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Da domani a Mirano e a Dolo l’Asl 13 terrà stand informativi sui due reparti

I sanitari: l’85% degli arrivi sono codici bianchi e verdi, basta il medico di famiglia

MIRANO – Quante volte si è andati in Pronto soccorso e poi si è dovuto aspettare per lasciare spazio alle emergenze? Gli esperti fanno notare come spesso capiti di rivolgersi a questo servizio d’emergenza in ospedale quando basterebbe fare un colpo di telefono al medico di famiglia, alla Guardia medica o, in caso di bambini piccoli, al pediatra. E ne trarrebbero benefici tutti, anche perché negli ospedali ci si concentrerebbe di più sui pazienti con casi urgenti da affrontare.

Da domani prende il via la “Settimana nazionale del Pronto soccorso”, con i medici dell’Asl 13 che saranno in piazza a Mirano prima e a Dolo poi. L’iniziativa è promossa dalla Società italiana medicina d’emergenza-urgenza (Simeu), composta dai medici e dagli infermieri impegnati in questo reparto, in collaborazione con Cittadinanzattiva.

L’obiettivo è incontrare i cittadini per raccontare le fasi delle emergenze e ascoltare le loro richieste. Così domani dalle 8 alle 13 in piazza Martiri a Mirano, per altro giorno di mercato, e venerdì, stessa ora, davanti al Comune di Dolo, gli specialisti spiegheranno anche il corretto uso del Pronto soccorso, quando è meglio rivolgersi qualora il medico di famiglia non riuscisse a risolvere il problema.

I cittadini troveranno pure un’ambulanza attrezzata, un gazebo dove sarà proiettato un filmato e saranno distribuiti degli opuscoli educativi. Qui potranno fare tutte le domande e farsi suggerire come comportarsi in caso di necessità.

In un anno, nei reparti d’urgenza ed emergenza dei due ospedali del comprensorio, arrivano circa 80 mila persone, di cui 10 mila sono ricoverati; inoltre ci sono 50 mila consulenze ma solo 11 mila casi presentano situazioni gravi, ovvero da codice rosso o giallo. Infatti il primo è riservato a quei pazienti considerati critici, che hanno compromesso una o più funzioni vitali, mentre nel secondo si potrebbero avere dei peggioramenti. E questi, nella scala delle gerarchie, sono in testa.

Per l’Asl 13, infatti, l’85 per cento degli arrivi (80 mila) sono fatti dai cosiddetti codici bianchi e verdi, dunque non emergenze, mentre i rossi sono lo 0,81 per cento. Su questi numeri e sull’informare la gente vuole lavorare l’azienda sanitaria, per cercare di ridurre proprio queste ultime categorie. Chi è considerato più grave ha la precedenza e il codice di chi è al Pronto soccorso può cambiare durante l’attesa.

Mercoledì e giovedì saranno diffusi dei questionari nei due reparti di Pronto soccorso degli ospedali di Mirano e di Dolo.

Alessandro Ragazzo

 

Dolo

Questionario del Tribunale del malato

DOLO – In occasione della “Settimana del Pronto soccorso” i volontari dell’associazione Tribunale del malato della Riviera saranno presenti martedì e giovedì nei Pronto soccorso di Dolo e Mirano per sottoporre dei questionari ai pazienti e ai familiari.

«Il monitoraggio civico», scrive Sandra Boscolo, presidente Tribunale del malato della Riviera, «verte sulle caratteristiche strutturali e organizzative del Pronto soccorso e sull’attenzione prestata ai pazienti cosi come sui flussi di gestione e dati. Questi ultimi saranno estrapolati dai medici del Pronto soccorso. Il significato della partnership con il Tribunale del malato sottolinea che i professionisti sanitari della Società italiana della medicina dell’emergenza-urgenza sono a fianco dei pazienti nell’impegno per un sistema sanitario pubblico efficiente».

Venerdì è prevista un’altra iniziativa: «Porteremo del materiale di arredo per i bambini di Pediatria di Dolo», prosegue Sandra Boscolo, «acquistato grazie a una donazione dell’avvocato Silvia Sorrentino che ha destinato il compenso di una causa».

Giacomo Piran

 

ULSS 13 – Domani incontro a Mirano

MIRANO – «Troppi codici bianchi e codici verdi: bisogna rivolgersi al pronto soccorso solamente per quei problemi urgenti che non possono essere risolti dal medico di famiglia, dal pediatra o dalla guardia medica».

