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Scorzè. Il Pd sollecita la Giunta e lancia la campagna “Un albero per Cappella, più salute per tutti»

«Un albero per Cappella, più salute per tutti». È l’iniziativa richiesta dal Pd di Scorzè alla giunta comunale dato che non è stata ancora iniziata l’opera di mitigazione ambientale promessa da Veneto Strade per l’apertura del casello autostradale. Dieci ettari di bosco che dovrebbe sorgere a ridosso dell’area espropriata vicino al Casello e al passante autostradale, come ha detto il sindaco nell’ultimo consiglio comunale, e dove ha annunciato l’incontro avvenuto ieri, lunedì 6 ottobre, con il commissario straordinario di Veneto Agricoltura e l’assessore veneto all’Agricoltura e ai Parchi e alle Aree protette per definire le piante che formeranno il bosco di Cappella. Già dal 2009 il sindaco Giovanni Battista Mestriner affermava di voler chiedere una mitigazione ambientale fino a 300 metri di distanza. In un documento Giannina Manente e Gigliola Scattolin consiglieri del Pd ora invitano la giunta a opporsi all’apertura del casello fintanto che non saranno completate le opere di mitigazione previste dal progetto. ” Questa amministrazione, che quando vuole sa battere i pugni sul tavolo, su queste questioni sembra usare il guanto di velluto – scrivono i due consiglieri -Non solo si dichiarano sconfitti per quanto riguarda il tema del pedaggio agevolato, che utenti di tanti comuni interessati dal passaggio del passante hanno già ottenuto, ma ci dicono che il casello aprirà anche senza opere di mitigazione.” Da qui la richiesta del Pd. «A questo punto, non ci resta che chiedere all’Amministrazione di lanciare urgentemente l’iniziativa ‘Un albero per Cappella, più salute per tuttì, dove non sono arrivati loro arriveranno i cittadini, e, comunque chiediamo ancora con forza che non si parli di apertura senza opere di mitigazione adeguate».

 

AUTOSTRADA – Giallo su una comunicazione relativa alla piena attivazione dell’accesso di Meolo

«Apriamo il casello» Ma è soltanto un bluff

IL SINDACO ALIPRANDI – «Autovie l’aveva annunciato? Non ne sapevamo nulla»

Giallo sull’apertura del casello autostradale. Era stata prevista per oggi. «Non ne sapevamo nulla» dice il sindaco Aliprandi. E l’apertura viene rinviata. La strana successione di eventi è iniziata con la comunicazione di Autovie di domenica scorsa che annunciava per oggi, mercoledì 8, l’apertura totale del casello Meolo-Roncade, finora accessibile solo parzialmente per il traffico in uscita da Venezia e in entrata verso Trieste. Imprenditori, pendolari e automobilisti della zona avevano tirato un sospiro di sollievo: finalmente si poteva utilizzare liberamente la A4. E invece no. Autovie ha fatto marcia indietro e informato che l’apertura è rinviata per un problema tecnico collegato con gli interventi in corso nel cantiere della terza corsia, che richiederà più tempo del previsto. Nessuna indicazione su quando il casello verrà aperto. «Ma non era mai stato previsto di aprirlo questo mercoledì – sostiene il sindaco Aliprandi – Abbiamo un filo diretto con Autovie, che ci ha sempre informato anche sugli interventi minimi in autostrada, ma una simile comunicazione non l’abbiamo mai avuta. Quando ho letto la notizia sui giornali, ho chiesto chiarimenti al vicecommissario per la A4 Mariagrazia Santoro che mi ha confermato l’apertura a breve del casello di Meolo-Roncade, ma mi ha anche detto che non era stata ancora stabilita una data precisa».
E la data fissata per oggi è stata infatti cancellata. La viabilità di collegamento, il sottopasso, l’accesso alla zona industriale, tutti gli interventi previsti sul territorio nell’ambito dei lavori della terza corsia, che il sindaco Aliprandi aveva chiesto fossero realizzati prima dell’apertura del casello, sono sul tavolo di una prossima conferenza di servizi con Autovie e Regione. «Sono possibili anche soluzioni temporanee, ma non è che si possa bloccare l’apertura del casello in attesa che vengano realizzati – sostiene Aliprandi, smussando le precedenti richieste – Ci lavoreremo parallelamente».

