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La soluzione adottata dai concessionari del Passante scontenta tutti I sindaci temono ingorghi nei paesi, i comitati pronti alla mobilitazione

VETREGO. Accoglienza gelida da parte dei sindaci e primavera rovente sul fronte della protesta. Il termometro del dissenso segna il massimo e il minimo insieme: la proposta di Cav, Concessioni autostradali venete, viene bocciata su tutta la linea.

Non solo non piace, ma addirittura inquieta la soluzione di introdurre il criterio di pendolarità per agevolare i residenti rispetto all’aumento delle tariffe sulla tratta Padova-Venezia. A un lavoratore miranese che effettua il tragitto tutti i giorni, un passaggio al casello di Vetrego verrà a costare 1,5 euro, il doppio di adesso.

Il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello si dice preoccupata: «Per i pendolari è comunque un aumento considerevole, non vorrei che parte del traffico autostradale si riversasse sulla viabilità ordinaria. Nel piano di Cav non ci sono garanzie su questo aspetto, ho già invitato la società a valutare un’ulteriore agevolazione».

Se Mirano protesta, Spinea insorge: il sindaco Silvano Checchin teme lo spostamento del tornello da Vetrego a Crea. «Chiediamo a Cav di valutare bene le decisioni prese», dice Checchin, «introdurre il criterio di pendolarità significa uniformare le tariffe ai caselli di Spinea e Vetrego, ma se per i non pendolari a Vetrego arriverà l’aumento, sceglieranno tutti di entrare a Spinea. Quando si ragiona sui caselli bisogna farlo secondo la logica dei trasporti e in ottica di sistema, non si può lasciare alla gente la scelta sulla base alla convenienza tariffaria».

Senza appello infine la bocciatura dei comitati. Se quelli di Vetrego si sono dati appuntamento ieri sera per decidere quali azioni intraprendere, ma sulla carta hanno già avvertito la questura che la prossima sarà una settimana di proteste,

anche Opzione Zero, che aveva già manifestato al casello di Vetrego chiedendo un pedaggio di un euro al massimo, torna sulle barricate: «Lo sconto di un euro rispetto all’aumento prospettato a 2,70 è ridicolo», spiegano i portavoce Rebecca Rovoletto e Lisa Causin, «Cav vuole applicare a giugno un pedaggio come se la barriera fosse a Roncoduro, senza però avere i benefici della riapertura del casello di Dolo, la liberalizzazione della tratta Dolo-Mestre e l’eliminazione dei caselli di Vetrego, Oriago e Villabona. La soluzione prospettata è l’ennesima presa in giro: comporterà un aumento del traffico sulla viabilità locale, fino a che la Regione non dichiarerà una nuova emergenza traffico per giustificare nuove strade». Opzione Zero annuncia insomma una primavera infuocata e conferma l’intenzione di organizzare iniziative per contrastare i rincari.

Filippo De Gasperi

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COMUNICATO STAMPA

Pedaggi Mestre-Padova. Un circolo vizioso.

Alla conferenza dei sindaci di ieri a Vigonovo, i vertici di CAV hanno comunicato la loro soluzione al problema del “tornello”: uniformare a 2,70 euro le tratte Mestre-Padova e Dolo/Mirano – Padova. Ridicolo poi lo sconto di un euro (che porterebbe il pedaggio a 1,70 euro) che sarebbe applicato solo se sussistono tre condizioni: che i pendolari siano dotati di telepass, che risultino residenti in determinati comuni (Mirano, Mira e Dolo etc) e che facciano durante un mese almeno 10 viaggi di andata e ritorno verso Padova.

CAV applicherebbe quindi a giugno un pedaggio come se la barriera fosse a Roncoduro senza però avere i benefici della riapertura del casello di Dolo e della maggiore accessibilità di un una tangenziale liberalizzando la tratta Dolo-Mestre ed eliminando i caselli di Vetrego, Oriago e Villabona. CAV continua ad essere inadempiente sull’arretramento della barriera e a non prendere impegni sulla riapertura del casello di Dolo.

