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In programma domani un incontro chiesto dai Comuni di Martellago e Scorzè

Si terrà domani all’Anas di Mestre l’incontro chiesto dai Comuni di Martellago e Scorzè e dal Consorzio Acque Risorgive per definire gli ultimi aspetti del casello: i lavori sono appena iniziati. In primis, il progetto della complanarina dalla Moglianese, arteria aggiunta in secondo tempo che dovrà seguire un iter a parte, e la mitigazione ambientale, specie il progetto del bosco verso Cappella che dovrà fungere anche da area di mitigazione idraulica. «La procedura di queste opere va conclusa con urgenza, i lavori devono essere contestuali al casello» spiega il sindaco di Scorzè Mestriner, auspicando anche la contemporanea realizzazione della tangenziale sud, «che risolverà i problemi di viabilità di Scorzè e va costruita in funzione del casello». «Chiederemo il rispetto degli impegni assunti dal Commissario Vernizzi sulla complanarina e le opere di mitigazione» aggiunge il collega Brunello, che benedice l’inizio dei lavori. «La variante di Robegano ha già deviato il traffico pesante da via Roma. Quando il casello e la tangenziale nord saranno ultimati, toglieremo tutti i camion anche dal centro di Martellago».

Nicola De Rossi

 

NOALE: SÌ della regione 

NOALE.

«Dopo il definitivo decreto della direzione regionale Progetto Venezia, lavoreremo sul progetto esecutivo del secondo stralcio per disinquinare e mettere in sicurezza il Rio Moniego e il Rio Storto».

L’annuncio è del direttore del consorzio di bonifica Acque Risorgive Carlo Bendoricchio che, dopo aver incassato il parere positivo della commissione veneta di Valutazione d’impatto ambientale (Via), aspetta l’ultimo passo per procedere.

I Comuni interessati sono Martellago, Noale, Salzano e Scorzè, che riguarderà un tratto di circa 4 chilometri e 300 metri e il valore totale dell’intervento si aggira sul milione di euro. Questo si farà nel segmento del Rio Storto, dall’incrocio con il Passante di Mestre alle case più a est di Robegano, subito dopo il suo centro abitato, alla confluenza con il Rio Moniego e fino con quello con la futura variante alla Noalese.

Ci saranno lo scavo e il recupero del terreno, circa 20 mila metri cubi, in parte reimpiegato, e saranno costruiti dei manufatti in calcestruzzo e piantate degli alberi che serviranno a fitobiodepurare le acque. In alcune anse lungo il corso d’acqua, sono previste delle espansioni dell’alveo fluviale per formare delle golene con canneto.

Inoltre, il consorzio conta di realizzare degli sbarramenti, trasversali al Rio Storto per regolarne i livelli, e troveranno posto uno a nord di Robegano, l’altro a valle, circa 300 metri a monte del Passante.

Opere necessarie per mettere in sicurezza due corsi d’acqua che, in caso di piene, potrebbe creare problemi ai centri abitati.

Alessandro Ragazzo

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MARTELLAGO – La rabbia degli abitanti vicino all’autostrada

Copertoni, elettrodomestici e immondizie varie sparsi ovunque, ma anche continui viavai di gente sospetta.
Non si placano le proteste e la preoccupazione di coloro che abitano ai civici 47-49 di via Cavino a Maerne, un gruppo di case a cui si accede da un stradina sterrata da via Zigaraga che attraversa il cavalcavia con cui il Passante scavalca la linea ferroviaria Mestre-Trento. «

Dall’autostrada buttano giù ogni genere di rifiuto – denuncia Alessandro Vecchiato -. Lungo la scarpata e nel fossato ci sono decine di copertoni di camion e di auto, per non parlare di televisori rotti: la zona è diventata una discarica a cielo aperto. Tutta roba che è lì da mesi, nonostante le nostre ripetute segnalazioni e richieste di dare una ripulita» .

Ma i residenti tornano a lamentare anche il fatto che quella zona, da quando è stata “espropriata” dal Passante di Mestre, è diventata un porto di mare, specialmente nel tratto sotto il cavalcavia, con giri strani e continui passaggi di auto sospette, senza contare la gente, soprattutto immigrati, che scende giù dal Passante e si intrufola tra i campi, e che va ad aggiungersi al continuo via vai di persone che camminano lungo la vicina linea ferrata: il tutto nei pressi di questo gruppo di abitazioni isolate ancor più esposte a pericoli. Di qui l’ennesimo appello degli abitanti affinché sia risolto finalmente il problema regolamentando l’accesso a quell’area.

