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Gazzettino – Treni. I pendolari ci sono, la Regione no.

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2

feb

2014

CORNUDA – In arrivo un documento di denuncia firmato da sindaci, associazioni e parlamentari

L’assessore Chisso e Trenitalia grandi assenti all’incontro sulle difficoltà della Padova-Calalzo

Grande amarezza tra gli organizzatori dell’incontro indetto dal Comune di Cornuda per fare il punto sull’inefficienza della tratta Padova-Calalzo, con ripercussioni anche su Feltre, Vicenza e Castelfranco: mancavano infatti gli interlocutori che pure erano stati invitati, l’assessore regionale Chisso e i vertici di Trenitalia.

C’erano tutti invece i sindaci del montebellunese, della castellana e del bellunese con il consigliere Dal Bianco in testa, i rappresentanti dei pendolari, le senatrici Laura Puppato e Raffaella Bellot e il parlamentare Marco Marcolin.

«Non è la prima volta -ha ribadito il sindaco di Cornuda, Claudio Sartor- che la nostra amministrazione comunale si trova a discutere con Trenitalia, con gli assessorati regionali e provinciali. Eccezion fatta per Michele Noal, assessore provinciale, non abbiamo mai avuto risposta». «Addirittura -ha sottolineato lo stesso Michele Noal- Trenitalia ha rimarcato che parla soltanto con chi paga, cioè con la Regione, come se i pendolari non pagassero a sufficienza per tutti i disservizi che la tratta ci offre». «Siamo tra le linee ferroviarie peggiori della penisola -ha aggiunto Sartor- e questo per noi non è un vanto anche perché siamo in lizza per organizzare le Olimpiadi invernali a Cortina. Con i “servizi” che mettiamo a disposizione non so proprio come potremmo essere competitivi».

«La nostra è una linea ferroviaria primitiva, assolutamente insufficiente, disastrata sotto tutti i punti di vista -ha sottolineato Marco Marcolin- con infrastrutture che non sono state mai migliorate, con passaggi a livello a rischio, con abbonamenti che aumentano a dismisura e che vanno a intaccare i bilanci familiari di moltissime famiglie. Il percorso cadenzato va migliorato per garantire i giusti servizi».

Le senatrici Puppato e Bellot presenteranno interrogazioni in parlamento per chiedere stanziamenti per migliorare la linea. «Ora redigeremo un documento -conclude Claudio Sartor- che raccolga tutte le istanze emerse: il ruolo di tramite con la Regione sarà svolto dalla Provincia che adotterà il documento. A Cornuda successivamente verrà convocata una commissione provinciale trasporti. Una volta fatto il documento chiederemo un incontro con l’assessore Chisso, vedremo se ci riceverà».

Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo vertice organizzato dal Comune di Montebelluna: la protesta non si esaurisce e con essa neppure la volontà di tutti, sindaci, associazioni e parlamentari di risolvere la questione.

 

Treni in sciopero

NON SONO RIUSCITO A TORNARE A CASA

Volevo informarvi che il 19 gennaio scorso ho tentato inutilmente di prendere un qualsiasi treno da San Bonifacio per Venezia Santa Lucia e che non ci sono riuscito a causa di uno sciopero terminato alle ore 21. Vi comunico inoltre che il treno 2729 è stato soppresso alle ore 22.37, un minuto prima cioè dell’arrivo previsto a San Bonifacio e un’ora e trentasette minuti dopo la fine dello sciopero. Questo fatto – unitamente ai ritardi che senza la minima interruzione si sono verificati dall’entrata in vigore del nuovo orario cadenzato – mi fanno pensare che la Regione Veneto, e con lei i suoi cittadini, non siano molto considerati dalle Ferrovie Italiane. Questo, io temo, sia da imputarsi alla scarsa considerazione che noi tutti abbiamo dei suoi amministratori, come quell’idiota che qualche giorno fa si vantava – in un Tg locale – di aver “riaperto la gara” per il trasporto regionale, non avendo rinnovato il contratto a Trenitalia.
Se me ne venisse data l’opportunità, ripeterei pubblicamente e di fronte a chiunque, cosa penso dell’attuale amministrazione della Regione Veneto in maniera articolata oltreché, naturalmente con il mio voto.
Vorrei anche spiegare che non mi sento di scrivere per saperne di più sul nuovo orario cadenzato, ma che i responsabili di questi disagi dovrebbero chiedere a me, e ad altre decine di migliaia di persone di saperne di più su quello che non riusciamo ad ottenere con l’attuale governo. E, dopo averlo fatto, chiedere scusa a tutti.
Non sono potuto tornare a casa mia a dormire quella notte, ma sono come a casa mia, ospite di degni veneti, che non si meritano l’amministrazione che hanno.