Rischio congestionamento per le sale d’attesa di Mirano e Dolo: l’Ulss 13 lancia una nuova campagna informativa portando medici e infermieri in piazza per spiegare il corretto uso del pronto soccorso.

In occasione della Settimana nazionale del Pronto soccorso ci saranno due incontri pubblici: domani dalle 8 alle 13 in piazza Martiri a Mirano e venerdì 22 sempre alla stessa ora in via Cairoli di fronte al municipio di Dolo. Saranno allestiti dei punti di incontro con un’ambulanza attrezzata, un gazebo per la proiezione di video e la distribuzione di opuscoli educativi.

Mercoledì e giovedì, inoltre, un rappresentante di “Cittadinanzattiva” diffonderà questionari nei due ospedali.

L’Ulss 13 fa sapere che in un anno nei due poli sono arrivati circa 80mila pazienti: 50mila le consulenze richieste ai reparti, 10mila i ricoveri.

Solo 11mila sono quelli con codice giallo e rosso, e le percentuali parlano chiaro: l’85% degli accessi sono codici bianchi e verdi, i codici rossi sono solamente lo 0,8 percento. Dalle statistiche emerge che il numero dei pazienti ricoverati cresce proporzionalmente all’aumentare dell’età: si va da un 13-16% di ricoveri di persone tra i 50 e i 60 anni a un 27-29% di ricoveri di persone sopra i 90 anni. I reparti di maggiore destinazione sono le Medicine e le Geriatrie, che da sole assorbono quasi il 47% di tutti i ricoveri. Capitolo consulenze: al primo posto Cardiologia con quasi cinquemila prestazioni, seguito da Ortopedia con poco più di quattromila esami e Neurologia con circa duemila.

(g.pip.)

 

DOLO – Oggi alle 10 in Villa Massari, all’ospedale di Dolo, si tiene l’incontro “L’ ospedale liberato” organizzato dall’Anpi con il Coordinamento per la salvaguardia dell’ospedale di Dolo.

A 70 anni dalla Resistenza, l’Associazione partigiani ha ritenuto opportuno ricordare la data della restituzione dell’ospedale dopo l’occupazione nazista. La storia è testimoniata da una lapide in Villa Massari.

Tre date: 21 giugno 1944, occupazione dell’ospedale da parte delle truppe naziste; 15 maggio 1945 tornano i pazienti all’ospedale liberato; 27 luglio 1946 l’Unrra (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) dona nuovi mezzi alla struttura ospedaliera.

(g.pir.)

 

sulla “settimana enigmistica”

DOLO – Alcune delle bellezze di Dolo sono le protagoniste del cruciverba “Una gita a …?” pubblicato a pagina 21 del numero 4338 de “La Settimana Enigmistica” in edicola in questi giorni. A renderlo possibile è stata Fiorenza Bordin, commerciante dolese titolare del negozio “Al Setaccio” di via Mazzini. La donna, da sempre appassionata di enigmistica e lettrice de “La Settimana”, ha colto al volo la proposta del settimanale che invita i lettori ad inviare foto della propria città.

«Sono una lettrice affezionata de La Settimana Enigmistica da anni», spiega, «quindi ho deciso, ancora due anni fa, di inviare 30 fotografie alla redazione del settimanale».

Da allora nessuna notizia. La sorpresa nei giorni scorsi: «Ho ricevuto una telefonata dalla redazione che mi anticipava che nel prossimo numero sarebbe stato pubblicato un cruciverba contenente le foto di Dolo».

Ma quali sono le bellezze di Dolo riprodotte nel cruciverba? Si parte da Villa Andreuzzi Bon sulla riva del Naviglio in centro al 27 orizzontale, per poi toccare lo Squero Monumentale in piazza Cantiere al 51 orizzontale, il Ponte dei Cavalli nella zona del Foro Boario al 21 orizzontale, il Duomo di San Rocco al 44 orizzontale fino ad arrivare alla Ruota dei Molini al 41 orizzontale. La domanda riferita a Dolo è “La meta della nostra gita (Venezia)” (49 orizzontale). Le copie del settimanale sono state esaurite in pochi giorni.