Nicola De Rossi

 

 

CONSORZIO DI BONIFICA

SALZANO – Un progetto da un milione di euro per migliorare la sicurezza idraulica e contro l’inquinamento in un’area di 4.300 metri quadrati compresa tra quattro comuni: Salzano, Martellago, Scorzé e Noale.
Si tratta degli interventi previsti sul rio Storto e sul rio Moniego, sottobacini del Marzenego, che consisteranno soprattutto nella posa di piante per la fitodepurazione delle acque, nella costruzione di manufatti in calcestruzzo a salvaguardia di argini e canali, e nello scavo dei letti. Alcune anse verranno allargate per formare delle golene con canneto e, per regolare il livello del rio Storto, verranno costruite due paratoie di sbarramento, una a nord dell’abitato di Robegano, l’altro circa 300 metri a monte del Passante di Mestre. Il Consorzio di bonifica “Acque Risorgive” attende ora solo il definitivo nulla osta della Direzione regionale Progetto Venezia: «Una volta completato l’iter progettuale – spiega il direttore del Consorzio Carlo Bendoricchio – potremo aprire i cantieri». I lavori si concentreranno sui tratti del rio Storto dall’intersezione con il Passante di Mestre alle abitazioni più a est di Robegano, estendendosi fino alla confluenza con il rio Moniego e fino all’intersezione con la futura strada statale 515 “Noalese”. (g.vat.)

 

I sindaci di Scorzè e Martellago chiederanno l’inizio dei lavori martedì all’Anas.

All’ordine del giorno anche la complanarina e la pista ciclabile a Rio San Martino.

Iniziati nei giorni scorsi i lavori del casello Cappella-Martellago del Passante, i Comuni puntano ora ad avere subito le opere di mitigazione ambientale. Lo chiederanno con forza ad Anas nell’incontro in programma martedì, dove all’ordine del giorno ci saranno pure il progetto per la complanarina lungo l’autostrada, la pista ciclabile di via Onaro a Rio San Martino e la sistemazione di quella in via Ponte Nuovo a Peseggia. Insomma, tanta carne al fuoco, perché i sindaci Giovanni Battista Mestriner di Scorzè e Giovanni Brunello di Martellago puntano ad avere le opere pronte con l’apertura del casello, prevista entro la fine del 2014. E due anni passano in fretta. «Solleciteremo Anas», dice Mestriner, «a puntare subito sugli interventi di mitigazione». Un concetto chiaro, dunque, che andrà a sommarsi con la realizzazione della cosiddetta Tangenziale sud da via Milano a via Boschi (Castellana), da dove ci sarà una delle due strade di accesso al casello: l’altra sarà sempre sulla Castellana ma a est, in zona Kelemata a Martellago. E pure qui Mestriner mette fretta. «La tangenziale sud» continua il sindaco di Scorzè «è urgente per risolvere il nostro nodo viario, anche perché dev’essere costruita in funzione del casello autostradale». Un po’ di richieste le ha pure il suo collega di Martellago Brunello. Intanto la complanarina. Nei precedenti incontri tra le parti, si è stabilito che debba sorgere sul lato est dell’autostrada, dalla Moglianese al casello; sarà lunga poco meno di un chilometro e sfrutterà l’attuale contro-strada di servizio, che sarà allargata da tre a dieci metri. «Sono tutte cose già pattuite in precedenza» spiega Brunello «e ora dobbiamo completare il progetto attorno al casello». I sindaci, così, chiederanno che gli impegni presi siano rispettati, anche perché il casello avrà una funzione strategica per l’intero comprensorio, con afflusso di auto e mezzi pesanti. «Sono contento che i lavori siano iniziati» osserva Brunello «perché li aspettavamo da tempo. Con la bretella dalla Kelemata al casello, libereremo il traffico dal centro di Martellago. Già la bretella di via delle Motte, inaugurata lo scorso maggio, ha dato i suoi risultati, con la riduzione dei camion e la messa in sicurezza dell’area attorno alla chiesa». E a proposito della bretella di via delle Motte, sono stati installati i pannelli fonoassorbenti nel tratto compreso dalla rotonda di via Sant’Elena, in comune di Salzano, a quella di via Boschi, tra Martellago e Scorzè.

Alessandro Ragazzo

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SCORZÈ-MARTELLAGO Previsti due anni di lavoro e interventi per 64 milioni

Primi pali di fondazione del viadotto da 575 metri a scavalco sull’autostrada

PASSANTE, NUOVO CASELLO ENTRO IL 2014

Partiti i lavori per il Martellago-Scorzè

Operai al lavoro nel cantiere per il nuovo casello di Martellago-Scorzè. Se tutto fila liscio sarà pronto entro il 2014. Costerà 64 milioni.