Inacettabile la scusa di CAV, secondo cui i suoi profitti milionari sarebbero inesistenti a causa del project financing stipulato per la costruzione del Passante che avrebbe prodotto un debito di un miliardo di euro da ripagare nei prossimi decenni, che dimostra in modo lampante quello che i comitati sostengono da anni: questo sistema non si regge economicamente e produce debiti che vengono sistematicamente scaricati sui cittadini.

Il comitato Opzione Zero, presente all’incontro, ritiene questa soluzione una ennesima presa per i fondelli. Di sicuro comporterà un aumento del traffico sulla viabilità locale, causata anche dal depotenziamento del trasporto pubblico attuato dalla Regione Veneto in questi anni. E cosa farà allora la Regione? Dichiarerà una nuova emergenza traffico per giustificare nuove strade? Applicherà pedaggi sulla viabilità ordinaria? Come pensa di uscire da questo circolo vizioso che sta esasperando tutti?

In un momento in cui le indagini della Guardia di Finanza stanno coinvolgendo tutte le società che gravitano intorno alla Regione per “associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale”, riteniamo vergognoso e irresponsabile che si continuino a drenare soldi dalle tasche dei cittadini.

La primavera si preannuncia quindi infuocata e Opzione Zero si prepara a mettere in cantiere iniziative per contrastare questi rincari ingiustificabili.

 

La Cav ha illustrato ai sindaci la nuova politica tariffaria dei pedaggi autostradali

Un euro e mezzo alle barriere di Mirano-Dolo e Spinea, il doppio dell’attuale

VETREGO. Pedaggi uguali a Mirano-Dolo e Spinea e criterio di pendolarità per agevolare chi effettua tutti i giorni la tratta Mirano-Padova ed evitargli così il salasso. Passa per questa proposta la soluzione di Cav, Concessioni autostradali venete, al tornello di Vetrego.

Aumenti sicuri per i pendolari e tempi ancora lunghi per i vetreghesi: non soddisfa nessuno l’esito della riunione della conferenza dei sindaci di Miranese e Riviera che ieri sera, a Vigonovo, ha avuto ospiti il presidente di Cav Tiziano Bembo e l’amministratore delegato Eutimio Mucilli.

Ad accoglierli anche una ventina di pensionati e casalinghe della frazione di Mirano con lo striscione “Vetrego basta tornello”. La linea di Cav insomma è quella ipotizzata più volte in questi mesi: tariffa similare tra i due caselli vicini, intorno a 1,5 euro, quasi il doppio dell’attuale (oggi è 0,80 cent), ma meno rispetto all’aumento per l’intera tratta Padova est-Villabona (2,70 euro). Secondo quanto esposto ieri ai sindaci Cav propone di introdurre il cosiddetto “criterio di pendolarità” per Mirano e i comuni limitrofi: chi farà un numero minimo di accessi mensili alla barriera (si parla di almeno 20, 10 in entrata e 10 in uscita) avrà diritto alle agevolazioni, altrimenti pagherà la tariffa intera. Un contatore stabilirà il numero di accessi al casello, in modo da indicare chi realmente è pendolare e ha perciò diritto allo sconto. Ora Cav trasmetterà la sua proposta al Ministero, ma i tempi non sono brevi: si parla addirittura di giugno. Il comitato pensionati e casalinghe di Vetrego, che ha condotto la protesta nei mesi scorsi, è dunque determinato a dare battaglia. Ha già informato la questura che la settimana prossima, ogni giorno e per cinque giorni (da lunedì a venerdì), presidierà per un’ora la rotatoria dove si forma il quotidiano tornello, senza bloccarla (non c’è l’autorizzazione per farlo), ma rallentando il traffico ogni sera, dalle 17.30 alle 18.30, che è orario di punta e dunque con inevitabili disagi. I vetreghesi sfileranno dalla rotatoria al distributore Agip e viceversa, con un picchetto mobile per dire basta ai disagi e all’inquinamento. La forma di protesta però verrà ratificata solamente questa sera, nella nuova riunione di tutto il paese convocata alle 20.30 in patronato. Salvo sorprese servirà anche a far nascere il nuovo supercomitato di Vetrego che sostituirà quello dei pensionati e casalinghe di Giuseppe Vesco.