Giacomo Piran

 

dolo al voto. maria maddalena gottardo

DOLO – Maria Maddalena Gottardo, sindaco uscente di Dolo, si ricandida con la lista civica “M. Maddalena Gottardo Sindaco”. Perché si è candidata? «Mi ripresento con una squadra rinnovata all’80 per cento , libera e senza alcun vincolo partitico. Mi sento in dovere di concludere ciò che è stato messo in cantiere in questi cinque anni mediante un’intensa attività di programmazione per completare il programma di mandato 2010/2015».

Qual è la sua posizione sulle grandi opere? «Veneto City: nessuna rivisitazione e nessuna modifica dell’accordo di programma che è assolutamente garantista. Romea Commerciale: al territorio non serve, mettiamo in sicurezza l’attuale Romea. Chi vuole una nuova autostrada ha altri interessi o deve pagare debiti elettorali. Idrovia: necessaria per risolvere i problemi idrogeologici del territorio. Elettrodotto Dolo-Camin: abbiamo messo sotto scacco Terna. Pretendiamo l’interramento».

Come intende agire per la salvaguardia dell’ospedale? «Negli incontri con le strutture regionali deputate ho sempre sostenuto e preteso che l’ospedale deve essere si razionalizzato ma senza perdite. Continuerò a battermi affinché l’impegno di spesa dei 22 milioni di euro stanziati vengano tradotti nelle opere previste dal Programma già approvato dal Crite».

Quali i progetti per il lavoro e per i giovani? «Abbiamo investito sul comparto turistico, per l’intera area della Riviera. Il turismo è il nostro “oro” e l’Expo è un’occasione unica. Le collaborazioni con le scuole, associazioni di categoria, Università ed enti sovracomunali sono l’inizio di un percorso per il rilancio del territorio ed occupazionale».

Il commercio in questi ultimi mesi ha visto scomparire molti storici negozi. Quali sono le sue ricette per rivitalizzarlo? «Il tessuto commerciale del Comune sostanzialmente tiene anche se con enormi difficoltà degli operatori. Alcune realtà storiche hanno chiuso, è vero, ma altre invece sono arrivate con progetti innovativi. Occorrono progetti nuovi per il rilancio del “Centro commerciale storico”.

Qual è il ruolo di Dolo e della Riviera nell’asse Padova e Venezia e nella Città Metropolitana? «Nella Riviera il ruolo di Dolo quale promotore oltre 10 anni fa dell’Unione dei Comuni è di ingrandirla con altri Comuni per concretizzare il connotato di Città già compreso nel marchio dell’Unione».

Giacomo Piran

 

DOLO AL VOTO

DOLO «L’assessore Ballin non ha accettato di continuare a lavorare assieme, ma propone come suo tutto ciò che ha caratterizzano il mio primo mandato». A sostenerlo è Maddalena Gottardo, sindaco di Dolo, che si ricandida alle prossime elezioni comunali con la lista “M. Maddalena Gottardo Sindaco”.

Si tratta della prima schermaglia di questa campagna elettorale finora caratterizzata da toni pacati e silenziosi. La contesa vede da una parte il sindaco Gottardo e dall’altra l’attuale assessore Elisabetta Ballin, che ha deciso di candidarsi da sola con la lista “Dolo è Tua”.

«Leggo con stupore», spiega Gottardo, «il programma dettagliato della lista di Forza Italia, mascherata da civica, del candidato sindaco Ballin, residente a Pianiga. Qualche mese fa, quando offrii a Ballin di continuare a lavorare insieme anche nel prossimo mandato, mi fu risposto che il gruppo di Forza Italia di Dolo non si riconosceva in ciò che avevo fatto né tantomeno nella mia persona».

Maddalena Gottardo non ci sta e accusa. «Allora mi chiedo», prosegue il sindaco, «come mai ora Ballin propone come suo tutto ciò che ha caratterizzato il mio primo mandato? Come assessore esterno all’urbanistica avrebbe dovuto occuparsi di Pati, rotonde, viabilità, piste ciclabili, spostamento del deposito Actv, sistemazione di Foro Boario. Tutte cose che non ha fatto, dato che ci ha portato al commissariamento del Pati. Vedo, poi, che continuerà l’attività legata al piano delle acque, al patto dei sindaci, alla progettazione sulla villa di via Piave acquisita dal Demanio, ai progetti sulla sicurezza e sulla polizia locale, che competono all’Unione dei Comuni, da lei criticata. Sarò all’antica, ma mi chiedo come questa signora possa presentarsi ancora in giunta dopo aver presentato una lista contro il sindaco che quelle deleghe le ha conferito in fiducia».

