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DOLO – La lista della candidata Peruzzo punta su scuola, ambiente e partecipazione

Per la prima volta il Movimento 5 Stelle si candida a governare Dolo. Lo fa con una formazione mediamente giovane con l’obiettivo di cambiare una situazione logora, con persone magari inesperte politicamente ma preparate e contando su una rete di esperti. Lo slogan “Impegno, onestà, competenza, concretezza, motivazione e partecipazione” riassume il programma che i 12 candidati a consiglieri e del candidato sindaco Valentina Peruzzo. La presentazione all’ex macello ha visto presenze importanti come quella del parlamentare Emanuele Cozzolino, in Commissione Affari costituzionali, e del candidato a governatore del Veneto Jacopo Berti che si è soffermato sulla cementificazione in Veneto e sulla corruzione dilagante («Hanno riempito l’album delle figurine con la faccia di arrestati)». E non è mancato all’appuntamento un sindaco grillino, il mirese Alvise Maniero che ha voluto in qualche modo portare fortuna ai colleghi.

Valentina Peruzzo ha illustrato il suo programma, che ha come punti principali scuola, ambiente, territorio e turismo ed alcune innovazioni a costo zero, come il “Question time” durante i consigli comunalì cioè il permesso ai cittadini d’intervenire, gli incontri semestrali con la cittadinanza e le riprese in streaming delle riunioni per consentire a tutti di assistervi. La lista, oltre alla candidata sindaco (30 anni, sposata, un figlio di 8 anni, gestisce un negozio di telefonia mobile), è composta da Marco Vicentini, 33 anni, Anna Begheldo, 36, Sandro Zabotto, 51, Daniele Dioli, 33, Vittorio Tomei, 33, Umberto Trevisan, 39, Matteo Rodella, 39, Dino Zago, 43, Giuseppe Resch, 52, Anna Grazia Zoia, 49, Simona Benetazzo, 43, e Manuela Torcellan, 49.

Lino Perini

 

SANITÀ

Oltre 14 milioni per il “sociale”, 565mila euro in più rispetto all’anno scorso. Ulss e Comuni uniscono le forze per finanziare i servizi destinati alle fasce deboli della popolazione.

«Niente crisi per il sociale, continueremo ad offrire servizi efficienti e di qualità», assicura l’Ulss 13 diffondendo una nota firmata dal direttore dei servizi sociali Michele Maglio: «Non è giusto che i più deboli paghino momenti di difficoltà come quelli che ci vengono imposti da questo lungo periodo di austerità, e tanto meno che si creino famiglie di serie B. I più deboli vanno aiutati».

La Conferenza dei sindaci ha approvato il Bilancio sociale 2015 dell’Ulss 13 che conta sul budget messo a disposizione dall’Ulss (6 milioni), dai 17 Comuni di Riviera e Miranese (nel complesso circa 7 milioni) e dalla Regione (un milione). Alla disabilità toccano ben 10 milioni, di cui cinque rivolti ai Centri diurni.

Poco più di un milione viene rivolto alle Comunità alloggio, quasi due al servizio di Integrazione sociale e nido. Circa 500mila euro andranno alle borse di studio del servizio di integrazione lavorativo per disabili e psichiatrici, il servizio trasporto riceve 800mila euro e i centri estivi 55mila. Per l’area della salute mentale sono previsti circa due milioni. Per i minori in difficoltà sono previsti un milione e 357mila euro, mentre all’area Immigrati toccano circa 80mila euro: in questo caso la cifra stanziata sarà soprattutto per l’attività dei mediatori linguistico-culturali.

(g.pip.)

 

Gazzettino – Expo, il Miranese e’ gia’ pronto

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29

apr

2015

MIRANO – Informazioni in più lingue e mappa dei percorsi ciclistici. I sindaci: «Lavoro d’assieme»

I sette Comuni hanno scelto il marchio “terra dei Tiepolo” e stanno per stampare una guida turistica

Una guida turistica, un’applicazione per i cellulari e, soprattutto, una ricca serie di eventi nei sette Comuni. Il Miranese presenta ufficialmente il proprio progetto turistico legato all’Expo e, per l’occasione, lancia anche il proprio marchio. L’intero comprensorio si chiamerà “Terra dei Tiepolo”, per rendere omaggio alla storica famiglia di pittori e al grande patrimonio artistico lasciato da Giambattista e dal figlio Giandomenico.