Marco Posenato – Venezia

 

I comitati riuniti a San Donà: «Le promesse dell’assessore non ci bastano più»

Dal vertice è emersa la richiesta di partecipare al tavolo della trattativa

SAN DONÀ «Abbiamo condotto tante battaglie. Ma di quello che abbiamo chiesto finora non abbiamo ottenuto nulla. I “sarà” dell’assessore Chisso non ci bastano più». Sono arrabbiati i comitati dei pendolari della tratta Venezia-Portogruaro. Ma non hanno alcuna intenzione di smettere di lottare, anzi hanno già deciso di promuovere una nuova manifestazione. Nel corso della riunione che si è tenuta al ristorante «Al Fogolar» di San Donà, il comitato del Veneto Orientale e il comitato di Quarto d’Altino hanno annunciato l’organizzazione di un sit-in di protesta, sabato 15 febbraio, alla stazione di Venezia.

Alla manifestazione saranno invitati tutti i comitati attivi nella regione e Legambiente Veneto proporrà gli «Stati generali dei Pendolari».

Il sit-in sarà preceduto da un volantinaggio in tutte le stazioni della Venezia-Portogruaro, in programma lunedì 10 febbraio.

«Abbiamo deciso di fare rete con gli altri comitati e associazioni», spiegano i rappresentanti dei comitati che operano in sinergia già da inizio dicembre. Nel corso della riunione (presente la consigliera Silvia Lasfanti in rappresentanza del comune di San Donà) è stata illustrata la gran mole di documentazione finora prodotta: richieste a breve termine («Risolvere i problemi dell’orario cadenzato, con priorità assoluta il ripristino dei treni usati dai turnisti, molti dei quali oggi vanno a lavorare in auto»), dossier ambientali e sui tempi di impiego dei convogli, il resoconto puntuale dei disservizi di gennaio.

«Delle promesse che l’assessore Chisso aveva fatto nell’incontro con i sindaci del 24 dicembre, finora si è visto solo il pullman da 50 posti per la corsa di mezzanotte. Ma spesso è insufficiente», attaccano i pendolari. Nell’incontro di lunedì scorso, Chisso ha ribadito l’anticipo alle 4.13 del primo treno per Venezia e il ripristino di alcune corse, tra cui quella delle 0.11 da Venezia.

«Se queste promesse saranno mantenute, Chisso ci ridarà solo una piccola parte di quello che ci ha tolto con l’introduzione dell’orario cadenzato», proseguono i comitati, «ma di quello che abbiamo chiesto non abbiamo ottenuto nulla».

I pendolari rivendicano il diritto di partecipare con una delegazione al tavolo della trattativa. Per questo hanno scritto anche al governatore Zaia, da cui è giunta una parziale apertura.

«Siamo stufi di non partecipare alle riunioni, di non essere ascoltati», ribadiscono. I problemi ancora aperti riguardano la penuria di treni il sabato e nei festivi, i «buchi» d’orario dovuti alle fasce di interruzione del servizio.

Ma perplessità riguardano anche i treni di cui si è annunciato il ripristino. Per i pendolari il convoglio delle 0.11, ad esempio, va effettuato tutti i giorni e previsto alle 0.21 per consentire ai lavoratori di arrivare in stazione finito il turno di lavoro.

Giovanni Monforte

 

TRASPORTI

«Non ci bastano più le promesse, vogliamo sedere al tavolo delle trattative». È quanto ha dichiarato Daniela Finotto a nome dei Comitati Pendolari del Veneto Orientale e di Quarto D’Altino all’incontro pubblico di giovedì per un bilancio dopo un mese dell’entrata in vigore dell’orario cadenzato. I due comitati che contano circa 600 aderenti sono sul piede di guerra.

Lamentano di aver sempre trovato la porta chiusa dell’assessore alla Mobilità regionale Renato Chisso, accusato di essere sordo alle loro richieste, accompagnate solo dalla promessa di un autobus alle 00,24 da Venezia e un nuovo treno a metà gennaio, ora slittato ad aprile.

Per questo i pendolari preparano un sit-in alla stazione di Venezia a metà febbraio, che vedrà coinvolti anche altri comitati ed associazioni, tra cui Legambiente che ha proposto la creazione degli «Stati Generali dei Pendolari».

«Alle nostre richieste – ha chiarito Finotto – il presidente del Veneto Luca Zaia ha risposto dopo tre giorni scrivendo di avere delegato l’assessore Chisso a fissare un incontro, riconoscendo quindi che un Comitato può sedere ad un tavolo».

Per far fronte ai disagi Angela Stortini ha sottolineato due gruppi di reclami: a breve termine riguardano la necessità di risolvere i problemi dell’orario cadenzato con priorità assoluta al ripristino dei treni usati dai turnisti. Le richieste a lungo termine vertono sull’istituzione di un tavolo dei trasporti permanente, accompagnato da uno studio dei flussi diretti a Venezia, il biglietto unico, l’integrazione del trasporto tra ferro e gomma e la mobilità sostenibile.

«Non ci siamo tirati indietro – conferma Margherita Botter – abbiamo preparato un dossier ambientale, un secondo dossier sui tempi di sosta tecnici dei treni e un elenco delle segnalazioni puntuali con rilevazioni raccolte da tanti pendolari».

Tutta la documentazione è stata fornita sia alla Provincia di Venezia che ai Comuni da Portogruaro a Venezia.

