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Continua la campagna “Liberaladomenica” con Confesercenti e Chiesa E l’assessore Rey spera che il 26 dicembre e l’1 gennaio non si apra

Altre mille firme contro le aperture domenicali ad oltranza. Anche ieri è proseguita, nonostante il brutto tempo e la sciabolata di gelo in arrivo, la campagna “Liberaladomenica”, lanciata da Confesercenti assieme a Federstrada con l’appoggio della Conferenza Episcopale Italiana e nel caso veneziano, del Patriarcato.

Banchetti di fronte ai sagrati delle principali chiese erano stati allestiti a Salzano, a San Donà di Piave, a Chioggia e Martellago, dove sono stati trovati pubblici ufficiali disponibili ad autenticare i ciclostilati. L’obiettivo della campagna – ricordiamo – è quello di presentare in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare con l’obiettivo di abolire la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali introdotta dal decreto Salva Italia, restituendo alle Regioni il potere di disciplinare i calendari di apertura in base alle reali necessità territoriali.

A Mestre si poteva firmare fuori dalla chiesa della Santissima Trinità a Carpenedo, che si trova lungo il Terraglio, retta da don Angelo Favaro, in passato in prima linea contro lo shopping domenicale. Ma la raccolta prosegue anche nella parrocchia di Santa Maria del Carmelo, sempre sul Terraglio. Nelle due comunità, sono già 500 le firme raccolte tra lo scorso sabato e ieri, grazie al consigliere Franco Conte, che ha autenticato le sottoscrizioni. Insomma un po’ alla volta, le parrocchie si mobilitano, così come i comuni. La Confesercenti, nel frattempo, sta attendendo che le amministrazioni si attivino per dare la possibilità ai cittadini di firmare nelle sedi comunali e municipali piuttosto che nelle Urp: ad esempio a Mira ci sono già gli orari in cui è possibile recarsi in Comune per sottoscrivere la raccolta firme allegata alla proposta di legge.

L’assessore comunale al Commercio, Carla Rey, ha spiegato nei giorni scorsi che l’amministrazione auspica che i centri commerciali e più in generale tutta la grande distribuzione, rimangano chiusi il primo gennaio e il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Per ora, in ogni caso, non tutti hanno ufficializzato date e orari di apertura e chiusura ai dipendenti, in attesa di capire come evolverà la situazione. Sicuramente l’amministrazione farà il possibile per animare il centro, cercando di facilitare l’accesso al salotto mestrino.

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CONFESERCENTI

MARTELLAGO. Il Consiglio comunale di Martellago ha dato il via libera alla proposta del rappresentante del Pdl Paride Costa ad aderire alla campagna di Confesercenti “Libera la domenica”. Un voto quasi unanime all’ordine del giorno quello di lunedì sera, che mira a far tornare alla Regione la competenza sulle aperture straordinarie e salvaguardare i piccoli negozi. Solo Francesca Trevisan (Pd) ha deciso di astenersi. Ora sarà inviato un documento a Palazzo Balbi per confermare il sì di Martellago. L’iniziativa dell’associazione di categoria, scattata nel fine settimana a livello nazionale, è appoggiata dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) e da Federstrade. L’obiettivo di Confesercenti è arrivare a 50 mila firme, per poter presentare al Parlamento una legge d’iniziativa popolare, mettendo un freno a quanto deciso dal decreto Salva-Italia del governo di Mario Monti. Martellago ha deciso di aderire, come già fatto da Noale da dove è partita la campagna nel Miranese, e i primi effetti si vedranno già con le iniziative di Natale. Per sabato 8, giorno dell’Immacolata, domenica 9 e 16 dicembre, saranno allestiti dei banchetti per la raccolta delle sottoscrizioni.(a.rag.)

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MARTELLAGO – Brunello: le facciano a “casa” loro

MARTELLAGO – Si torna a parlare di Bivi, ma il Comune di Martellago dice già «no» ad altre arterie sul suo territorio. Per il 27 novembre l’assessore provinciale alla Viabilità, Emanuele Prataviera, ha convocato in Provincia, a Mestre, i Comuni di Venezia e Martellago per provare a definire tracciato e progetto preliminare di questa strada di cui si parla da anni e che collegherebbe la Miranese all’Angelo seguendo in parte il percorso della linea ferroviaria dei Bivi (per via Selvanese a Olmo, al confine con Zelarino). «La nostra volontà è andare avanti – spiega Prataviera – Dire se e quando i Bivi saranno realizzati è difficile, dato il periodo di carenza di risorse per gli enti locali (non è finanziata e costa almeno cento milioni, ndr), ma è comunque doveroso proseguire con la pianificazione. Scopo dell’incontro è verificare se anche i Comuni sono d’accordo e su quale delle ipotesi di tracciato sin qui abbozzate».

