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NOALE.

«Il nuovo tracciato della variante alla Noalese proposto dal Comune di Scorzè, non risolve i problemi di via Mestrina a Noale. Per questo la giunta di Michele Celeghin deve attivarsi in tutte le sedi per trovare una soluzione».

È il parere del capogruppo di Uniti per rinnovare di Noale, Patrizia Andreotti alla notizia che il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva di Salzano sul progetto definitivo dell’opera, da via Milano a via Boschi tutta in territorio di Scorzè.

Questa ipotesi modifica quella vecchia da via Mestrina a via Volta a Scorzè, viaggiando in parallelo a via Cornarotta, la provinciale che collega Robegano a Scorzè. Ma resta irrisolto in nodo via Mestrina, dove più volte i residenti hanno lamentato traffico, inquinamento e vibrazioni alle case.

«Se la Regione accetta il nuovo progetto», spiega Andreotti, «si assume una grande responsabilità sul piano della sicurezza. Se gli accordi hanno un valore, non è accettabile che chi li ha infranti si veda risolvere i problemi di viabilità».

(a.rag.)

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NOALE. «La Regione non ha fatto l’interesse dei cittadini». È questo il commento dell’europarlamentare Andrea Zanoni alla notizia del via libera dalla giunta di Luca Zaia all’adeguamento tecnologico della ditta Cosmo Ambiente di Noale, al confine con Salzano. Di fatto, il governo veneto ha concesso la possibilità di stoccare i rifiuti e la ditta è stata autorizzata a gestirne 21.500 tonnellate, di cui, per un massimo di 9.000 tonnellate, speciali pericolosi, facendo propri i pareri espressi dalla commissione di Valutazione d’impatto ambientale (Via). Ora la proprietà ha tempo dodici mesi per partire con i lavori, mentre la messa in esercizio provvisorio dell’impianto dovrà avvenire entro i successivi trentasei mesi dalla data di partenza del cantiere.

«Impianti come questi», spiega Zanoni che è membro della commissione Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare del Parlamento europeo, «possono mettere a rischio la salute e la qualità della vita dei residenti della zona. La Regione ha dato il via libera a una potenziale minaccia ambientale, perché il progetto si svilupperà in un’area ad alto rischio idraulico. Ho sempre sostenuto e appoggiato le battaglie dei cittadini e a gennaio ero al loro fianco per dire ancora una volta “no”. È una decisione che va contro le indicazioni dell’Europa e credo si debba lavorare per cercare soluzioni compatibili e non pericolose per la nostra salute».

Alessandro Ragazzo

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Gazzettino – Noale / Salzano. Cosmo, via libera dalla Regione

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26

apr

2013

AMBIENTE – Palazzo Balbi approva l’ampliamento dell’impianto tra Noale e Salzano

Ora l’azienda potrà trattare fino a 153 tipi di sostanze, tra cui rifiuti tossici

Via libera della Regione all’adeguamento tecnologico dell’impianto di gestione rifiuti Cosmo di via Mestrina. Che sarà operativo al massimo entro tre anni.
Una notizia temuta dai comitati ambientali di Noale e Salzano, paesi ai cui confini sorge l’impianto di stoccaggio, i quali avevano criticato con assemblee e manifestazioni il progetto. Ma la Giunta regionale ha confermato il “disco verde” recependo il parere della commissione di Valutazione di impatto ambientale. Palazzo Balbi ha dunque rilasciato “l’autorizzazione integrata”: i lavori di adeguamento dovranno iniziare entro dodici mesi, e la messa in esercizio provvisorio dell’impianto dovrà avvenire entro tre anni dalla data di avvio degli interventi. Quindi entro quattro anni il piano dovrà essere almeno in larga parte esecutivo.
Per i comitati il fatto che la Cosmo possa arrivare a trattare 153 tipi di sostanze (rifiuti generici ma anche tossici) costituirebbe una minaccia per la salute dei residenti. Non l’hanno pensata così i componenti della commissione Via (in maggioranza a nomina regionale) con le uniche eccezioni della Provincia di Venezia, che si è astenuta, e del Comune di Salzano, che si è dichiarato contrario al progetto per le possibili ripercussioni per la viabilità della zona. A far propendere verso il sì il Comune di Noale con la sua richiesta, poi accettata, di inserire un sistema automatico di controllo dei camini “24 ore su 24″, in modo da monitorare costantemente le emissioni.
Inascoltata invece da Palazzo Balbi la mozione firmata da dieci consiglieri regionali che chiedevano alla Giunta di

«mettere in atto ogni azione utile affinché l’azienda interessata valuti la possibilità di delocalizzare la sua nuova attività, per tutelare un’area ad alto rischio idraulico, salvaguardando la salute e la qualità della vita di oltre un centinaio di famiglie».