Elisabetta Ballin quasi si aspettava questo attacco da parte del primo cittadino. «Prendo atto delle dichiarazioni del sindaco», precisa Ballin, «”porto molto rispetto al gruppo di cui faccio parte e per questo motivo non voglio replicare adesso. Mi riservo una eventuale replica se insieme lo riterremo opportuno».

Se queste sono le premesse gli ultimi quindici giorni di campagna elettorale si preannunciamo scoppiettanti.

Giacomo Piran

 

LE ACCUSE «Le ho affidato l’urbanistica e lei ha fallito»

DOLO – La sindaca uscente attacca la rivale, suo ex assessore «Ballin mi copia», la rabbia di Gottardo

Si infiamma il clima politico in vista delle elezioni comunali del 31 maggio. All’attuale sindaco Maddalena Gottardo non è andata giù la proposta politica della lista “Dolo è tua” e attacca in modo diretto la candidata sindaco Elisabetta Ballin, attuale assessore all’Urbanistica della Giunta da lei presieduta. L’accusa è quella di aver “copiato” il programma del sindaco, pur avendo deciso di correre contro l’attuale primo cittadino.

«Leggo con stupore il programma elettorale della lista di Forza Italia, mascherata da civica, del candidato sindaco Ballin, residente a Pianiga, referente di Forza Italia per la Riviera del Brenta – attacca la Gottardo assestando il primo colpo – Qualche mese fa, quando offrii alla Ballin di continuare a lavorare insieme, anche nel prossimo mandato, mi fu risposto che il gruppo di Forza Italia di Dolo non si riconosceva in ciò che avevo fatto e tantomeno nella mia persona. Allora mi chiedo, – prosegue la sindaca dolese – come mai ora la Ballin venda come suo tutto ciò che ha caratterizzato il mio primo mandato? Come assessore esterno, cioè imposto da logiche di partito, all’Urbanistica avrebbe dovuto occuparsi di Pati, rotonde, viabilità, piste ciclabili, spostamento del deposito Actv, sistemazione del Foro Boario, tutte cose che non ha fatto, anzi, nelle quali ha fallito, dato che ci ha portato al commissariamento del Pati».

Dopo questo giudizio sferzante, il sindaco si concentra sul programma elettorale della rivale: «E ora, leggo che “continuerà” l’attività legata al Piano delle acque, al Patto dei sindaci, alla progettazione sulla Villa di via Piave acquisita dal Demanio, ai progetti sulla sicurezza e sulla Polizia locale che competono all’Unione dei Comuni, da lei criticata. Io sarò all’antica, – conclude la Gottardo – ma mi chiedo come questa signora possa presentarsi ancora in Giunta, ricevere anche questo mese il suo compenso pagato dai cittadini di Dolo, dopo aver presentato una lista contro il sindaco che quelle deleghe le ha conferito in fiducia. Mi dicono che la politica è fatta così! Io continuo a credere che la Politica sia ben altra cosa».

Lino Perini

 

verso le elezioni. alberto polo

DOLO – Alberto Polo è il candidato sindaco della civica “Dolo Democratica” formata da esponenti del Pd, della società civile e dell’associazionismo. Perché si è candidato? «Credo che Dolo abbia perso troppo. Il suo ruolo, la sua vocazione di centro della Riviera, la competitività del suo commercio e il prezioso tessuto composto dal mondo dell’associazionismo. Sono stanco di una città rassegnata allo stato delle cose». Qual è la sua posizione sulle grandi opere? «Abbiamo sempre manifestato la nostra contrarietà, lottando contro il sindaco Gottardo, l’assessore Ballin e la Lega Nord che hanno blindato la sala consiliare con la polizia per approvare Veneto City. Abbiamo combattuto contro l’allora assessore regionale Chisso e per questo ci ha denunciati. Direi che le nostre posizioni sono chiare». Come intende agire per la salvaguardia dell’ospedale? «Dolo deve riuscire a far sentire la propria voce a livello regionale. Cinque anni fa, Lega, Forza Italia e il sindaco Gottardo hanno sostenuto che, grazie a loro, la Regione avrebbe avuto un occhio di riguardo. La divisione della maggioranza uscente in quattro diverse liste è la dimostrazione di un fallimento del quale anche il nostro ospedale paga i danni». Quali i progetti per il lavoro e per i giovani? «Abbiamo un preciso dovere: costruire opportunità di crescita. Il Comune può fare molto incentivando l’imprenditoria giovanile attraverso forme di garanzia bancaria e detassazione, rilanciando il commercio, garantendo vitalità e sicurezza». Il commercio in questi ultimi mesi ha visto scomparire molti storici negozi. Quali sono le sue ricette per rivitalizzarlo? «Dolo è la piazza dei servizi e il commercio di questo ha spesso beneficiato. Per rivitalizzare la città dobbiamo combattere il degrado, potenziare la sicurezza, prevedere sgravi fiscali e incentivazioni. E poi niente centri commerciali». Qual è il ruolo di Dolo e della Riviera nell’asse Padova-Venezia e nella Città Metropolitana? «Dolo è stata tra le prime a realizzare un’Unione di Comuni: fu un’importante intuizione che gli uscenti non hanno saputo portare avanti. Adesso Dolo dovrà guidare un processo di rilancio della Riviera perché, oltre alla messa in comune dei servizi amministrativi, maturi un’identità, anche dal punto di vista politico, che ci permetta di essere protagonisti. Se saremo forti non ci sarà Romea Commerciale, non chiuderà l’ospedale e potremo anche provare a riaprire il casello».

