015

EXPO – Molte opportunità originali nei 17 progetti presentati da enti e associazioni

Dalle app per smartphone e tablet al pass unico per i trasporti di terra e di acqua

Sul telefonino tutte le bellezze e le opportunità della Riviera.

«I risultati raggiunti dall’Unione dei Comuni città della Riviera del Brenta in occasione di Expo2015 sono eccezionali. Tutti i tasselli rappresentati dai 17 progetti presentati da imprese, associazioni, enti pubblici e sodalizi del territorio, secondo il tema ’Riviera del Brenta: l’acqua che unisce e lega i territori, le attività e le tradizioni tra il Brenta, il Cornio e la Laguna Sud’, fanno parte di un complesso puzzle, frutto di una unione che ci unisce al di sopra dei colori politici. Il nostro non è matrimonio d’interesse, ma un matrimonio d’amore».

Tra l’emozione per il risultato conseguito, i consensi e gli applausi ricevuti nel salone nobile del municipio di Campagna Lupia da parte degli intervenuti, i quattro sindaci di Fiesso d’Artico, Dolo, Campagna Lupia e Fossò hanno avuto parole di gratitudine per quanti hanno collaborato alla realizzazione del piano, in special modo per l’Università Cà Foscari di Venezia, per il Centro studi Riviera del Brenta, per l’Apt Venezia, le associazioni del territorio e per tutto il personale della segreteria dell’Unione, capitanato dal consigliere delegato al Turismo Renato Trincanato.

Un progetto ambizioso e articolato, iniziato esattamente il 10 febbraio 2014 e che in Riviera non trova riscontri nel passato. Il tutto è contenuto in una app mobile per smartphone e tablet a tecnologia Android, tradotta in inglese, francese, tedesco, russo e cinese. Il Comitato dell’Unione dei Comuni città della Riviera del Brenta sarà l’unico ente istituzionale invitato da Expo2015 per l’inaugurazione del padiglione di “VenicetoExpo2015″.

Tra i 17 progetti presentati prevalgono i temi legati alle bellezze del territorio costituito dalle ville venete, le valorizzazioni delle produzioni enogastronomiche locali, l’esaltazione del contesto lagunare, le vie d’acqua interne e la loro importanza storica, le iniziative didattiche e le manifestazioni culturali riguardanti gli usi e i costumi locali e l’arte della calzatura di lusso realizzata in Riviera del Brenta. Su tutto la creazione di speciali card con sconti sulla ricettività alberghiera e sugli acquisti negli esercizi commerciali.

Non va infine dimenticato l’accordo “Riviera del Brenta pass”, sviluppato dall’Unione dei Comuni assieme ad Actv e Vela, primo del genere in Riviera del Brenta. Si tratta di un biglietto unico integrato per autobus di terra e linea acquea veneziana del costo di 28 euro e della durata di 24 ore.

Vittorino Compagno

 

CAMPAGNA LUPIA – Il prefetto autorizza l’installazione di nuovi autovelox sulla Romea nel comune di Chioggia a ridosso della frazione di Sant’Anna. Le due possibili postazioni per autovelox le ha autorizzate la prefettura di Venezia, davanti ai troppi incidenti stradali gravi che funestano la statale 309, l’ultimo a Campagna Lupia solo una settimana fa dove è morta una donna di 36 anni. Si tratta quasi sempre di incidenti dovuti all’alta velocità.

La Prefettura ha ampliato i tratti di strada (provinciali, regionali, statali) in cui è consentito il controllo a distanza della velocità e che si aggiungono a quelli all’interno dei comuni.

Nel dettaglio con i nuovi autovelox autorizzati sulla Romea, sia in direzione Venezia che Ravenna, a Sant’Anna esiste anche nello stesso comune di Chioggia un’altra postazione già autorizzata a Valli.

Proseguendo in direzione Venezia poi troviamo a Lova di Campagna Lupia, l’unico autovelox fisso finora installato con l’autorizzazione del prefetto e il via libera dell’Anas.

Altre autorizzazioni già ottenute riguardano il comune di Mira con un autovelox a Dogaletto e il comune di Venezia con quello autorizzato poco distante dai supermercati Panorama. L’accertamento a distanza delle violazioni si giustifica, per l’impossibilità di fermare i veicoli che superano i limiti di velocità o effettuano sorpassi vietati, se non causando pericoli alla sicurezza e stradale. Si tratta, però, anche nel caso dei nuovi autovelox autorizzati a Valli di Chioggia di autovelox fissi che esistono solo sulla carta.

«Per installare gli autovelox fissi come quello che esiste a Lova di Campagna Lupia», spiega il comandante dei vigili di Mira Mauro Rizzi, «ci vuole il via libera dell’ Anas. Noi lo abbiamo chiesto innumerevoli volte e non ci è mai stato concesso. Quello che possiamo fare sono dei controlli su quei tratti con autovelox mobili, gestiti direttamente dalle polizie locali».

(a.ab.)

 

«Decisione presa sopra le nostre teste chiediamo il ripristino delle corse tagliate»

CAMPAGNA LUPIA – Lettera-appello ai candidati alla Regione: «Noi lavoriamo anche nei giorni festivi»

Soppressi tre autobus, la rivolta dei pendolari

«Alla domenica siamo appiedati». Un folto gruppo di cittadini capitanati da Marilena Salso e domiciliati nei comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Camponogara, hanno scritto una accorata lettera ai futuri candidati alla presidenza della Regione del Veneto per evidenziare il problema del trasporto pubblico che li affligge durante i fine settimana.

«Caro Luca Zaia, cara Alessandra Moretti, caro Flavio Tosi, caro Enrico Berti, caro Alessio Morosin e cari tutti gli altri che decideranno di candidarsi alla guida della Regione, noi la domenica siamo a piedi – spiegano i pendolari – Siamo un gruppo di lavoratori ed imprenditori che si muovono da Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Camponogara e che devono andare e tornare da Venezia. Lavoriamo non solo nei giorni feriali, ma anche in quelli festivi. Tra noi ci sono persone che operano all’interno degli ospedali, nei supermercati, negli alberghi. Mentre nei giorni feriali i trasporti pubblici funzionano, in quelli festivi ci troviamo bloccati perché le aziende hanno soppresso ben tre corse. Una decisione presa senza pensare che molti pendolari si recano regolarmente a Venezia anche al sabato e alla domenica. Tra l’altro, i turisti che trovano posto nelle strutture ricettive di quest’area della Riviera del Brenta non riescono a capire perché la domenica non ci siano mezzi pubblici per andare o tornare da Venezia».

«Cari candidati – proseguono i cittadini – ci è stato spiegato che il servizio extraurbano relativo alla provincia di Venezia è stato interessato dal 2011 da tagli nei trasferimenti di risorse di oltre 6 milioni di euro e che si prospetta un ulteriore taglio. Capiamo tutto, ma voi cercate di capire che la gente normale ha bisogno dei mezzi per andare e tornare dal lavoro. Non si possono isolare interi paesi. Non chiediamo la luna, solo il ripristino delle corse soppresse della linea Piove di Sacco – Venezia (ore 4.40) e della Venezia-Piove di Sacco (ore 14.10 e 22.15). Chiediamo inoltre la possibilità di valutare una deviazione dalla strada Romea della linea di autobus Chioggia-Venezia, in maniera tale che le corse possano transitare all’interno dei centri abitati della bassa Riviera del Brenta nei giorni festivi. Vi auguriamo una buona campagna elettorale, ma pensate anche al bene comune».

 

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