Ma da Martellago arriva già un secco «no», peraltro comprensibile anche alla luce dei modi non proprio «gentili» con cui il Comune vicino ha gestito le questioni viarie dell’area. La rabbia verso Venezia è forte, sia per non aver inteso concedere un metro per far proseguire verso l’Angelo, o almeno all’Albera, la nuova viabilità di adduzione a est del casello del Passante, che resterà tutta in territorio martellacense, sia per aver inserito nel proprio Pat la strada dei Bivi ma sbolognandola a ovest, all’altezza di via Dosa a Olmo, senza neanche chiedere nulla a Martellago.

«Non vedo l’ora di incontrare l’assessore Ugo Bergamo – sbotta il sindaco Giovanni Brunello -, verso il quale devo togliermi diversi sassolini. La strada dei Bivi serve soprattutto al Comune di Venezia per sgravare la Miranese: sono liberissimi di farla, ma a casa loro. Noi per l’esclusivo interesse dei nostri vicini veneziani abbiamo già dato a sufficienza con il Passante che ci ha devastato il territorio: ora basta».

 

MARTELLAGO – Pubblico delle grandi occasioni, ieri a Martellago presso la Banca S. Stefano, per il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ospite di un convegno sulla Green Ecomomy promosso dai Rotary Noale. Parlando di economia verde, Clini è entrato nei principali ambiti d’azione del Governo. In primis le energie rinnovabili. «Gli incentivi non saranno più finalizzati al consumo finale ma a sostenere aziende che investano nel settore» ha detto, ricordando i prossimi Stati generali della Green Economy a Rimini. Sull’acqua ha annunciato un aumento delle tariffe: «per migliorare il servizio e ridurre gli sprechi bisogna pagarla, viceversa incrementiamo il mercato delle acque minerali». Clini ha continuato con l’impegno per ridurre il consumo di suolo «che passa per un recupero di quelli già usati», soffermandosi sui grandi siti industriali inquinati come Porto Marghera «su cui, consapevoli dei costi enormi delle bonifiche, stiamo promuovendo operazioni di gestione in sicurezza e reindustrializzazione pulita». Ultimo accenno ai rifiuti: «molti Comuni non sono riusciti a centrare il 55% di differenziata: dovremo cambiare la norma, ma sarà l’occasione per valorizzare le iniziative industriali».
N.Der.

 

MARTELLAGO. Appuntamento con il ministro all’Ambiente Corrado Clini oggi alle 18 nella sala conferenze Barbiero di Banca Santo Stefano a Martellago. L’iniziativa è stata realizzata dal Rotary di Noale e al centro del dibattito, ci sarà la Green economy. Si toccheranno quindi i temi legati all’economia verde.

La visita del ministro arriva qualche giorno dopo l’approvazione del governo del Piano energetico nazionale, con le rinnovabili che dovrebbero diventare la prima fonte di energia entro il 2020. Nelle intenzioni dell’esecutivo c’è la volontà di allineare i prezzi all’ingrosso ai livelli europei per tutte le fonti energetiche, ridurre di circa 14 miliardi di euro all’anno la fattura energetica estera (oggi di 62 miliardi), che permetterebbe di far scendere dall’84% al 67% la dipendenza dagli altri Paesi. Inoltre si vuole calare del 19% l’emissione del gas serra, avere il 20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi, diminuire di circa il 24% dei consumi primari, superando gli obiettivi europei. (a.rag.)