«Ci sarà anche una mostra apposita. In questo modo intendiamo identificare turisticamente quest’area, l’Expo sarà solo il punto di partenza», sostiene Roberto Gallorini, presidente delle Pro loco del Decumano. Il progetto si chiama “I colori del gusto nella Terra dei Tiepolo” ed è stato illustrato ieri mattina in Villa XXV Aprile a Mirano. Il coordinatore Giovanni Scapin punta forte sulla nuova guida del Miranese: «È una pubblicazione tascabile che permetterà di scoprire cultura, tradizioni ed eventi dei sette Comuni. Sarà accompagnata da una mappa con i percorsi cicloturistici, sarà distribuita in più lingue e visualizzabile anche tramite smartphone».

I sindaci di Mirano e Santa Maria di Sala, Maria Rosa Pavanello e Nicola Fragomeni, sottolineano il lavoro di gruppo: «La grande forza di questo progetto è quello di aver messo assieme tutto il territorio».

Lo step successivo sarà avviare un concreto legame turistico anche con la Riviera del Brenta.

Il piatto forte è quello degli eventi: si parte il 21 maggio con un appuntamento in Villa Farsetti a Santa Maria di Sala legato al Giro d’Italia, poi otto serate di una rassegna agroalimentare: il 28 maggio “Cena a dieci mani con l’asparago e il biso” a Villa Conestabile di Scorzé, il 19 giugno “Cena con i Tiepolo” in corte Errera a Mirano, il 17 luglio “A tavola in villa” a Villa Farsetti di Santa Maria di Sala, il 29 luglio ancora “Cena a dieci mani” alla Crosarona di Scorzé, il 4 settembre “I colori del cibo” al parco di Villa Simion di Spinea, il 18 settembre “A tavola in corte” alle Tre Lune di Noale, il 9 ottobre “A tavola con il Rosso di Treviso” a Cà della Nave di Martellago e infine il 19 ottobre “La zucca in Filanda” a Salzano.

Gabriele Pipia

 

Gazzettino – Mestre. Negli iper ora entra anche la crisi

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29

apr

2015

MESTRE – La città ospita 4 degli 11 centri commerciali del Veneto. Sindacati preoccupati anche per Simply e Mediaworld

All’Auchan 65 esuberi, a casa soprattutto le cassiere. Vertenza Carrefour: 52 lavoratori a rischio

CONCORRENZA SPIETATA – Un quinto dei lavoratori in meno all’Auchan di Mestre, 65 su 323, oltre al taglio già annunciato nelle scorse settimane di 52 dipendenti sui 202 in forza al Carrefour di Marcon. «Ma ci arrivano segnali pessimi di altri esuberi in arrivo anche dalla catena Simply e da Mediaworld» dicono i sindacati. La crisi è dunque arrivata anche alla grande distribuzione, mentre sempre all’Auchan sono ormai molti i negozi chiusi nella galleria commerciale, lasciando a casa decine di commesse. Del resto a Mestre e dintorni si concentrano ben quattro degli undici centri commerciali del Veneto che, proprio per strapparsi i clienti, il 1. maggio saranno quasi tutti aperti.

 

COMMERCIO IN CRISI – La direzione annuncia tagli pure in città, soprattutto tra le cassiere

Ora trema l’Auchan: 65 a casa

Il sindacato: «Brutti segnali anche nei negozi Simply e Mediaworld»

Un quinto di lavoratori in meno. Dei 1.426 esuberi annunciati dalla catena Auchan, 65 saranno a Mestre, sui 323 dipendenti che lavorano all’ipermercato di via Don Tosatto. E a farne le spese dovrebbero essere soprattutto le addette alle casse, con 25 lavoratrici mandate in mobilità perché – questa è la spiegazione dell’azienda – “con la crisi si battono meno scontrini”. «Certo, la crisi – replicano i sindacati che hanno già proclamato uno sciopero nazionale per sabato 9 maggio -, ma anche la concorrenza spietata tra supermercati che sono sorti ovunque, e a Mestre più che da qualsiasi altra parte».