L’adeguamento dell’impianto si lega a doppio filo con la vendita dell’area dell’ex trituratore di via Mestrina da parte dell’amministrazione della città dei Tempesta, ora concessa in affitto alla Cosmo stessa. Entro maggio arriverà il bando pubblico di vendita.

Gabriele Vattolo

 

 

Noale. La giunta regionale ha rilasciato una doppia autorizzazione dopo il sì della commissione Via

NOALE – La giunta regionale ha deciso di prendere atto del parere positivo espresso dalla commissione di Valutazione d’impatto ambientale (Via) sull’adeguamento tecnologico della Cosmo Ambiente di Noale, al confine con Salzano. Tradotto: il progetto per stoccare i rifiuti si può fare. Il governo veneto di Luca Zaia ha dato il suo benestare, facendo propri i giudizi espressi dalla Via in autunno ed esprimendo un giudizio favorevole sulla compatibilità ambientale. Ora ci sarà tempo dodici mesi per partire con i lavori, mentre la messa in esercizio provvisorio dell’impianto dovrà avvenire entro i successivi trentasei mesi dalla data di partenza del cantiere. In questa fase, la ditta è autorizzata a gestire 21.500 tonnellate di rifiuti, di cui, per un massimo di 9.000 tonnellate, speciali pericolosi. A questo, cittadini e comitati si sono opposti; avevano organizzato dibattiti pubblici con esperti, sia a Noale che a Salzano, oltre a un presidio fuori dalla sede di Veneto Strade durante la riunione della Via; qui avevano incontrato il suo presidente, Silvano Vernizzi, esternando tutte le perplessità sul progetto. Perplessità e contrarietà culminate con una fiaccolata il 12 gennaio attorno al centro storico della città dei Tempesta, dove parteciparono 500 persone, tra cui esponenti della politica locale, veneta ed europea. Ma Palazzo Balbi ha deciso d’approvare il progetto e di rilasciare l’autorizzazione integrata ambientale e quella paesaggistica. La Via aveva dato un parere sull’impianto e sul progetto di allargamento. Dal primo ambito erano esclusi dal voto i Comuni di Noale e Salzano, interessati perché lo stabilimento è al confine, mentre il resto della Via si era detto favorevole, con la sola Provincia astenuta. Riguardo al progetto, stesso esito della tornata precedente, con l’aggiunta del sì di Noale, subordinato di vietare l’amianto, e il no di Salzano. Nel frattempo, la giunta comunale ha prorogato di un anno la concessione in affitto dell’area dell’ex trituratore di via Mestrina per la Cosmo Ambiente, posticipando al 30 aprile 2014 l’uso della superficie che scadeva a giorni. Il terreno, dove oggi la ditta ha un deposito per materiale inerte, dovrebbe essere messo in vendita a breve con un bando. Cosmo Ambiente pagherà un canone mensile di 1.020 euro, con l’impegno di lasciare il sito libero entro quattro mesi dall’eventuale formale richiesta da parte del Comune, «garantendo», si legge nella delibera, «che non opporrà alcun giustificativo sia tecnico che economico».

Alessandro Ragazzo

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CONTINUI DISSERVIZI – La stazione “Mira-Mirano” a Marano

In centinaia bloccati a Ponte di Brenta. Alcuni studenti hanno perso gli esami

La notizia delle sanzioni comminate dalla Regione a Trenitalia e degli sconti previsti sugli abbonamenti del prossimo autunno si è diffusa rapidamente, ma per i pendolari c’è ben poco da festeggiare: continuano infatti senza sosta i disservizi sulle linee Venezia-Padova e Bassano-Venezia, con decine e decine di utenti che quasi quotidianamente si trovano a brontolare fissando un tabellone che indica soppressioni e ritardi.
Molte lamentele sono arrivate negli ultimi giorni dalla stazione di Marano (fermata Mira-Mirano), frequentata da centinaia di pendolari della Riviera e del Miranese. Se ormai i treni in ritardo sono vissuti quasi come la normalità (e pure le soppressioni capitano spesso e volentieri), i pendolari sono andati su tutte le furie mercoledì quando il treno partito alle 9.03 da Marano in direzione Padova ha dovuto fermarsi a Ponte di Brenta per un guasto meccanico. «I vagoni erano stracolmi e c’era un sacco di passeggeri in piedi. Prima siamo stati fermi dieci minuti e ci hanno chiesto di rimanere all’interno, poi ci hanno fatto scendere tutti e attendere il treno successivo per Padova, che è passato un’ora dopo e ovviamente era pure in ritardo» sottolinea Riccardo, 26enne studente miranese di Ingegneria. «Nessuno sapeva spiegarci nulla, c’erano studenti che dovevano sostenere esami e altri che avevano colloqui di lavoro o per le tesi di laurea. Il nervosismo contro Trenitalia era alle stelle» aggiunge Alberto, 28enne biologo di Dolo. Malumori analoghi arrivano pure dalle stazioni di Ballò (fermata Dolo), Salzano e Noale. Il miranese Antonio Mezzalira è uno dei portavoce dei pendolari che lo scorso gennaio hanno inviato lettere e petizioni a Trenitalia senza ottenere alcuna risposta. «Gli sconti proposti sono una bufala, una mossa politica che ci interessa poco visto tutte le ore che ci fanno perdere – racconta riportando il pensiero di molti pendolari -. La situazione non cambia, piuttosto che sconti è meglio che facciano investimenti reali»