 

Un problema tecnico durante i lavori per la terza corsia dell’autostrada ha causato il ritardo

MEOLO – Contrordine da Autovie, slitta l’apertura completa del casello di Meolo. Secondo quanto annunciato dalla concessionaria autostradale, stamane sarebbe dovuta avvenire l’apertura definitiva, in tutte le direzioni, del nuovo casello dell’A4 di Meolo. Ieri, invece, è giunta la comunicazione di retromarcia: l’apertura definitiva è stata rinviata, anche se a quanto sembra lo slittamento dovrebbe essere solo questione di pochi giorni. «Il cambio di programma è dovuto a un problema tecnico strettamente collegato con gli interventi in corso, in questo periodo, nel cantiere della terza corsia», fanno sapere da Autovie, «alcuni dei lavori pianificati, infatti, avranno una durata più lunga del previsto e questo, di conseguenza, farà slittare la conclusione dell’intero intervento. I lavori della terza corsia, infatti, interagiscono con i transiti, in entrata e in uscita, al casello e quindi, finché non sono ultimati in via definitiva, non è possibile aprire completamente la barriera di pedaggio». Per il momento, quindi, il casello rimane utilizzabile dagli automobilisti solo parzialmente, in entrata verso Trieste e in uscita per chi proviene da Venezia. Si tratta dell’assetto entrato in vigore poco tempo fa, mentre in precedenza la viabilità era stata inversa. Nei giorni scorsi a Meolo ha tenuto banco la polemica tra favorevoli e contrari all’apertura definitiva del casello, prima della realizzazione delle opere complementari per scongiurare le ricadute dell’aumento del traffico sulla viabilità locale. Ma si tratta di interventi la cui attuazione non si annuncia affatto imminente. Mentre lo slittamento dell’apertura definitiva del casello, secondo quanto si è appreso, dovrebbe essere solo di poco tempo.

Giovanni Monforte

 

A4 chiusa per due notti per lavori

MEOLO – Settimana chiave per i lavori della terza corsia sull’A4. Mercoledì sarà aperto completamente, in tutte le direzioni, il casello di Meolo-Roncade. In contemporanea, sarà anche aperto al traffico un secondo tratto di autostrada a tre corsie, quello in direzione Venezia compreso tra il ponte sul Piave e il nodo A4-A57 all’altezza dell’allacciamento del Passante. In direzione Trieste, invece, la terza corsia è già stata attivata sullo stesso tratto da fine agosto. Le importanti novità sono state annunciate ieri da Autovie, ma saranno precedute da due chiusure al traffico del tratto da Noventa-San Donà al nodo A4-57, in direzione Venezia. La prima è in programma dalle 21 di oggi alle 6 di domani quando sarà chiusa per circa due chilometri la corsia di marcia. Sempre in direzione Venezia, lo stesso tratto sarà invece completamente chiuso dalle 21 di martedì alle 6 di mercoledì. I veicoli provenienti da Trieste e diretti verso Venezia dovranno uscire a San Donà, percorrere la Statale 14 e riprendere l’autostrada attraverso la bretella dell’aeroporto Marco Polo. Le due chiusure si rendono necessarie per consentire lo svolgimento delle attività propedeutiche alle aperture, che comprendono la posa definitiva dell’asfalto, lo spostamento di new jersey e la stesura della segnaletica orizzontale.

La notizia dell’apertura definitiva, in tutte le direzioni, del casello di Meolo arriva all’indomani della polemica sollevata da alcuni imprenditori e dal centrodestra contro le parole del sindaco Aliprandi che, in Consiglio comunale, aveva proposto di non attivare completamente lo svincolo fino all’ultimazione delle promesse (ma finora non realizzate) opere complementari.

Giovanni Monforte

 

Nuova Venezia – Meolo “Il casello va aperto subito”

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5

ott

2014

Gli imprenditori contestano lo stop del sindaco Aliprandi

MEOLO «Il casello di Meolo va aperto completamente il prima possibile». A far sentire la loro voce sono alcuni imprenditori della zona produttiva del paese. Gli industriali contestano la posizione del sindaco Loretta Aliprandi che, dopo aver incontrato Autovie e Regione, ha chiesto di non aprire definitivamente il casello, finché non saranno ultimate le opere complementari a tutela della viabilità locale. Oggi infatti, in attesa che a fine anno sia ultimata la terza corsia dell’A4, il casello è aperto solo a metà: in uscita per chi arriva da Venezia, in entrata solo per chi è diretto verso Trieste. Dall’opposizione il centrodestra annuncia di voler raccogliere le firme degli industriali e lavoratori che chiedono l’apertura al più presto del casello. «Le attività produttive della zona industriale, ma anche quelle dei paesi limitrofi, che per decenni hanno aspettato la realizzazione del casello di Meolo, chiedono che venga al più presto aperto in entrambi i sensi di marcia, ora che i lavori necessari per l’apertura sono stati completati», attaccano i consiglieri Michele Basso, Giulia Vio e Alice Benetton, «l’apertura totale consentirebbe una facilità nei trasporti delle aziende e negli spostamenti degli addetti e degli artigiani. Inoltre, permetterebbe una riduzione dei chilometraggi e quindi un risparmio immediato per le attività, basti pensare al costo dei carburanti». Per il centrodestra, dunque, il Comune deve andare incontro agli operatori. «Come si è atteso decenni il casello, così probabilmente si attenderanno anni per la realizzazione di altre opere viarie. Per questo», concludono dal centrodestra meolese, «chiediamo che avvenga subito l’apertura del casello in entrambi i sensi».