«Dopo Carrefour tocca a Auchan, ma abbiamo segnali preoccupanti anche dalla catena Simply (sempre del gruppo Auchan, ndr.) e da Mediaworld – commenta Fabio Marchiori della Uiltucs -. La comunicazione degli esuberi è arrivata dopo la rottura delle trattative, giustificata per un “sostanziale calo delle vendite” anche se, di fatto, la crisi per Auchan ha colpito soprattutto i punti vendita del Meridione».

Per lunedì 4 maggio i sindacati hanno convocato un’assemblea del personale, in vista dello sciopero fissato per il 9 e dell’apertura – ormai data per scontata – di un tavolo di confronto al livello ministeriale.

«Prima di arrivare alla rottura delle trattative – riprende Marchiori – Auchan aveva chiesto il blocco della quattordicesima mensilità e un livello inferiore per tutti i dipendenti».

Richieste che, ovviamente, non potevano passare (tra l’altro, l’azienda avrebbe perfino cancellato lo sconto del 5 per cento sugli acquisti concesso ai dipendenti.

«Dopo la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale – stigmatizza il segretario nazionale della Fisascat, Ferruccio Fiorot – questo è un ulteriore colpo basso attuato da uno dei più grandi operatori della grande distribuzione commerciale che fino ad oggi non ha messo in campo politiche di rilancio. I dipendenti di Auchan coinvolti dalla procedura di licenziamento pagano a caro a prezzo la mancanza di un piano di sviluppo aziendale finalizzato a fronteggiare la crisi dei consumi».

«Questi ipermercati sono nati in un periodo in cui c’era ancora il boom dei consumi – aggiunge Fabio Marchiori -, ma ora faticano a reggere la crisi e la concorrenza anche dei supermercati più piccoli. Auchan starebbe cambiando la politica di mercato, puntando meno alle offerte speciali e più ai “prezzi bassi tutti i giorni”».

Un livellamento verso il basso per competere soprattutto con discount e hard discount. Non è un caso che la Lidl abbia appena annunciato duemila assunzioni nei prossimi due anni a livello nazionale, cercando anche laureati ma con uno stipendio medio iniziale che si aggirerebbe sui 1300 euro lordi al mese, e 700 per un part time.

Fulvio Fenzo

 

SALZANO – Edifici pubblici e scuole

MUNICIPIO – Con la nuova rete informatica appena attivata il Comune risparmierà anche sulla bolletta del telefono

SALZANO – La telefonata dal municipio alla scuola elementare? Gratuita. La chiamata dal magazzino comunale alla biblioteca? Gratuita anche quella. E lo stesso vale per le scuole medie, per la Protezione Civile e per tutti gli altri immobili comunali. L’amministrazione di Salzano ha completato un progetto triennale per mettere in rete gli edifici, ora tutto è concentrato nel Centro Elaborazione Dati comunale e il risparmio è notevole: cinquemila euro all’anno subito, 20mila a partire dal 2019. In tutto si parla di oltre 120mila euro in 10 anni.

«Per far fronte alle difficoltà di bilancio bisogna ingegnarsi e ottimizzare la spesa – dice Lucio Zamengo, assessore all’Informatizzazione -. Abbiamo realizzato una rete-dati per collegare tra loro municipio, magazzino, biblioteca e cinque plessi scolastici permettendo la condivisione di un unico accesso a internet. Le chiamate tra i vari edifici sono diventate telefonate interne e quindi gratuite. Risparmiamo perché paghiamo molte meno telefonate e perché abbiamo un unico canone telefonico e un unico canone Adsl. È come se tutti gli edifici fossero concentrati in un unico luogo. L’Unione dei Comuni del Miranese si ispirerà al modello salzanese».

L’amministrazione spenderà fino al 2019 circa 14mila euro annui come canone d’acquisto del nuovo hardware, che poi diverrà proprietà comunale.

«Abbiamo concentrato tutto in una unica linea veloce con elevati standard di sicurezza – prosegue Zamengo -. Inoltre abbiamo avuto l’opportunità di rinnovare una settantina di telefoni e altre strumentazioni. In questo modo abbiamo potuto migliore l’informatizzazione di scuole ed edifici comunali».

(g.pip.)