Filippo De Gaspari

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L’ha comunicato ieri Cav alla Conferenza dei Sindaci tenuta a Vigonovo

Beneficiario dello sconto chi “garantirà” almeno 20 accessi mensili in autostrada

LA NOVITÀ – Ma c’è anche chi pagherà il doppio

Chi compie la tratta Mirano-Padova est per cinque volte alla settimana per undici mesi pagherà 726 euro invece che gli attuali 387.

I pendolari di Miranese e Riviera pagheranno 1.50 euro per il tratto autostradale Mirano-Padova est, lo stesso pedaggio applicato attualmente per chi prende il Passante a Spinea per uscire a Padova. L’indiscrezione arriva da Vigonovo, dove ieri pomeriggio i vertici della società autostradale Cav hanno incontrato i sindaci del comprensorio in una conferenza convocata per illustrare il nuovo piano tariffario. Il progetto prevede l’uniformazione delle tariffe della Mestre-Padova e della Mirano-Padova: il pedaggio standard sarà di 2.70 euro per entrambe le tratte, mentre ora il primo è di 3.20 euro e il secondo è di 80 centesimi. Per i pendolari di Miranese e Riviera è previsto uno sconto di 1.20 euro che sarà calcolato automaticamente dal telepass: il criterio di pendolarità dovrebbe essere applicato per tutti i residenti che faranno almeno 20 accessi mensili in autostrada (anche semplicemente 10 andate e 10 ritorni). Ma i pendolari non possono gioire troppo: chi compie la tratta Mirano-Padova est per cinque volte alla settimana per undici mesi pagherà 726 euro invece che gli attuali 387. I Comuni coinvolti saranno sicuramente Mirano, Mira, Dolo, Pianiga, Santa Maria di Sala ma probabilmente pure altri: se ne saprà di più nei prossimi giorni.
A Vigonovo sono intervenuti sia il presidente di Cav Tiziano Bembo che l’amministratore delegato Eutimio Mucilli, dettagli ulteriori saranno illustrati nel corso di successive riunioni. La conferenza è stata accompagnata da oltre una ventina di residenti di Vetrego e da un numero analogo di cittadini della Riviera, che si sono riuniti all’esterno del Municipio. A Vetrego chiedono con insistenza che venga risolto una volta per tutte il problema degli ingorghi alla rotonda del casello, dove attualmente i pendolari della Mestre-Padova escono e rientrano per godere del tratto gratuito sulla Mestre-Mirano: l’uniformazione delle due tratte renderà inutile questa manovra. I vetreghesi si preparano a partecipare in massa ad una riunione questa sera in patronato per stabilire se la scelta di Cav è soddisfacente o se da lunedì scatterà il blocco della rotonda per protesta. Il nuovo piano tariffario dovrà essere approvato dal Ministero e potrebbe entrare in vigore nel mese di maggio.

 

Gazzettino – Casello, pronto il progetto CAV

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5

mar

2013

I nuovi pedaggi presentati oggi ai sindaci

La questione delle nuove tariffe sarà presentata oggi alla conferenza dei sindaci in programma a Vigonovo. Previsto un presidio pacifico del comitato che protesta contro il casello.

VETREGO – Oggi a Vigonovo il confronto tra Cav e sindaci di Miranese e Riviera

Casello, la sfida dei residenti

Presidio del comitato: «Senza risposte, lunedì scatterà il blocco della rotonda»

LA PROTESTA – Residenti esasperati «Adesso basta»