«Siamo stufi di non essere presenti alle riunioni – hanno precisato dal Comitato -. Paghiamo il servizio e abbiamo diritto di essere rispettati, arrivare al lavoro in modo normale, non sentire solo voci riportate da altri. Invitiamo tutti a continuare a segnalare i disguidi nella sezione Veneto del sito di Trenitalia e dei pendolari www.facebook.com/comitatopendolarivo».

Un sit-in si terrà sabato 15 febbraio nella stazione di Santa Lucia, anticipato lunedì 10 da un volantinaggio nelle stazioni della tratta Venezia-Portogruaro.

Davide De Bortoli

 

CORNUDA – (lbel) I ripetuti disagi dei pendolari che viaggiano in treno saranno al centro dell’incontro organizzato questa mattina, alle 10.30, nella sala consiliare di Cornuda. A organizzarlo, il sindaco Claudio Sartor. All’incontro sono stati invitati i sindaci di Alano, Caerano San Marco, Crocetta del Montello, Pieve di Soligo, Feltre, Maser, Montebelluna, Moriago della Battaglia, Pederobba, Quero, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Trevignano, Valdobbiadene, Vas, Vidor e Volpago.

«In più occasione – spiega Claudio Sartor – abbiamo inoltrato alle Ferrovie dello Stato e alla Regione Veneto documenti per richiamare l’attenzione sui disagi degli utenti. Purtroppo in questo periodo il servizio non è assolutamente migliorato. Continua il persistere di minori collegamenti diretti, è evidente che il materiale rotabile è inadeguato. Preoccupano il minor numero di treni in orari mattutini, serali e festivi che impattano sull’utilizzo da parte dei pendolari e sulla riduzione di offerta turistica».

Aggiunge il sindaco di Cornuda: «Dobbiamo inoltre segnalare l’assenza di treni in alcune fasce per i pendolari e nessuna coordinazione preventiva e migliorativa tra enti e gestori per interconnessione treno-bus. Non è un caso se anche il rapporto di Legambiente inserisce la linea Padova-Calalzo tra le sette peggiori linee ferroviarie italiane. Credo pertanto che sia necessario ribadire ancora una volta le problematiche relative alla nostra tratta con questo incontro di approfondimento tra amministratori locali, associazioni dei pendolari e rappresentanti politici».

 

San Donà. Orario cadenzato, pendolari a raduno a Mussetta

SAN DONÀ- Un incontro pubblico per tutti gli interessati alle problematiche legate al trasporto pubblico e all’orario cadenzato. L’appuntamento è indetto dal Comitato dei pendolari di Quarto d’Altino e del Veneto orientale per questa sera, giovedì, alle 21 al ristorante “Al Fogolar” a Mussetta. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione dopo le proteste dovute all’entrata in vigore dell’orario cadenzato e dopo gli aggiustamenti discussi lunedì dall’assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso, dai rappresentanti di Trenitalia e gli amministratori dei Comuni della linea Venezia-Portogruaro. Tra questi l’anticipo del Regionale 11100 (Portogruaro 4.38 – Venezia 5.50) con partenza da Portogruaro alle 4.13, esclusi sabati e giorni festivi; l’inserimento di un treno da Portogruaro a Mestre (forse fino a Venezia) verso le 12, sempre escluso nei festivi.

In un comunicato congiunto i Comitati spiegano che «un piccolo passo in avanti è stato compiuto ma non è sufficiente e non copre tutte le necessità degli utenti che prima del cadenzato erano serviti senza difficoltà dai treni esistenti». Un secondo pacchetto di misure, applicabile da aprile, prevede il ripristino della corsa notturna dopo le 24 da Venezia nei soli giorni feriali e l’inserimento di una corsa tra le 20.11 e le 22.11, forse fino a San Donà per interferenze con Intercity.

Davide De Bortoli

 

Pendolari soddisfatti a metà dell’incontro sindaci-Chisso

Nuovi bus sostitutivi, più che su rotaia si corre su gomma

ODERZO – Miglioramenti nell’orario cadenzato dei treni? Sì , ma dalla metà di aprile. Intanto ci si arrangia. Ma c’è soddisfazione fra gli utenti della tratta ferroviaria Treviso Portogruaro, dopo l’incontro fra sindaci e assessore regionale Chisso. A Oderzo resta un po’ di perplessità perché gli adeguamenti chiesti non saranno immediati, ma ad aprile.

“Oderzo si Muove”, il movimento dei pendolari, osserva: «Fino ad aprile o giù di lì ci sarà molta gomma e poco binario».

Anche chi cerca lavoro sente il problema dell’orario dei treni e scrive sul web: «Cercando lavoro la prima cosa che ti chiedono è se sei automunito…». Fra le richieste avanzate all’assessore Chisso dal consigliere comunale opitergino Francesco Montagner, presente all’incontro, c’era anche quella di spostare in avanti di cinque minuti l’orario di partenza di un bus da Oderzo. «Che problema c’è per spostare di 5 minuti l’orario di un bus?», domandano sempre gli attivisti di “Oderzo si muove”. Cinque minuti che possono essere decisivi per prendere le coincidenze. Passi in avanti si sono fatti, ma ci sarà da aspettare qualche mese. Intanto i pendolari si devono arrangiare e l’abbonamento è stato già pagato.