Gabriele Pipia

 

Gazzettino – Salzano blocca la tangenziale di Scorze’

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19

apr

2013

RICORSO AL TAR

Accolta la sospensiva

SALZANO – Il Tar accoglie la richiesta di sospensiva del Comune di Salzano sulla cosiddetta “tangenziale sud di Scorzé”. Ed ora si attende che sia fissata l’udienza.
Nel mirino finisce ancora una volta la “variante di Noale e Scorzé alla 515 Noalese, primo stralcio, secondo lotto”, ovvero la costruzione di una strada di tre chilometri che dovrà collegare Noale, Scorzé e Martellago al casello del Passante, che verrà raggiunto da una bretella che partirà da via Boschi, sulla Castellana. Un tracciato al quale si oppone appunto Salzano, che chiede l’abbandono del progetto per tornare a quello originale del 2003, che prevedeva il passaggio a nord della centrale elettrica, da via Mestrina a Noale fino a via Volta a Scorzé. L’amministrazione salzanese ha quindi presentato ricorso contro l’accordo raggiunto in Conferenza dei servizi dai rappresentanti di Noale, Martellago, Scorzé, della Provincia, di Veneto Strade e della Regione. Ora toccherà al tribunale amministrativo decidere. «Siamo gli unici che stiamo cercando una soluzione ai problemi di viabilità della zona – spiega il primo cittadino di Salzano, Alessandro Quaresimin -. Confido comunque che il Tar dia risposte definitive sulla questione. Gli altri fanno finta di non vedere». Di tutt’altra opinione il primo cittadino di Scorzé Giovanni Battista Mestriner: «Salzano continua in una logica di distruzione di ogni possibilità di accordo – ribatte il sindaco scorzetano -. Che vinca o perda, Salzano non risolverebbe i suoi problemi. Aspettiamo comunque con rispetto la decisione del Tar». (g.vat.)

 

SALZANO. Il Tar ha accolto la richiesta del Comune di Salzano sulla sospensiva per la questione della variante alla Noalese e ora si attende che sia fissata l’udienza. Dunque il sindaco Alessandro Quaresimin incassa il parere favorevole sulla questione, dopo il ricorso fatto contro la Regione, la Provincia, Veneto Strade e dei Comuni di Martellago, Noale e Scorzè sulla Conferenza dei servizi che aveva decretato il cambio del vecchio progetto. La stessa, poi, aveva deciso di trasferire i 12 milioni di euro che servivano a finanziare la strada da via Mestrina a Noale a via Cornarotta a Scorzè nel tracciato modificato da via Milano a via Boschi (Castellana), tutto in territorio di Scorzè. Per l’estate se ne dovrebbe sapere di più.

«Salzano» dice il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner «continua a non voler trovare un accordo. Che vinca o perda, non risolverebbe i suoi problemi di viabilità. Invece di fare ricorsi, lavori sulle proposte più volte avanzate». Di altro avviso il collega Quaresimin. «Mi pare» replica «che solo noi stiamo tentando di trovare una soluzione e per gli altri il problema non sussista. Ricordo che su via Mestrina ci sono già stati dei morti». (a.rag.)

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Altra tappa verso la costruzione della tangenziale sud di Scorzè. Nei giorni scorsi, nella sede di Veneto Strade, è stato firmato l’accordo di programma tra i Comuni di Scorzè, Noale e Martellago con la Regione per arrivare a realizzare la strada di circa tre chilometri da via Milano a via Boschi (Castellana), denominata “Variante di Noale e Scorzè alla 515 Noalese, primo stralcio, secondo lotto”.

Per il cantiere si useranno i 12 milioni di euro messi sul piatto dalla Regione per la vecchia soluzione, da via Mestrina a Noale a via Volta a Scorzè, ma poi dirottati su quest’ultima. E proprio su questo versante è in atto una diatriba, con il Comune di Salzano che ha presentato ricorso al Tar. Intanto, in attesa del pronunciamento, si va avanti con la nuova proposta e il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner si augura di vederla pronta per fine del 2014, quando sarà aperto il casello del Passante a cavallo del fiume Dese.