VIGONOVO – Il progetto stilato da Cav è pronto: per applicare le nuove tariffe autostradali bisognerà attendere il via libera del ministero, ma intanto il presidente Tiziano Bembo illustrerà le decisioni della società autostradale ai sindaci di Miranese e Riviera. L’appuntamento è per stasera, alle 17.30, in municipio a Vigonovo dove è in programma la Conferenza dei sindaci della Riviera, cui sono stati invitati pure tutti i primi cittadini del Miranese perché si discuterà proprio dei nuovi pedaggi. La settimana scorsa Bembo ha confermato la sua presenza.
Il comitato «Pensionati e casalinghe» di Vetrego ha invece distribuito un volantino a tutte le famiglie dando appuntamento per le 16 nel centro della frazione: l’obiettivo è partire tutti assieme per Vigonovo. «Sarà un presidio assolutamente pacifico, solo per dimostrare che siamo presenti e attenti alla questione», spiegano i promotori. La gente chiede consistenti riduzioni tariffarie, ma a Vetrego la protesta monta anche per un altro motivo: i residenti dichiarano di non poterne più degli ingorghi attorno al casello creati dai pendolari della Mestre-Padova che da anni escono e rientrano per godere del pedaggio gratuito Mestre-Mirano.
L’iniziativa di oggi è solo il primo passo, quello successivo sarà il blocco della rotonda d’immissione al casello. Se oggi non arriveranno buone notizie, annunciano a Vetrego, la mobilitazione scatterà lunedì prossimo e proseguirà ogni giorno fino a venerdì, sempre alle 17.30. La Questura è già stata informata in via preventiva, ma ora si attendono notizie da Vigonovo: la decisione definitiva sarà presa domani sera a Vetrego in una riunione in patronato aperta a tutti i residenti.
Cav avrebbe deciso di uniformare le tariffe delle tratta Mestre-Padova e Mirano-Padova: la prima scenderebbe dagli attuali 3.20 euro a circa 2.60 euro, la seconda passerebbe dagli attuali 80 cent a 2.60 euro. Parallelamente il presidente Bembo e l’amministratore delegato Eutimio Mucilli hanno studiato un piano di tariffe agevolate per i residenti, che dotandosi di un telepass pagherebbero circa un euro in meno. I sindaci attendono risposte concrete. (G.Pip)

 

Le riduzioni tariffarie promesse da Cav sul pedaggio autostradale scatenano i comitati

«Lo sconto non ci basta»

Opzione Zero: «Rivierasca e Noalese rischiano in prospettiva il collasso»

NUOVE POLEMICHE – Continua la battaglia dei comitati per i pedaggi autostradali

«Le riduzioni tariffarie promesse da Cav? Un piccolo passo avanti, ma noi non ci accontentiamo e non resteremo certo a guardare».

Il Comitato «Opzione Zero», uno dei più attivi della Riviera per quanto riguarda le tematiche ambientali e legate alla viabilità, prende posizione in vista delle modifiche al pedaggio delle tratte autostradali Mestre-Padova e Mirano-Padova, previste per la primavera.

«Continueremo a fare pressione ai Comuni e attendiamo con grande interesse la Conferenza dei sindaci in programma martedì a Vigonovo»

spiega Mattia Donadel, consigliere comunale di «Mira Fuori dal Comune» e anima del comitato. La questione ormai è nota: la società autostradale Cav ha delineato un progetto, da presentare al Ministero, che prevede l’uniformazione del pedaggio sulle due tratte: Mestre-Padova e Mirano-Padova costerebbero entrambe 2.50 o 2.60 euro. Una buona notizia per i mestrini che attualmente per andare a Padova Est pagano 3.20 euro, una stangata per i pendolari di Miranese e Riviera che attualmente pagano 80 cent. Cav ha però pianificato un sistema di sconti per i residenti dei Comuni interessati, che pagherebbero circa un euro in meno, quindi 1.50 o 1.60. La reazione della gente non si è fatta attendere. Consensi e ringraziamenti? Nemmeno per sogno.

«Anche con lo sconto si arriverebbe comunque a pagare il doppio rispetto ad ora. Un aumento del cento per cento non è assolutamente accettabile visto che stiamo parlando di una società che ogni anno produce milioni di utili – prosegue Donadel -, è sbagliato scaricare nuovi costi sui cittadini in un periodo di crisi».

Per ora il piano tariffario di Cav si basa solo sulle indiscrezioni che filtrano e non trova conferme su documenti pubblici ufficiali, ma martedì a Vigonovo il presidente Bembo sarà chiamato ad illustrare le possibili novità. Il Comitato Opzione Zero continua a spingere per l’arretramento della barriera a Dolo-Roncoduro («Quell’accordo va rispettato» tuona Donadel) e intanto si inizia già a parlare delle possibili conseguenze del raddoppio delle tariffe autostradali. Per risparmiare molti residenti si dichiarano pronti a riversarsi sulle arterie interne come la Riviera e la Noalese. Strade gratuite, ma a rischio paralisi.