Anche il consigliere comunale Francesco Montagner sottolinea che i miglioramenti ci saranno solo da aprile. «Ecco i risultati ottenuti», riferisce Montagner, «l’inserimento di una nuova corsa in partenza da Oderzo alle 6.50, arrivo a Treviso alle 7.18. Questo treno viene incontro alle richieste di pendolari e studenti di arrivare a Treviso per tempo e di prendere il treno delle 7.25 per Padova via Mestre. Ma l’entrata in servizio è prevista a metà aprile». E ancora, « Gli autobus sostitutivi delle 6.19 che partivano da Ponte di Piave per Oderzo, Motta, Portogruaro, partiranno da San Biagio in modo caricare anche gli studenti di San Biagio e Fagarè. Verrà aggiunto un autobus ai due già operativi. Verranno rinforzate le corse per gli autobus in partenza da Motta. Gli autobus sostitutivi Portogruaro – Motta- San Biagio cesseranno il loro servizio con l’avvio della nuova corsa del treno prevista per metà aprile 2014. L’autobus in partenza da Treviso alle 18.05 per Oderzo verrà posticipato alle 18.10 in modo di dare la possibilità a chi arriva da Padova con il treno delle 18.03 di poterlo prendere».

Giuseppina Piovesana

 

C’era una linea che univa il Tirreno all’Adriatico, la Civitavecchia-Orte-San Benedetto del Tronto, ma è stata dismessa.

Quarta e ultima puntata della docu-serie ‘La vita è un treno’ firmata dal giornalista e scrittore Antonello Caporale e dal regista Enzo Monteleone.

Il reportage de ilfattoquotidiano.it dedicato alle tratte delle ferrovie italiane prima dismesse e poi abbandonate. Un viaggio sentimentale e un atto di denuncia civile. Un percorso lungo tremila chilometri seguendo la traccia della ruggine dei binari.

link video

 

I comitati si ritroveranno domani sera a Mussetta per fare il punto dopo l’incontro Chisso-sindaci «È stato fatto solo un piccolo passo in avanti. Nessun miglioramento il sabato e nei giorni festivi»

SAN DONÀ «Un piccolo passo in avanti, ma non è sufficiente e non copre tutte le necessità degli utenti». I comitati dei pendolari della tratta Venezia-Portogruaro non sono soddisfatti dell’esito del vertice che si è tenuto tra l’assessore regionale Chisso, Trenitalia e i sindaci per apportare le prime migliorie all’orario cadenzato. E per domani alle 21, al ristorante «Al Fogolar» di Mussetta, hanno indetto un’assemblea pubblica. L’iniziativa è promossa insieme dal Comitato pendolari del Veneto Orientale e dal Comitato pendolari di Quarto d’Altino, alla luce del mancato confronto tra Chisso e i rappresentanti dei viaggiatori e dei problemi che, assicurano gli utenti, «ancora persistono e persisteranno per tutti».

Ai sindaci l’assessore Chisso ha prospettato un pacchetto di modifiche che prevedono, da metà aprile, l’anticipo della partenza alle 4.13 del Regionale feriale 11100 Portogruaro-Venezia (si ritorna, insomma, al vecchio orario), l’inserimento di due nuove corse con partenza da Portogruaro alle 12.06 e arrivo a Mestre alle 13.04 e, in direzione opposta, partenza da Mestre alle 13.57 e arrivo a Portogruaro alle 14.55 (pare festivi esclusi), nonché il ripristino del treno notturno da Venezia dopo le 24, oggi sostituito da bus. Quest’ultimo provvedimento però scatterà più avanti (forse a maggio) e solo per i giorni feriali.

«In pratica il sabato e soprattutto nei festivi non c’è alcun inserimento o treno aggiuntivo. Da mesi ormai i comitati di Quarto d’Altino e del Veneto Orientale si stanno muovendo con costanza e dedizione perché il diritto alla mobilità sia garantito per tutti i lavoratori e gli studenti della tratta Venezia-Portogruaro», spiegano i pendolari in una nota congiunta, «un piccolo passo in avanti è stato compiuto ma questo non è sufficiente e non copre tutte le necessità degli utenti che, prima dell’entrata in vigore dell’orario cadenzato, erano regolarmente serviti senza difficoltà dai treni esistenti. In pratica, con il nuovo orario cadenzato sono stati penalizzati i turnisti e i lavoratori che si muovono la sera tardi, la mattina presto e durante i weekend. Una simile mancanza rappresenta una grossa difficoltà, certamente non voluta, per chi lavora nella seconda meta turistica italiana».

Ma altri aspetti preoccupano i pendolari, a iniziare dal fatto che al momento la Regione sembra non intenda finanziare alcun treno straordinario per Carnevale. Il rischio è che il bus sostitutivo delle 0.20 da piazzale Roma, già insufficiente per i pendolari, sia preso d’assalto dai turisti, con l’inevitabile caos. Per ora non risulta siano state affrontate neppure le questioni della sicurezza del binario «1 Giardino» di Mestre su cui arrivano i Regionali Lenti da Portogruaro, né un’eventuale limatura dei tempi di percorrenza grazie all’avvenuta introduzione dei nuovi treni Stadler.