 

«Bisogna potenziare il trasporto ferroviario della tratta Treviso-Venezia se si vuole ridurre il traffico del Terraglio (circa 120mila automezzi al giorno). Siamo sempre in attesa che decolli la Metropolitana di superficie, che prevede, oltre al transito di un treno ogni quarto d’ora, anche la realizzazione della nuova fermata tra Marocco e via Gatta. Ai cittadini va offerta la possibilità del trasporto alternativo per una maggiore sicurezza e per contenere l’inquinamento ambientale». Parla Luigi Novello, presidente del quartiere di Marocco, a proposito dell’incontro che si è tenuto la scorsa settimana a Mogliano sulla situazione viaria tra il Terraglio, via Marocchesa e via Gatta.

Nella riunione c’erano l’assessore alla viabilità di Mogliano Giovanni Scognamiglio, i rappresentanti della municipalità di Mestre, dell’Anas, delle Generali Italia e i proprietari dell’area ex Veneland e dell’ex Postiglione. Si parla dell’eliminazione dei due semafori in via Gatta e in via Marocchesa a favore di un rondò. Il quartiere di Marocco intende però essere parte attiva della soluzione del problema.

«È sempre bene accettare -aggiunge il presidente Novello- ogni miglioria per la sicurezza stradale. Resta il fatto che i residenti del quartiere Sant’Antonio continuano a rischiare ogni volta che devono raggiungere la fermata dell’Actv di via Gatta perchè costretti a passare per il collo di bottiglia del ponte sul fiume Dese».

Un anno e mezzo fa era crollato un tratto della riva del Dese costringendo i pedoni a transitare a bordo del Terraglio in totale assenza di un percorso ciclopedonale. Finora sono state perse due occasioni per risolvere i problemi. Negli anni ’80 le Generali avevano proposto di costruire, a proprie spese, una bretella di collegamento tra la sede della compagnia di via Marocchesa e il casello autostradale di Villabona. Ma l’amministrazione moglianese dell’epoca bocciò il progetto. Ha fatto flop anche il progetto del grande rondò, opera complementare al Passante di Mestre finanziata con 5,5 milioni di euro.

Nello Duprè

 

SAN DONÀ – Il regalo dell’Asl

SAN DONÀ – I sindaci dei 20 Comuni del Veneto Orientale sono saliti in sella alla loro nuova bicicletta e hanno pedalato per un tratto di strada. Si è conclusa così la seconda parte dell’iniziativa che vede l’Asl 10 (prima del Veneto) a lanciare un progetto per il contrasto ai principali fattori di rischio, come la sedentarietà, l’errata alimentazione, il fumo, l’abuso di alcol. L’Azienda sanitaria ha acquistato quaranta biciclette da consegnare al personale, così da incentivare lo spostamento da un distretto all’altro pedalando, lasciando in parcheggio l’auto.

E ieri mattina altre 20 sono state date ai sindaci del territorio. «Il coinvolgimento dei sindaci è fondamentale nel promuovere uno stile di vita sano – commenta il dg dell’Asl 10, Carlo Bramezza – La massiccia adesione all’iniziativa dimostra che insieme alle Amministrazioni possiamo fare molto per proteggere la salute pubblica. Ringrazio tutti coloro che hanno risposto all’invito e accettato di essere i testimonial del progetto ’Guadagnare salute’.

Il direttore del Dipartimento di prevenzione, Luigi Nicolardi, ha spiegato come «Uno stile di vita corretto contribuisca, nel 50% dei casi, a prolungare la vita», raffrontando il dato con l’impatto delle cause di morte nell’Ulss 10: 35,61% per malattie cardiovascolari, 34,21% per tumori, 3,17% per diabete, 4,79% per malattie dell’apparato respiratorio. L’obiettivo è ambizioso: incidere per il 20% sugli stili di vita delle persone nei prossimi 10, 15 anni.

(F.Cib)

 

PROCLAMATO LO SCIOPERO PER SABATO 9 MAGGIO

Dopo Carrefour, trema anche Auchan. Non bastanto i circa 50 esuberi (su 200 dipendenti) annunciati nelle scorse settimane dall’ipermercato di Marcon, ora anche l’altra catena della grande distribuzione annuncia tagli imminenti in tutta Italia.