Gabriele Pipia

 

DURE REAZIONI – Vetrego pronta a manifestare alla Conferenza dei sindaci

Il comitato «Pensionati e Casalinghe» chiama a raccolta tutti i residenti: l’obbiettivo è quello di mobilitarsi in maniera compatta e andare tutti assieme a Vigonovo martedì pomeriggio, quando alle 17.30 inizierà la Conferenza dei sindaci con il tema del pedaggio autostradale all’ordine del giorno. «Per dimostrare che la questione è davvero sentita e noi non staremo fermi» annunciano i promotori dell’iniziativa. Il volantino è stato preparato nella giornata di ieri e sarà distribuito a tutti i vetreghesi. Nella frazione miranese il problema più sentito non è quello del pedaggio autostradale bensì quello degli ingorghi nella rotonda di immissione al casello. Il traffico va quotidianamente in tilt e i residenti non ne possono più: nei giorni scorsi è spuntato nella rotonda il primo striscione di protesta, l’obbiettivo per le prossime settimane è quello di tappezzare tutta l’area di cartelloni simili. Il comitato una settimana fa ha scritto alla società autostradale per illustrare i disagi della frazione ma non ha ancora ottenuto risposta. Mercoledì alle ore 20.30 i residenti di Vetrego si riuniranno in patronato per fondare un nuovo grande comitato e decidere quali azioni di protesta intraprendere per contrastare i problemi del casello: resta in auge la minaccia di bloccare la rotonda, in settimana se ne saprà di più. (g.pip.)

 

L’autostrada aumenta i prezzi, ma fa lo sconto ai residenti. Per risolvere gli ingorghi al casello di Dolo, dove i pendolari della tratta Mestre-Padova escono e rientrano per godere del pedaggio gratuito tra Mestre e Dolo, la Cav ha deciso che Mestre-Padova e Mirano-Padova avranno lo stesso prezzo. Ma non per i residenti: avranno lo sconto.

AUTOSTRADA La proposta di Cav al ministero

Pedaggio scontato per i residenti nella zona del casello Dolo-Mirano

AUTOSTRADA Cav starebbe pensando di estendere la riduzione non solo ai pendolari diretti a Padova

Per ora si parla di Dolo, Mirano, Mira e Pianiga, attraverso un telepass

L’aumento del pedaggio sulla tratta Mirano-Padova ci sarà, le riduzioni per i pendolari pure. Tutto confermato sul fronte delle tariffe autostradali, ma sembra spuntare un’importante novità: Cav starebbe pensando di allargare le riduzioni a tutti i residenti dei Comuni interessati, e non solo ai pendolari.
Per ora si parla sicuramente di Mirano, Dolo, Mira e Pianiga, mentre per gli altri se ne saprà di più nei prossimi giorni. Martedì alle 17.30 il municipio di Vigonovo ospiterà la Conferenza dei sindaci della Riviera, a cui sono stati invitati pure tutti i primi cittadini del Miranese. Il tema caldo all’ordine del giorno sarà proprio la politica tariffaria che la società autostradale Cav intende intraprendere, con il presidente Tiziano Bembo che ha già confermato la propria presenza. «La società ha predisposto un progetto che recepisce per alcune categorie di utenti delle agevolazioni tariffarie – si legge nella lettera scritta martedì dallo stesso Bembo a tutti i sindaci -. Il piano sarà sottoposto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e solamente dopo l’approvazione si potrà procedere con l’attuazione della nuova politica tariffaria».
È probabile dunque che l’applicazione del nuovo pedaggio slitti almeno ad aprile. La questione è nota: per risolvere il nodo degli ingorghi al casello di Mirano-Dolo (dove i pendolari della tratta Mestre-Padova escono e rientrano per godere del pedaggio gratuito tra Mestre e Mirano), Cav ha deciso di uniformare le due tariffe. Mestre-Padova e Mirano-Padova costeranno dunque lo stesso, si parla di 2,50 o 2,60 euro: sorridono i pendolari mestrini, che attualmente pagano 3,20 euro per andare a Padova Est, mentre serpeggia già il malumore per chi attualmente compie il tragitto Mirano-Padova pagando 80 cent. Secondo le indiscrezioni che filtrano dalla sede di Cav, lo sconto sarà di circa un euro e si parla di estenderlo a tutti i residenti, non solo ai pendolari come previsto inizialmente. I cittadini di alcuni comuni della Riviera e di Mirano pagherebbero dunque un euro in meno (1,50 o 1,60 euro di pedaggio per Padova est), meno rispetto agli altri ma comunque il doppio rispetto ad ora. Martedì il piano dettagliato potrebbe essere presentato alla Conferenza dei sindaci, e Cav ha già fatto sapere che una condizione indispensabile per godere delle tariffe agevolate sarà l’utilizzo di un telepass.