Giovanni Monforte

 

TRENI – Alunni costretti ad arrivare alle 7.17, un’ora e mezza di attesa per tornare a casa

«Penalizzati i nostri studenti»

Simonella attacca la Regione: «Nessuna risposta alle richieste delle superiori»

PENDOLARI – Le scuole superiori di Portogruaro accolgono studenti da circa 40 comuni

«Da Chisso nessuna risposta alle richieste avanzate dagli istituti superiori».
Se è vero che alcuni primi risultati si sono ottenuti dal confronto tra i rappresentanti dei Comuni della tratta ferroviaria Venezia-Portogruaro con la Regione e con Trenitalia, è altrettanto vero che molte delle richieste presentate non sono state ancora accolte. E, tra queste, quelle delle scuole superiori di Portogruaro, che per la collocazione geografica della città, al centro di un bacino interregionale, accolgono tanti studenti che utilizzano il servizio ferroviario da una quarantina di Comuni e quattro diverse Province.

«Ho riportato al tavolo le richieste già note alla Regione dei disagi segnalati dai dirigenti degli istituti superiori – dice l’assessore alla Mobilità Ivo Simonella -, ma le risposte ottenute sono state del tutto insoddisfacenti».

Una mancanza che rischia di penalizzare fortemente il polo scolastico della città.

«La cosa più inaccettabile – prosegue l’assessore – è il mancato invito del nostro Comune al tavolo regionale sulla linea Treviso-Portogruaro. Su questa linea ci è stato chiaramente comunicato che si sono privilegiati i servizi verso i Comuni trevigiani piuttosto che verso Portogruaro, tanto che attualmente è impossibile far giungere gli studenti nella nostra città in orario diverso dalle 7.17. Ben prima, cioé, dell’inizio dell’orario scolastico».

Per la fine delle lezioni, invece, il primo treno utile parte alle 13.31, il successivo alle 15.31. Ciò comporta un tempo d’attesa di circa un’ora e mezza sia per gli studenti che terminano la scuola alle 12.05-12.10, sia per quelli che finiscono alle 14.

«Per quanto riguarda la linea verso Casarsa e i collegamenti con la bassa friulana, – conclude Simonella – la competenza è della Regione Friuli alla quale dovremo sollecitare le risposte alle richieste avanzate».

Per esempio, per la tratta Portogruaro-Trieste, lo spostamento dell’orario di partenza da Portogruaro per chi termina le lezioni alle 14, crea un grave problema per il rientro a Lignano perché non vi sono coincidenze utili. Il tavolo di lavoro Regione-Comuni rimane aperto e tra circa un mese ci sarà un nuovo confronto.

Teresa Infanti

 

Gazzettino – Treni, piu’ corse per i pendolari.

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28

gen

2014

Pendolari, tre passi avanti

Chisso accoglie le richieste per la linea Venezia-Portogruaro. Ripristinato il treno notturno

L’assessore regionale alla Mobilità, Renato Chisso, ha accolto le richieste dei pendolari. E così è stata anticipata la corsa del mattino da Portogruaro per Venezia, è stato ripristinato il treno dopo mezzanotte da Venezia e aggiunta una corsa all’ora di pranzo da Mestre per Portogruaro. Sono queste le modifiche all’orario cadenzato che Chisso ha comunicato ieri mattina durante l’incontro che si è svolto nella sede di Veneto Strade a cui hanno partecipato sindaci e assessori dei comuni interessati. Le principali richieste dei pendolari dunque hanno ottenuto una risposta positiva. Questi miglioramenti però, per motivi sindacali e organizzativi, diventeranno realtà a partire da aprile.

 

IL VERTICE SUI NUOVI ORARI

L’ASSESSORE CHISSO  «Ai pendolari chiedo un po’ di pazienza, le cose stanno migliorando»

SALTO DI QUALITA’ – Miglioramenti anche sulla tratta che passa per Salzano e Spinea

Tre modifiche sostanziali: anticipata alle 4.13 la prima partenza da Portogruaro; ripristinato il treno dopo mezzanotte da Venezia; nuova corsa da Mestre alle 13.57