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Exploit della raccolta differenziata nel comune di martellago balzata al 74 per cento, una percentuale notevole tanto più per un territorio che non adotta il metodo porta a porta ma con i cassonetti stradali. Decisiva per il salto di qualità l’estensione a tutto il comune, da marzo, del sistema dei contenitori a calotta con l’apertura con la tessera magnetica, partito in precedenza solo a Maerne e ora operativo anche a Martellago e Olmo. Il nuovo sistema ha contrastato il fenomeno della migrazione dei rifiuti da altri comuni, ma ha portato anche alla riorganizzazione delle isole ecologiche, all’aumento dei cassonetti, alla razionalizzazione della raccolta e a una maggiore responsabilizzazione dei cittadini. I frutti si sono colti subito ma ora sono comprovati dai dati dei primi sei mesi di attuazione del nuovo metodo. Da marzo a settembre la differenziata ha raggiunto una percentuale media del 73,9%, laddove nel 2011, quando i cassonetti a calotta erano attivi solo in un terzo del territorio, si era al 63,2%: oltre dieci punti in più. Ma con ulteriori margini di miglioramento perché, dopo i primi mesi di assestamento, da giugno in poi la media supera sempre l’80%. Il Comune ringrazia i cittadini che hanno reso possibile questo risultato e la Veritas che gestisce il servizio. Ora però, a fronte di tale successo nella differenziata, la cittadinanza si aspetta un premio concreto, ossia una riduzione sulla tariffa d’igiene ambientale che invece, finora, ha continuato a subire rincari ogni anno. (N.Der.)

 

MARTELLAGO

MARTELLAGO. Sta dando degli ottimi risultati il nuovo sistema di raccolta differenziata in vigore da sei mesi in tutto il Comune di Martellago. Veritas ha comunicato al sindaco Brunello che la percentuale è salita al 73,9%. Già dei buoni riscontri si erano avuti da aprile 2011 ai dodici mesi successivi, quando il sistema dei contenitori a calotta con chiave elettronica era attivo nella sola Maerne. Poi, dal primo aprile scorso, tutto il territorio è stato uniformato e ci si è assestati all’80%; inoltre sono state riorganizzate tutte le piazzole ecologiche, che ora hanno i contenitori per l’umido, la carta, il verde e le ramaglie e il multi-materiale. Così nel primo mese di raccolta, si è arrivati al 75%, a maggio si è saliti al 79%, poi l’80% è stato toccato a giugno e agosto, l’81% a luglio e settembre. Se paragonato al 2011, ad aprile si era al 68%, a maggio, luglio e settembre al 65%, giugno, agosto e novembre al 66%, ottobre al 67% e a dicembre il 59%. Ora si attende il riscontro dell’ultimo trimestre, che potrebbe proiettare Martellago ben oltre il 75%, in linea con le direttive fissate dall’Unione Europea, che indicano al 65% la percentuale da raggiungere per fine 2012.(a.rag.)

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MARTELLAGO – L’Anas rispetterà gli accordi sul casello di Martellago-Scorzè, mentre le ruspe, a cavallo del fiume Dese, potrebbero essere al lavoro per fine anno. Questo quanto emerso ieri nell’incontro fra i sindaci di Martellago e Scorzè, Giovanni Brunello e Giovanni Battista Mestriner e il capo del compartimento di Anas del Veneto Eutimio Mucilli. Riunione servita per prendere i contatti con Anas, che ha in capo l’opera dopo l’uscita del commissario Silvano Vernizzi lo scorso 31 maggio. Dunque, sì alle rotonde (su via Canove, via Ponte Nuovo e via San Paolo) ma anche alla complanarina lungo l’autostrada, che collegherà via Moglianese al casello, e alle opere di mitigazione ambientale. Questi ultimi due interventi sono inseriti nel progetto definitivo ma non in quello esecutivo, perché il mandato di Vernizzi stava per scadere e l’iter doveva andare avanti. Anas, però, ha preso l’impegno di portare avanti il lavoro fatto nei mesi scorsi, mentre i sindaci hanno chiesto che tutto il pacchetto di opere sia pronto per l’apertura al traffico del casello, prevista nel 2014. E fra queste, c’è anche la tangenziale nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo e che unirà la Castellana (zona Kelemata) al casello. Questo su lato est. A ovest, invece, per arrivarci sarà costruita una bretella sempre dalla Castellana (via Boschi). Le parti si rivedranno ancora, perché ci sarà da decidere il cronoprogramma e stabilire le procedure. Date su quando ci sarà la posa della prima pietra del casello, ancora non ce ne sono ma resta probabile l’avvio entro i prossimi tre mesi. Intanto si sta facendo la bonifica bellica nel territorio di Scorzè. «Abbiamo trovato disponibilità da parte di Mucilli», osserva Giovanni Brunello, «e non ci sarà alcun ripensamento su quanto stabilito. Abbiamo chiesto che la rotonda di via Canove sia ridotta nelle dimensioni perché troppo grande. Nell’accordo siglato mesi fa, ci sono 2 milioni e 700 mila euro per la complanarina e altri 2 milioni per le mitigazioni. Tutto è inserito in legge obiettivo». Soddisfatto anche il suo collega di Scorzè Giovanni Battista Mestriner. «Era importante riprendere i contatti operativi con Anas dopo l’uscita del commissario», spiega, «e l’impressione è stata buona. La procedura del casello va avanti: ora dovremmo attaccarci anche la complanarina e le mitigazioni ambientali».