Iniziati a pieno ritmo i lavori del casello del Passante di Martellago-Scorzè, nel sito a cavallo del Dese al confine tra i due comuni: se tutto fila liscio sarà aperto entro il 2014.
La Passante di Mestre spa è già partita da alcuni mesi con le operazioni preliminari come la bonifica bellica, l’acquisizione delle aree e la predisposizione dei cantieri. Dalla settimana scorsa però l’intervento è entrato nel vivo e gli operai hanno cominciato a piantare nel terreno i pali di fondazione dei piloni che sosterranno il viadotto di 575 metri, su 14 luci e alto 14 metri sul piano campagna: la grande opera di scavalco dell’autostrada collegherà i due piazzali del doppio casello, a diamante rovesciato, con due accessi ciascuno, che serviranno due direzioni, uno a est e uno a ovest del fiume.
Il progetto prevede poi varie opere di mitigazione e compensazione concertate coi sindaci, come il bosco di diversi ettari per proteggere l’abitato di Cappella, e di tutela idraulica data la delicatezza idrogeologica dell’area, ma soprattutto diverse opere complementari della nuova viabilità di adduzione.
In particolare, saranno realizzate una bretella a ovest che si innesterà in via Boschi a Martellago e collegherà la barriera con la variante alla 515; una circonvallazione nord di 5,5 chilometri che dal casello sfocerà sulla Castellana al confine est di Martellago, bypassandone il centro, e intersecherà con rotatorie le strade locali (via Cà Nove, San Paolo, Morosini, Ponte Nuovo e Castellana); infine, aggiunta dell’ultima ora rispetto al progetto iniziale, una «complanarina» che collegherà la Moglianese al casello costeggiano il Passante. Un pacchetto di interventi che costeranno 64 milioni e richiederanno due anni di lavori: casello e relativa viabilità dovrebbero essere pronti per autunno-fine 2014.

 

Partiti i lavori per la barriera tra Scorzè e Martellago. Finiranno tra due anni Via libera anche alla complanare che lo collegherà con via Moglianese

Ruspe al lavoro nell’area del casello del Passante, tra Cappella e Martellago. È partito, infatti, il cantiere per realizzare l’opera e si stanno mettendo le fondamenta per far spazio al viadotto che passerà sopra l’autostrada. Dunque si è passati dai progetti ai fatti e, se tutto andrà come previsto, per l’ultimo quadrimestre del 2014 dovrebbe essere inaugurato. Gli operai hanno già preso possesso delle aree, anche perché, oltre al casello, sarà costruita tutta la viabilità di accesso, sia da est sia da ovest.

Tutto confermato su quanto si dovrà fare. Il casello avrà la forma di diamante rovesciato, sorgerà a cavallo del fiume Dese, e sarà costruito un cavalcavia lungo 575 metri per collegare l’entrata e l’uscita, oltre alle rotatorie per favorire l’innesto dei veicoli in autostrada. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo, che partirà dalla Kelemata sulla Castellana. In quest’ultima, è stata confermata l’assenza di sottopassi ma sorgeranno quattro rotatorie: agli incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè.

A queste vanno aggiunte altre due che Martellago ha richiesto: una tra via Canove e la Castellana a fianco del municipio, l’altra sempre su via Canove ma all’incrocio con via Volta. La rotonda di via Ponte Nuovo sarà spostata più a est, per tutelare Villa Astori.

Via libera pure alla cosiddetta “complanarina”, la strada di collegamento che sorgerà sul lato est dell’autostrada, dalla Moglianese al casello. Sarà lunga poco meno di un chilometro e sfrutterà l’attuale contro-strada di servizio, che sarà allargata da tre a dieci metri. La rotonda davanti alla Kelemata sarà arretrata a nordovest, fuori dalla proprietà dell’azienda di cosmetica, e saranno abbattute due case. A ovest, invece, si arriverà al casello attraverso la rotatoria di via Boschi (Castellana). Sulla stessa, ora confluisce la bretella di via delle Motte, aperta lo scorso maggio e in futuro ci arriverà pure la tangenziale sud di Scorzè, che unirà via Milano a via Boschi, per l’appunto. Garantite le mitigazioni ambientali, per ridurre l’impatto delle opere sul territorio.