Treni, arrivano le risposte alle richieste dei pendolari

Anticipata la corsa del mattino, ripristinato il treno dopo mezzanotte e aggiunta una corsa all’ora di pranzo. Sono le modifiche all’orario cadenzato previste dalla Regione e Trenitalia dopo le richieste dei pendolari e dei sindaci della tratta Venezia Portogruaro.
Le ha comunicate ieri mattina l’assessore regionale Renato Chisso durante l’incontro che si è svolto nella sede di Veneto Strade a cui hanno partecipato sindaci e assessori dei comuni interessati.
Le principali richieste dei pendolari hanno ottenuto una risposta positiva, a partire da quel treno notturno da Venezia, prima sostituito con un autobus a 30 posti e poi, dopo l’incontro del 24 dicembre, con un bus da 50 posti che in alcuni giorni si è rivelato insufficiente e che raggiungeva Portogruaro molto tardi, quasi alle due del mattino. Questi miglioramenti però, per motivi sindacali e organizzativi, diventeranno realtà a partire da aprile.
Il treno notturno partirà da Venezia alle 00:11 «Sulla base delle esigenze dei pendolari potrà slittare di qualche minuto – spiega Chisso – Di conseguenza aggiungeremo anche una corsa in direzione opposta: un regionale che partirà da Portogruaro alle 22,38 e che arriverà a Venezia alle 23,50».
Il primo treno del mattino, in partenza da Portogruaro alle 4.38 è stato anticipato alle 4.13 per riuscire a portare i turnisti a Venezia prima delle 5.30. All’ora di pranzo, per i lavoratori ma soprattutto per rispondere ai problemi degli studenti, è stato introdotto un treno che partirà da Mestre alle 13.57 e che arriverà a Portogruaro alle 14.55. Niente da fare invece, per il momento, per il ripristino delle corse nel fine settimana.
«Il prossimo passo è continuare a verificare le frequentazioni per poi confrontarle con quelle dello scorso anno – continua Chisso – Poi incontreremo i sindaci con regolarità e apporteremo ulteriori miglioramenti all’orario cadenzato su tutte le tratte. Sotto i 30 utenti però non ha senso mettere nuovi treni».
All’incontro erano presenti l’ingegnere Domenico Menna, la responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconia, la sindaca di Quarto Silvia Conte, il sindaco di Marcon Andrea Follini, il sindaco di Meolo Michele Basso, l’assessore ai trasporti di Portogruaro Ivo Simonella, di Quarto Radames Favaro e di San Donà Francesca Zottis.

«L’investimento di 40 milioni per migliorare le tecnologie e aumentare la capacità in entrata a Venezia ci porterà in due anni ad avere un treno in ingresso ogni 4 minuti, rispetto ai 6 minuti previsti attualmente – conclude Chisso – Chiedo ai pendolari di avere un po’ di pazienza, di non correre e attraversare i binari e magari aspettare il treno successivo perché da Mestre ce n’è uno ogni dieci minuti». Tre le novità previsti miglioramenti anche sulla tratta che passa per Salzano e Spinea e sui collegamenti per Conegliano e Treviso.
«Da gennaio ad aprile è previsto l’arrivo di due nuovi treni al mese – conclude Chisso – Trenitalia andrà a sostituire quelli vecchi e riuscirà finalmente ad avere un po’ di scorta».

 

«Vincono i lavoratori e i sindaci»

Silvia Conte di Quarto d’Altino plaude al dialogo: «Peccato solo che le modifiche scattino ad aprile»

«Una vittoria dei pendolari e dei sindaci». Soddisfatta la sindaca di Quarto d’Altino Silvia Conte per le modifiche all’orario cadenzato concesse da Regione e Trenitalia. «Una vittoria che ha dei punti critici – continua Conte – Soprattutto perché queste modifiche partiranno da aprile e perché non saranno previsti miglioramenti ai collegamenti con Venezia nei giorni festivi. È però positivo che la Regione abbia cambiato il metodo e previsto già un altro appuntamento tra un mese per tenere aperto il tavolo su questo tema».
I sindaci vogliono insistere sull’importanza della regolarità del servizio. «I treni continuano ad essere in ritardo e ce ne sono alcuni che vengono soppressi regolarmente» conclude Silvia Conte.
Anche il sindaco di Marcon, Andrea Follini, sottolinea l’importanza di prevedere alcune modifiche anche per i giorni festivi: «Non è ancora l’orario cadenzato che i pendolari si aspettano però è stato fatto un passo avanti. Restano alcune incognite, in particolare quelle del sabato e dei giorni festivi ma c’è l’impegno di continuare a ragionare sulle possibilità di modifiche partendo dal sondaggio sulle frequentazioni. Ora pensiamo ad avere treni puntuali e più capienti».
«Positivo il fatto che la Regione abbia previsto un tavolo permanente – aggiunge Basso – e che dopo l’incontro del 24 dicembre abbia deciso di continuare ad incontrarci per avere la possibilità di verificare tutte le criticità che ci segnalano i cittadini e per cercare di trovare delle soluzioni condivise».
Le difficoltà maggiori sono per i pendolari di Portogruaro, rappresentanti all’incontro dall’assessore Ivo Simonella: «Qualche passo in avanti è stato fatto ma per noi resta il grosso problema delle altre tratte e dei collegamenti con Treviso, Trieste e Casarsa, Per quanto riguarda la linea per Venezia i miglioramenti si vedranno da aprile, per ora rimangono gli attuali disservizi».
Non sono soddisfatti invece i pendolari: «Siamo ancora arrabbiati. Sono tanti i disagi che viviamo ogni giorno e resta anche il problema del sabato e domenica – commentano i turnisti del Comitato pendolari di Quarto d’Altino – Bisognerà lavorare anche sul buco serale dalle 20 alle 22 e sul problema del binario giardino».

(m.fus.)