 

A fronte di una sempre crescente pressione e richiesta di pronunciamento e risoluzione, il governo regionale si preoccupa più delle poltrone romane che dei cittadini a cui deve una risposta da mesi. Cav e Regione approfittano della campagna elettorale per continuare a tergiversare ed eludere la questione, consapevoli che la soluzione che vogliono attuare è completamente inaccettabile per i cittadini e potrebbe condizionarne il voto.

 

GAZZETTINO 11 FEBBRAIO 2013

STANGATA IN AUTOSTRADA POST – ELEZIONI

TARIFFA – Manca ancora l’accordo sullo sconto pendolari. Il Comitato di Vetrego minaccia il blocco della rotonda

MIRANO – Tutto come previsto: la «stangata» probabilmente arriverà, ma solamente dopo le elezioni. Le nuove tariffe autostradali, decise da Cav con il benestare della giunta regionale, saranno applicate da fine marzo e in ogni caso dopo la tornata elettorale del 24-25 febbraio. Una tempistica che eviterebbe polemiche e cali di consensi proprio alla vigilia del voto. Il piano è noto: per risolvere il nodo degli ingorghi al casello di Mirano-Dolo (dove i pendolari della tratta Mestre-Padova escono e rientrano per godere del pedaggio gratuito tra Mestre e Mirano), Cav punta ad uniformare le due tariffe. Mestre-Padova e Mirano-Padova costeranno dunque lo stesso, si parla di 2.50 euro: una buona notizia per i pendolari mestrini (che attualmente pagano 3.20 per andare a Padova Est), una stangata per chi attualmente per la tratta Mirano-Padova paga 80 cent. Il malumore è già nell’aria e, prevedendo forti contestazioni, Cav e Regione stanno studiando sconti ad hoc per i pendolari, che utilizzando il telepass pagherebbero circa un euro in meno. Il piano sembrerebbe pronto, ma di ufficiale non c’è ancora nulla. «Stiamo lavorando» si è limitato a dichiarare l’assessore regionale Renato Chisso. E i cittadini aspettano.
Il Comune di Mirano si attendeva una risposta nel mese di gennaio. I sindaci di Mirano e Mira si dichiarano disponibili a un vertice congiunto con dirigenti Cav e sindaco di Dolo. «La nostra posizione non cambia, attendiamo risposte: speriamo che Cav stia lavorando per istituire tariffe accessibili ai cittadini» commenta il sindaco di Mirano, Pavanello.
Ma la protesta è dietro l’angolo: «Avevamo detto che se il problema degli ingorghi al tornello non fosse stato risolto entro il 1. Marzo ci saremmo fatti sentire – fa sapere il comitato “Pensionati e Casalinghe” di Vetrego – lo confermiamo: arriveremo al blocco della rotonda dell’autostrada».

Gabriele Pipia

 

TARIFFA – Manca ancora l’accordo sullo sconto pendolari. Il Comitato di Vetrego minaccia il blocco della rotonda