Giacomo Piran

 

Dolo. Maddalena Gottardo alla presentazione della lista: distretto sanitario e turismo tra le priorità

Una splendida location come il parco di villa Brusoni Scalella per la presentazione della lista che vede riproporsi il sindaco uscente Maddalena Gottardo per rigovernare Dolo per i prossimi 5 anni. «Siamo una lista apolitica perché nessuno di noi è iscritto ad un partito – evidenzia la sindaca – Dopo 5 anni di semina ora puntiamo a 5 anni di raccolto. È una lista nella quale ci si confronta e dove si condividono i vari passaggi e che ci vede stare bene insieme». Della vecchia compagine sono rimasti gli assessori Giuseppe Pasqualetto e Cecilia Canova, il consigliere Paolo Menegazzo mentre la famiglia dell’attuale vicesindaco Giuliano Zilio, comunque presente, è rappresentata dal figlio Davide. Tanti novità. «Intanto voglio ringraziare coloro con i quali ho lavorato sinora – ha ribadito Maddalena Gottardo – ma sono certa che si realizzeranno i nostri progetti che riguardano la conferma a Dolo dell’Inps, è presente in lista la funzionaria Mara Tamiazzo, il distretto sanitario, l’associazionismo che ci preme molto salvaguardare, come l’ospedale, la sicurezza ed il nostro oro che è il turismo, non a caso siamo ospiti di Paola Scalella in una delle più belle ville dela Riviera.» Una lista con un età media di 53 anni, il più giovane è Giovanni Norbiato di quasi 21 anni e che vanta un atleta di fama mondiale come Mario Spillere, cintura nera di ju-jutsu.

 

L’attrice oggi a Dolo sul set del film sul tema della ludopatia

«Regia e attori sapranno appassionare il grande pubblico»

DOLO. La splendida attrice Bianca Guaccero nella giornata di oggi, lunedì 11, sarà a Dolo sul set di “Una nobile causa”, il film che si sta girando in Riviera del Brenta.

Dopo i successi raccolti in questi mesi a Napoli come protagonista della commedia “Oggi sto da Dio”, per la regia di Sergio Assisi, in scena alla Sala Umberto dal 17 marzo fino al 10 maggio, l’attrice è attesa a Dolo per una visita sul set del film “Una nobile causa”, in lavorazione nel centro rivierasco. Bianca Guaccero arriverà con la piccola Alice per abbracciare il marito Dario Acocella, aiuto regista di Emilio Briguglio, impegnato nella regia di questa commedia drammatica dedicata alle storie di chi cade nella spirale della compulsività del gioco e prodotta da Running TV con il sostegno della Regione del Veneto – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.

«Il film affronta un tema di grande attualità e non vedo l’ora di vederlo al cinema. – ha dichiarato in anteprima l’attrice. – La regia e il cast, con nomi del calibro di Antonio Catania, Simona Marchini, Roberto Citran, Massimo Foschi, Nadia Rinaldi, Giorgio Careccia, Rossella Infanti, sapranno dare a questa commedia drammatica il ritmo giusto per appassionare il pubblico su tematiche difficili e impegnative, coinvolgendolo fortemente dall’inizio alla fine».

Lino Perini

 

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