 

TRASPORTI – Accordo tra Regione e Trenitalia per modificare l’orario cadenzato

Treni, più corse per i pendolari

Tra le novità il ripristino del notturno da Venezia delle 00.11 in direzione Portogruaro

PENDOLARI – Alcune delle richieste avanzate da chi viaggia sono state accolte dalla Regione e da Trenitalia, soprattutto nelle tratte che coinvolgono le province di Venezia e Treviso

L’assessore: «Le modifiche operative da aprile»

Aumentato il numero delle corse alla sera

Un passo in avanti verso un buon orario cadenzato. Sono soddisfatti i sindaci dei comuni lungo la tratta Venezia Portogruaro che ieri hanno incontrato l’assessore regionale Renato Chisso per discutere le modifiche al nuovo orario dei treni partito lo scorso 15 dicembre.
Sono tre le novità principali comunicate da Chisso e dalla responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconia in risposta alle richieste dei comitati dei comitati dei pendolari di Quarto d’Altino e del Veneto orientale.
Il successo più importante è il ripristino del treno notturno da Venezia che partirà alle 00:11 in direzione Portogruaro. L’autobus sostitutivo, prima da 30 e poi da 50 posti non si è rivelato sufficiente e i pendolari di Portogruaro arrivavano a casa molto tardi. Di conseguenza ci sarà una corsa in più anche da Portogruaro a Venezia con partenza alle 22,38 e arrivo alle 23,50.
Accettata inoltre la richiesta di anticipare la prima corsa del mattino. Da Portogruaro il treno partirà alle 4:13 per arrivare a Venezia alle 5:25. Una risposta positiva è arrivata anche agli studenti per i quali è stato introdotto un treno all’ora di pranzo, con partenza da Mestre alle 13:57 e arrivo a Portogruaro alle 14:55.
«Tutte queste modifiche – spiega però Chisso – saranno previste da aprile perché dovremo fare delle verifiche e risolvere alcuni problemi sindacali».
All’incontro erano presenti la sindaca di Quarto Silvia Conte, il sindaco di Marcon Andrea Follini, il sindaco di Meolo Michele Basso, l’assessore ai trasporti di Portogruaro Ivo Simonella, di Quarto Radames Favaro e di San Donà Francesca Zottis.
«Siamo soddisfatti di questo piccolo passo avanti anche se i pendolari dovranno convivere con questi disagi fino ad aprile – commentano – Però resta ancora il problema dei treni tagliati al sabato e la domenica, dei ritardi e delle cancellazioni improvvise. Il tavolo però resterà aperto e la buona notizia è che avremo la possibilità di continuare a dialogare sulla base dei dati delle frequentazioni».
Novità anche per i collegamenti con Treviso. Al mattino da Conegliano partirà un treno che arriverà a Venezia alle 5,45 e alla sera, in particolare per i lavoratori della Fenice, alle 00:04 partirà un treno da Venezia in direzione Conegliano.
Per la linea Portogruaro Treviso invece il servizio autobus si sta rivelando insufficiente, quindi sarà potenziato fino a metà aprile quando entrerà in servizio un treno con partenza a Portogruaro alle 6,19 e arrivo a Treviso alle 7,18. In contemporanea, con le autocorriere «liberate» verrà attivato un servizio pullmann in direzione opposta, da Treviso a Motta di Livenza.

 

Nuova Venezia – Da aprile piu’ treni e orari ritoccati.

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28

gen

2014

Chisso: più treni ai pendolari

Da aprile nuove corse sulla tratta Venezia-Portogruaro

Tre importanti novità sulla Portogruaro-Venezia: nuova corsa a mezzogiorno, convoglio alle 4.13 e alle 0.11 per tornare

Più treni e orari rivisti secondo le richieste dei pendolari: ma a partire da aprile. Sono arrivate ieri nell’incontro tra l’assessore alla Mobilità Renato Chisso e i sindaci dei comuni interessati dalla linea Portogruaro-Venezia le prime concrete risposte alle richieste dei pendolari, sostenute dai sindaci, che non a caso parlano di un importante passo avanti, anche se restano alcuni nodi da sciogliere per ciò che riguarda i giorni festivi. Le tre novità sono state comunicate da Chisso ed elaborate da Domenico Menna, ingegnere e super consulente della Regione che ha disegnato il piano dell’orario cadenzato. La prima riguarda l’introduzione, da aprile, di due corse (andata e ritorno) con partenza da Portogruaro alle 12.06 e arrivo a Mestre alle 13.04 e, in direzione opposta, partenza da Mestre alle 13.57 e arrivo a Portogruaro alle 14.55. «Un treno che», dice Chisso, «permetterà di coprire un lasso di tempo lasciato vuoto e che, soprattutto al ritorno, ipotizziamo che possa essere usato da molti studenti». La seconda novità riguarda l’anticipo, alle 4.13, del treno oggi in partenza da Portogruaro alle 4.38. La variazione d’orario – di cui si discute fin dall’introduzione dell’orario cadenzato – permetterà ai tanti turnisti della mattina di arrivare in tempo a Mestre e a Venezia per timbrare il cartellino entro le 6. La terza novità sulla Venezia-Portogruaro riguarda il treno che c’era pochi minuti dopo la mezzanotte rimpiazzato in un primo momento con un mini-bus di venti persone, e a seguire con un bus da 50 posti, in partenza a mezzanotte e venti da Venezia. Nell’incontro del 24 dicembre Chisso aveva annunciato di voler ripristinare il treno a fine gennaio. La corsa verrà effettivamente reintrodotta, anche se anticipata di 9 minuti (partirà dalla stazione Santa Lucia a mezzanotte e 11) ma per poterci salire bisognerà aspettare maggio. «Ci sono da risolvere alcune questioni sindacali con i ferrovieri» sostiene Menna «è così ci vorrà un po’ più di tempo». Se le risposte arrivate da Chisso sulle corse dei giorni feriali soddisfano i sindaci, non altrettanto si può dire dei giorni festivi, per i quali non si è deciso ancora un piano di intervento. «Per farlo aspettiamo i dati di Trenitalia sul reale utilizzo dei treni, e poi decideremo i correttivi» spiega Chisso «perché i sindaci fanno il loro dovere, e presentano le istanze dei loro concittadini, ma bisogna distinguere tra i comitati che davvero rappresentano gli utenti, e quelli che rappresentano due o tre persone». Dall’altra parte, tra i comitati, c’è chi fa notare che se le corse introdotte con l’orario cadenzato sono poco utilizzate è proprio perché non rispondono alle esigenze di pendolari e viaggiatori occasionali.