MIRANO – Tutto come previsto: la «stangata» probabilmente arriverà, ma solamente dopo le elezioni. Le nuove tariffe autostradali, decise da Cav con il benestare della giunta regionale, saranno applicate da fine marzo e in ogni caso dopo la tornata elettorale del 24-25 febbraio. Una tempistica che eviterebbe polemiche e cali di consensi proprio alla vigilia del voto. Il piano è noto: per risolvere il nodo degli ingorghi al casello di Mirano-Dolo (dove i pendolari della tratta Mestre-Padova escono e rientrano per godere del pedaggio gratuito tra Mestre e Mirano), Cav punta ad uniformare le due tariffe. Mestre-Padova e Mirano-Padova costeranno dunque lo stesso, si parla di 2.50 euro: una buona notizia per i pendolari mestrini (che attualmente pagano 3.20 per andare a Padova Est), una stangata per chi attualmente per la tratta Mirano-Padova paga 80 cent. Il malumore è già nell’aria e, prevedendo forti contestazioni, Cav e Regione stanno studiando sconti ad hoc per i pendolari, che utilizzando il telepass pagherebbero circa un euro in meno. Il piano sembrerebbe pronto, ma di ufficiale non c’è ancora nulla. «Stiamo lavorando» si è limitato a dichiarare l’assessore regionale Renato Chisso. E i cittadini aspettano.
Il Comune di Mirano si attendeva una risposta nel mese di gennaio. I sindaci di Mirano e Mira si dichiarano disponibili a un vertice congiunto con dirigenti Cav e sindaco di Dolo. «La nostra posizione non cambia, attendiamo risposte: speriamo che Cav stia lavorando per istituire tariffe accessibili ai cittadini» commenta il sindaco di Mirano, Pavanello.
Ma la protesta è dietro l’angolo: «Avevamo detto che se il problema degli ingorghi al tornello non fosse stato risolto entro il 1. Marzo ci saremmo fatti sentire – fa sapere il comitato “Pensionati e Casalinghe” di Vetrego – lo confermiamo: arriveremo al blocco della rotonda dell’autostrada».

Gabriele Pipia

 

La tessera sarà distribuita ai residenti maggiorenni per agevolare i negozi locali I pendolari della A4 puntano a farla riconoscere dalla Cav. Ok di Confcommercio

MIRANO. Sconti nei negozi per soli miranesi: a marzo torna la Privilege Card e torna con importanti novità. Mirano le prova tutte per rilanciare il piccolo commercio locale: la concorrenza alla grande distribuzione si fa anche agevolando gli acquisti sotto casa. Superati i dubbi legati alla privacy che avevano strozzato l’esperimento un paio di anni fa.

La Privilege card in realtà non era mai andata in soffitta, scaduta naturalmente lo scorso 31 dicembre. Adesso Giorgio Pesce, presidente dell’associazione Al Pozzo, la rilancia in grande stile, forte anche del pronunciamento del garante della privacy che ha riabilitato il progetto e allargandola ai servizi, fino a puntare diritto alla Cav, Concessioni autostradali venete. «Questa tessera può essere davvero la soluzione per introdurre agevolazioni ai miranesi contro gli aumenti autostradali» afferma il patron. Ma la card sarà soprattutto un incentivo ad acquistare prodotti in città. Sarà data solo ai miranesi maggiorenni: esibita alla cassa dei negozi aderenti al circuito darà diritto ad agevolazioni come sconti, promozioni, offerte. A deciderlo saranno gli stessi commercianti che potranno riconoscere così i clienti miranesi e dare loro un trattamento di riguardo. Già 130 i negozianti aderenti, ma Pesce non nasconde l’ambizione di agganciare tutti o quasi i commercianti miranesi. La vera novità di quest’anno saranno però i servizi. La Privilege card potrà essere utilizzata, ad esempio, per connettersi alla rete wireless di internet, per reperire informazioni sulla città e sui suoi servizi o per accedere alla modulistica comunale anche a uffici chiusi: a questo scopo i promotori, con Maurizio Foffano di Tecnosoft, stanno pensando a dei totem informativi digitali da dislocare in città, una sorta di sportello automatico sempre disponibile all’utenza.

La vera sfida è però con la Cav:

«Abbiamo segnalato questa opportunità già a luglio», spiega Pesce, «il sistema per le agevolazioni tariffarie ai miranesi è bello e pronto: basterebbe recarsi a un Punto Blu e abilitare la propria card personale, che riconosce il possessore attraverso un codice Pin unico. Non servono telepass o altro».

«Spingiamo perché la scelta ricada sulla card», spiega l’assessore Cristian Zara, «il telepass serve solo per arricchire le banche»,

mentre la vicesindaco Annamaria Tomaello ricorda l’aiuto a favore degli operatori: «

Si tratta di un altro servizio per agevolare i nostri negozianti e i cittadini e fare di Mirano un centro commerciale naturale».

Anche Confcommercio plaude all’iniziativa:

«Servirà a fidelizzare ancor più la clientela ai negozi sotto casa»,

afferma Ennio Gallo.

Filippo De Gaspari

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