Nell’accordo siglato mesi fa tra i Comuni di Martellago e Scorzè, ci sono 2 milioni e 700 mila euro per la complanarina e altri 2 milioni per le mitigazioni.

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La Cav, nonostante le sentenze avverse, non intende pagare per «l’occupazione» del Passante e presenta un altro ricorso. Continua il braccio di ferro tra Comune e Concessioni Autostradali Venete che gestisce la nuova autostrada per un singolare contenzioso tributario sulla Tassa di Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche. Aipa, il concessionario del Comune per la riscossione, sostiene che la Tosap vada versata anche dalla Cav per i tratti dove il Passante sovra o sottopassa – e quindi «occupa» – il territorio comunale, come nei casi dei sottopassi di via Zigaraga e via Boschi. Per Aipa, Cav si inquadra come soggetto privato e va esclusa dalle esenzioni previste per Stato, Regioni, Province, Comuni e loro consorzi, mentre Cav sostiene di averne diritto riaffermando la sua natura pubblica, in quanto società per azioni ma costituita da Anas e Regione. Perciò la Concessionaria Autostradale, non ritenendo dovuta la Tosap, un anno fa aveva già ricorso in Commissione Tributaria provinciale contro gli avvisi d’accertamento inviati da Aipa per recuperare il dovuto degli anni d’imposta 2009 e 2010: in tutto di ben 30mila euro. I ricorsi però sono stati respinti e la vicenda pareva chiusa, ma Cav non si dà per vinta, non intende pagare e ha presentato un nuovo ricorso alla Commissione Tributaria di Venezia contro l’avviso di accertamento emesso a settembre per l’anno d’imposta 2011, per 10.862 euro. Stavolta però ha chiamato in causa, oltre ad Aipa, anche il Comune e la Giunta, convinta della legittimità delle pretese del suo concessionario di riscossione. (n.der.)

 

MARTELLAGO. Va avanti il progetto per realizzare le vasche di laminazione a Cappella, vicino al futuro casello del Passante al confine con Martellago. Ieri, nella sede di Anas, si è tenuto un incontro con i sindaci dei Comuni di Martellago e Scorzè, Giovanni Brunello e Giovanni Battista Mestriner, per definire i termini del progetto che sarà presentato il 15 gennaio, insieme con quello della complanarina lungo l’autostrada, che metterà in collegamento la Moglianese al casello. L’obiettivo è risolvere il problema del Desolino ed evitare le esondazioni del 2006, che provocarono un’alluvione in tutta la zona. Nella riunione di ieri, poi, sono state affrontate le questioni della bonifica bellica e delle piste ciclabili. Per quanto riguarda il primo punto, la procedura si può dire conclusa, mentre per il secondo, si andrà avanti con l’iter per realizzare in via Morosini a Martellago, via Onaro e via Ponte Nuovo in territorio scorzetano. Ancora incerta, invece, la data di avvio ufficiale dei lavori del casello a cavallo del fiume Dese.(a.rag.)

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SCORZÈ – Il grande bosco diventerà anche un’area di mitigazione idraulica. Nuovo incontro ieri alla sede Anas di Mestre sul casello di Martellago-Scorzè i cui lavori stanno entrando nel vivo, dopo l’ultimazione delle operazioni preliminari come la bonifica bellica.
A sollecitare il confronto i sindaci dei due Comuni, Giovanni Battista Mestriner e Giovanni Brunello, e il direttore del Consorzio Acque Risorgive Carlo Benduricchio, per affrontare con Anas le varie problematiche idrauliche aperte e legate non solo alla realizzazione della nuova opera, ma anche al Passante in un’area particolarmente delicata per la presenza del Dese e dei suoi affluenti. I Comuni hanno ottenuto una prima importante risposta dall’Anas. Come spiegano Mestriner e Brunello, il bosco di dieci ettari già concertato per tutelare l’abitato di Cappella, collocato tra il Dese e il Passante e tra il Dese e il Desolino, oltre a un’area di mitigazione ambientale diventerà anche un’area di mitigazione idraulica: alcuni tratti saranno realizzati più bassi rispetto al piano campagna e con argini esterni, in modo da diventare all’occorrenza le prime “vasche di contenimento” dell’acqua. L’Anas predisporrà un progetto ad hoc che sarà illustrato ai sindaci e al Consorzio entro metà gennaio, assieme a quello della “complanarina”, la bretella di collegamento parallela al Passante tra Moglianese e casello, e i progetti di alcune piste ciclabili, come quella di via Morosini, via Onaro e via Ponte Nuovo. (n.d.ros.)

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