Alessandro Ragazzo

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E Martellago rilancia: ridurre la rotatoria su via Ca’ Nove

Gli impegni e le opere complementari del nuovo casello concordati con Vernizzi sono confermati e per fine anno via alle ruspe. I sindaci di Martellago, Brunello, e Scorzè, Mestriner, sono usciti soddisfatti dall’incontro di ieri con Eutimio Mucilli, capo compartimento Anas Veneto, che a luglio, «cessato» Vernizzi da Commissario al Passante, ha ereditato la competenza sull’opera.
Un faccia a faccia chiesto dai per «riprendere i contatti operativi con il nuovo interlocutore» spiega Mestriner, e per avere lumi su modalità e tempi dell’opera e sul progetto esecutivo elaborato da Pdm, dove mancano alcuni punti concertati dai due Comuni con il Commissario nell’accordo di febbraio: la mitigazione ambientale aggiuntiva verso Cappella e via Mezzaluna e la complanarina Moglianese-casello.
«Mucilli ci ha garantito che anche questi, come tutti gli impegni assunti dal Commissario, sono confermati, e lo metterà nero su bianco. Mitigazione e complanarina sono nel progetto definitivo e con il costo previsto (2,5 e 2,7 milioni), ma essendo state aggiunte in extremis senza essere oggetto, come il resto, dell’avvio di procedimento per gli espropri, non sono state inserite nel progetto esecutivo per non rallentarlo, cosa che s’è potuta fare con le rotonde in più sulla tangenziale nord, che non comportano grosse modifiche. Seguiranno comunque un iter a parte, anche se più lungo, e saranno in Legge Obiettivo», aggiunge Brunello. «Il prossimo passo sarà specificare crono programma dei lavori e procedure: al casello andrà »attaccata” anche la complanarina e la mitigazione” chiarisce Mestriner che, come Brunello, ha ribadito la richiesta che tutto il «pacchetto» sia realizzato in contemporanea.
Intanto, le bonifiche belliche sono iniziate: per fine anno, come previsto, dovrebbero scattare i lavori. La prossima settimana i due sindaci incontreranno di nuovo Mucilli, e ci sarà anche Vernizzi, per entrare nel vivo di alcune questioni di tempistica (le immissioni in possesso dei terreni lungo la tangenziale nord vanno più a rilento) e tecniche: Brunello chiederà di ridurre l’enorme rotatoria su via Ca’ Nove.

Nicola De Rossi

 

MARTELLAGO. Giornata importante oggi per il casello di Cappella-Martellago. Nella sede dell’Anas i sindaci di Martellago e Scorzè discuteranno dell’opera con Eutimio Mucilli, capo del compartimento di Anas Veneto, subentrato al commissario Silvano Vernizzi. La riunione odierna diventa importante sia per capire lo stato del progetto (inizio lavori previsto fra fine 2012 e inizio 2013) sia per capire come si procederà con il cantiere. Nel frattempo, si sta facendo la bonifica bellica nel comune di Scorzè. All’opera sono interessati anche i cittadini di Peseggia, che nei giorni scorsi hanno incontrato l’assessore alla Viabilità della Provincia Emanuele Prataviera. In estate avevano raccolto 744 firme per mettere in sicurezza le strade attorno al paese e avevano fatto pure una marcia di protesta con la partecipazione di un centinaio di persone.

«Ca’ Corner» dice uno dei rappresentanti degli abitanti Renzo Michieletto «ci ha fatto sapere che molte nostre richieste sono già state avanzate dal Comune di Scorzè. Ci riferiamo, ad esempio, alla rotonda da inserire all’incrocio tra via Moglianese e via Volta, che dovrebbe sostituire il semaforo di via Verdi».

I cittadini hanno lasciato a Prataviera una lettera con le cose da fare. «Abbiamo trovato disponibilità» osserva Mirco Pizzato «ma abbiamo espresso i timori sulla mancanza di programmazione su alcune opere di mitigazione ambientale e di messa in sicurezza delle arterie di collegamento al casello». (a.rag.)

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