La tangenziale sud è stata progettata per avere due corsie e quattro rotatorie: su via Milano, via Boschi (questa già esistente), più via De Gasperi e via Volta (zona via Olmara). Su via Milano e via De Gaspari, il rondò avrà due corsie e un diametro interno di 50 metri, quello in via Volta, stesso diametro ma a tre corsie.

Da via Boschi, al confine con Martellago, ci sarà la strada d’innesto al casello dell’autostrada.

(a.rag.)

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NOALE – Vallotto: «Ampliamento improponibile. Si ragionerà in maniera globale sul Pat d’area»

Avanti tutta. Nonostante i no secchi dei tre Comuni coinvolti. Ieri, nella sede mestrina di Veneto Strade, è andato in scena il secondo round dell’iter per l’ampliamento del centro commerciale Emisfero in località Crosarona, struttura che sorge sul territorio di Noale, Scorzé e Trebaseleghe. Le tre amministrazioni, nella riunione precedente, avevano tutte espresso parere negativo. C’è chi difende i piccoli commercianti (Scorzé) e chi, oltre a ciò, pone questioni di viabilità e di rischio idrogeologico (Noale). Il giudizio quindi era netto: nessuna valutazione d’impatto ambientale perché l’allargamento non s’ha da fare. I componenti della commissione Via, però, la pensano diversamente e, progetto preliminare alla mano (presentato dall’immobiliare Giano srl a fine 2012), hanno votato in modo unanime affinché le carte vengano esaminate.
L’intenzione è di costruire un nuovo edificio da quasi 5mila metri quadri accanto a quello già esistente, nel territorio di Noale. L’ampliamento, però, insisterebbe anche su terreni a destinazione d’uso agricolo. E qui nasce un piccolo giallo. Nelle carte presentate dalla Giano srl, infatti, si legge che «è stato intrapreso con l’amministrazione comunale un percorso di cambiamento della destinazione d’uso dell’area». E questa frase è stata citata anche nella riunione di ieri.

«Niente di tutto ciò – dichiara l’assessore all’Urbanistica Sergio Vallotto, presente all’assemblea – non c’è alcun iter di questo tipo in corso».

Se al termine di tutto il percorso burocratico arriverà il nulla osta della Regione (questione forse di un paio d’anni), toccherà al consiglio comunale di Noale approvare quindi una variante urbanistica per permettere l’ampliamento del centro commerciale. Tutt’altro che scontata.

«Si ragionerà in maniera globale sul Piano di assetto del territorio – commenta Vallotto – ma non è plausibile né proponibile un allargamento del genere».

 

STOP – Il sindaco Celeghin contro la chiusura

SANITÀ – Il sindaco difende l’ospedale dopo l’annuncio del direttore dell’Ulss.

Pigozzo: «Bozza modificabile»

Noale. Le carte non sono ancora sul tavolo, quindi non c’è nulla di sicuro. Questa, in sintesi, l’atmosfera che si respira in municipio a Noale dopo le parole del direttore generale dell’Asl 13 Gino Gumirato, con la paventata chiusura dell’ospedale di Noale. Parole che hanno preoccupato la giunta del sindaco Michele Celeghin che ha subito chiesto lumi al direttore generale: «Si tratta solo di una supposizione di quanto prevederanno le schede regionali», chiarisce il primo cittadino. Che difende il presidio noalese: «Vi sono ancora servizi d’eccellenza, nonostante il depauperamento che subisce da oltre vent’anni con amministrazioni regionali e provinciali di tutti i colori politici. Lottiamo affinché il Pier Fortunato Calvi abbia un ruolo di ospedale territoriale con funzioni riabilitative, previsione contenuta nelle attuali schede regionali». La prospettiva, quindi, è che gli “acuti” vengano dirottati tra gli istituti di Dolo e Mirano, mentre la città dei Tempesta guarda a un polo riabilitativo, mantenendo anche i servizi attuali. «Sono convinto che Noale abbia ancora carte da giocare – commenta il consigliere regionale del Pd, Bruno Pigozzo -. Le ipotesi che circolano sono tutte bozze, quindi modificabili. Il dg Gumirato ha un obiettivo triennale di bilancio, quindi per ora sta facendo solo un discorso economico. Ma dovrà esserci un confronto con il territorio. Quella di Noale – sottolinea Pigozzo – è una struttura che ha ottime potenzialità da sfruttare. Uno tra gli obiettivi deve essere renderla ospedale di comunità. Aspettiamo le schede e vedremo. Certo, a posteriori la scelta di spostare dalla struttura la casa di riposo si è rivelata sbagliata. Spero non sia determinante per la sua chiusura».

 

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