A sorpresa è partita ieri la procedura di mobilità per 1.426 persone sui circa 12mila dipendenti in tutta Italia, distribuite in maniera omogenea tra nord, sud e centro Italia (e non concentrati al sud, come inizialmente previsto). Un “atto unilaterale” per i sindacati che hanno proclamato una giornata di sciopero per il 9 maggio, con una mobilitazione che inizierà fin da subito. Restano ora 45 giorni di tempo per cercare di riavviare una trattativa, a cui si aggiungono 30 giorni tecnici per la convocazione al ministero. Ma non sarà facile trovare un punto da cui ripartire dopo la brusca rottura della trattativa.

Il gruppo francese conta 51 sedi in Italia ed aveva chiesto di procedere a deroghe al contratto nazionale in materia di demansionamento, rinuncia alla quattordicesima mensilità, oltre alla sospensione degli scatti di anzianità e del contratto integrativo.

L’Auchan di Mestre sta festeggiando proprio in questi giorni venti anni di attività e sembrava l’ipermercato in grado di reggere meglio la concorrenza con gli altri centri commerciali. Ma la crisi, evidentemente, ormai non risparmia nessuno.

 

Gazzettino – Argini a rischio, residenti allarmati

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27

apr

2015

CHIOGGIA – Quando cresce il livello, scatta l’emergenza. L’assessore: «Alveo in cattive condizioni»

Piani terra svuotati, temono che il canale Nuovissimo possa allagare le frazioni di Valli e Piovini

Il Canale Nuovissimo preoccupa fortemente le famiglie residenti nelle frazioni di Valli e Piovini. Gli argini non garantiscono più la necessaria tenuta. Ogni qual volta il corso d’acqua dolce sale di livello, scatta l’emergenza. Durante l’inverno scorso, i tecnici sono stati ripetutamente costretti a far tamponare fontanazzi e falle comparsi all’improvviso, anche nelle immediate vicinanze delle abitazioni, il cui piano di campagna è inferiore rispetto a quello del Nuovissimo, nei momenti di piena. La situazione si trascina ormai da anni. Sollecitata dai residenti, l’assessore all’Ambiente ed alle Frazioni Elena Segato ha deciso di incontrare i comitati locali che sollecitano un intervento risolutivo, prima del sopraggiungere dell’autunno.

«Le famiglie e gli agricoltori – osserva – temono che, date le evidenti, cattive condizioni in cui versa l’alveo, possa verificarsi il peggio».

Del resto, l’inondazione della vasta zona compresa fra il canale, il margine della laguna e la Romea è un fenomeno abbastanza frequente. Sta di fatto che i residenti adottano tutte le precauzioni possibili; nessuno si fida di lasciare cose importanti nei pianterreni; i pavimenti dei magazzini agricoli sono stati tutti sopraelevati, ma non basta. Nonostante le precauzioni, ogni qual volta gli argini hanno ceduto, si sono registrati danni gravissimi. Le famiglie si preoccupano anche perché, quando la campagna si inonda, le case rimangono isolate. In pratica, nel caso di bisogno, la gente può contare solamente sui mezzi della Protezione civile.

«Il Comune – conclude Elena Segato – pur non essendo direttamente responsabile degli argini, ha deciso di intervenire, dando voce alle preoccupazioni dei cittadini. Faremo di tutto affinché Genio Civile, Regione ed il Magistrato alle Acque pervengano presto ad una definizione del problema. Occorre spingersi oltre l’ordinaria manutenzione».

Roberto Perini

 

APPELLO DELL’ADICO

Orario cadenzato, depotenziamento del servizio, linee spezzettate. Dal 2013 sul tratto ferroviario Venezia-Belluno la situazione per i pendolari è diventata insostenibile. Adico, associazione difesa consumatori che può contare su migliaia di soci, dopo aver incontrato in questi giorni i rappresentanti del gruppo “Il treno dei desideri”, formato dai pendolari dell’Alto Trevigiano che vivono quotidianamente le problematiche del trasporto ferroviario sulla linea Venezia-Belluno-Calalzo, lancia un appello ai candidati alla presidenza della Regione e invita gli utenti a raccontare le proprie storie anche attraverso il sito dell’associazione (www.associazionedifesaconsumatori.it).

«Chi andrà a governare la Regione – dice Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – dovrà prendere in mano subito la situazione della mobilità ferroviaria del Veneto».

 

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