Novità in arrivo, la prossima settimana, anche per i pendolari della linea Bassano-Castelfranco. «Da Salzano, per fare un esempio, ci hanno chiesto di spalmare meglio i treni della mattina in direzione di Venezia, visto che ora sono troppo ravvicinati» anticipa Menna «contiamo di dare una risposta positiva, anche se ci sarà una conseguenza meno positiva in direzione di Castelfranco».

Novità in arrivo anche su altre tratte, con un nuovo treno in partenza da Conegliano alle 4.40 e arrivo a Venezia alle 5.46. Nella fascia notturna, invece, la corsa della 23.50 in partenza da Santa Lucia verrà posticipata 4 minuti dopo la mezzanotte, con arrivo a Conegliano a mezzanotte e 55, una corsa molto utilizzata anche dai musicisti della Fenice.

Francesco Furlan

 

I sindaci: «È un passo avanti importante»

Zottis (San Donà): adesso deve proseguire il confronto con la Regione per migliorare il servizio

Una prima vittoria, un primo importante passo concreto. Anche se resta ancora da risolvere il nodo dei servizi ridotti di sabato e nei giorni festivi, mentre l’auspicio di tutti è che quello di ieri diventi un tavolo permanente di confronto sui problemi della tratta Venezia-Trieste. È praticamente unanime la posizione dei sindaci e degli amministratori locali che hanno partecipato all’incontro con Chisso e Trenitalia. Mentre i pendolari si riuniranno per fare il punto della situazione in un’assemblea pubblica che si terrà giovedì alle 21 al ristorante “Al Fogolar” di San Donà.

«È una vittoria sul fronte dei tre treni che erano stati soppressi e che adesso saranno rimessi», commenta il sindaco di Quarto, Silvia Conte, «peccato che saranno ripristinati da aprile e che abbiano dovuto aspettare tutto questo tempo per rendersene conto, visto che era una criticità che come sindaci avevamo manifestato già preventivamente. Evidentemente si sono resi conto che le nostre istanze erano fondate. Rimane sul tavolo ancora la questione del servizio ferroviario scarso il sabato e la domenica, con pochi treni disponibili. È un grosso problema».

I Comuni, infatti, hanno ottenuto che di fatto questi incontri divengano un tavolo di confronto permanente. Il prossimo incontro si dovrebbe tenere tra un mese e in quell’occasione dovrebbero essere disponibili i dati di frequentazione dei convogli pre e post-introduzione del cadenzamento. Dati da cui partire per valutare altre modifiche e reintroduzione di convogli.

«Come primo incontro è stato positivo, perché siamo riusciti a portare a casa alcune migliorie rispetto all’orario precedente», aggiunge Francesca Zottis, assessore ai trasporti di San Donà, «adesso auspichiamo di poter continuare in questo lavoro di confronto con la Regione, per poter raggiungere un livello di servizio soddisfacente per i pendolari, che in questo momento sono in sofferenza. La Regione ci ha assicurato che ci convocherà nei prossimi mesi, continueremo il confronto per riuscire a ottenere altri miglioramenti, soprattutto relativi alla questione dei servizi festivi e di sabato, dove ci sono le maggiori criticità».

Soddisfatto dell’avvio del confronto anche il sindaco di Meolo, Michele Basso, che nei giorni scorsi aveva incontrato i pendolari . «È positivo che si stia creando un tavolo permanente tra Regione, tecnici di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana e con la presenza degli amministratori del territorio per valutare le problematiche di questo orario cadenzato che, inutile nasconderlo, sta provocando dei disagi agli utenti», conclude Basso, «come sindaci abbiamo segnalato ognuno le criticità che ci riportano i cittadini. Sono state prospettate delle migliorie che potranno entrare in vigore da aprile, per cui per i pendolari ci vorrà un po’ di pazienza».

Giovanni Monforte

 

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