Giovanni Monforte

 

L’ex sindaco Michele Basso annuncia l’iniziativa dopo la richiesta dell’attuale Giunta di tenerlo chiuso

MEOLO – Casello autostradale: una raccolta di firme per aprirlo subito in entrambi i sensi. Ad annunciare l’iniziativa è il gruppo consiliare di Michele Basso, dopo che il sindaco Loretta Aliprandi, nelle scorse settimane, aveva chiesto ad Autovie di bloccarne l’apertura definitiva fino a quando non saranno completati tutti i lavori di viabilità alternativa sul territorio.
«Ma questo significherebbe attendere anni per la realizzazione delle altre opere viarie» sottolinea il capogruppo Michele Basso. Ora il casello della A4 è utilizzabile solo parzialmente, in entrata verso Trieste e in uscita da Venezia.
«Ma adesso che i lavori necessari per l’apertura sono stati terminati, le attività produttive della zona industriale di Meolo e anche quelle dei paesi limitrofi, dopo aver aspettato per decenni la costruzione del casello, chiedono che venga aperto al più presto in entrambe le direzioni» aggiunge Basso, facendosi portavoce di imprenditori e lavoratori, finora costretti ad allungare la strada di parecchi chilometri, con un aumento dei costi per il trasporto delle merci e lo spostamento degli addetti.
«Lasciarlo chiuso perché il sindaco si è impuntato non giova a nessuno – conclude Basso – Per questo abbiamo intenzione di raccogliere le firme per sollecitare l’immediata apertura del casello».

Emanuela Furlan

 

Muro contro muro in consiglio comunale tra la maggioranza e il Pd

Il sindaco Mestriner: è già una vittoria aver ottenuto il bosco di dieci ettari

SCORZÈ – Battaglia in Consiglio comunale sui possibili sconti sui pedaggi da dare ai pendolari di Scorzè, o almeno quelli di Peseggia e Cappella, che useranno il casello del Passante a partire dalla primavera 2015 quando aprirà al traffico. E scoppia la polemica, perché la maggioranza spiega di aver fatto sì richiesta ma ormai i giochi erano fatti e sottolinea come tra gli interventi richiesti sarà fatto il bosco da 10 ettari. Dunque niente riduzioni nel prezzo di transito. Tutto è nato da un’interrogazione presentata dal Pd, dove si chiedeva se il Comune avesse fatto qualcosa, o avesse in mente di farlo, sulla scorta di quanto successo altrove, vedi a Mirano, Spinea, Dolo, Pianiga e Mira, dove si è riusciti a strappare delle agevolazioni per chi ogni giorno percorre l’autostrada per motivi di lavoro. «Avremo disagi e inquinamento», avverte il capogruppo Giannina Manente, «e almeno gli automobilisti di Peseggia e Cappella abbiano degli sconti». L’assessore alla Viabilità Claudio Codato spegne le illusioni: «Già nel 2009 con il primo mandato di Giovanni Battista Mestriner avevamo iniziato delle trattative sia per garantire un risparmio per chi transiterà dal casello sia sugli espropri. Abbiamo trovato un compromesso e siamo riusciti a portare a casa la complanare dalla Moglianese al casello e le aree verdi». Il 6 ottobre si terrà una riunione con Regione e Veneto Agricoltura per discutere del tipo di piante da mettere attorno al casello. «Stiamo chiedendo ad Anas», aggiunge Codato, «che ci mettano a disposizione i terreni». Insoddisfatta della risposta, Manente ha rilanciato. «Ci sono cittadini trattati in un modo e chi in un altro», mentre Codato ha replicato come il commissariamento del 2008-2009 abbia inciso. «Cinque anni fa», commenta, «le trattative erano già fatte e quell’assenza di sindaco e Consiglio comunale ha inciso. Spero che delle porte si aprano e in questo momento non me la sento di promettere delle agevolazioni per i nostri automobilisti». Ma a mettere altro pepe è stata Gigliola Scattolin del Pd: «Si deve aprire il casello dopo aver fatto le opere di mitigazione. Dove si vuole, i pugni sul tavolo si battono. A Spinea, ad esempio, non passano i camion. È una questione di rispetto per chi abita in quella zona». Mestriner ha difeso la scelta dei 10 ettari di bosco: «Siamo gli unici in Veneto ad averlo in una situazione del genere e non è stato facile ottenerlo. Sono stati espropriati e saranno funzionali da un punto di vista idraulico e ambientale. Nessuno di noi ha deciso che si facesse il Passante e si realizzasse il casello a Cappella. Tutto è in legge obiettivo».

Alessandro Ragazzo

 

Martellago. I lavori termineranno alla fine di novembre, altri due mesi per attrezzare le stazioni d’ingresso e uscita con il telepass e i computer

MARTELLAGO – Il casello di Scorzè-Martellago del Passante aprirà per primavera, mentre le tangenziali per accedervi (da Scorzè e da Martellago) saranno cura di Veneto Strade.Per la mitigazione ambientale, invece, Scorzè si è proposta di farsene carico. La gestione del tratto di Castellana a Martellago, compreso tra l’attuale rotonda di via Boschi e quella futura all’altezza della Kelemata, andrà, invece, al Comune. Questi i punti salienti emersi nell’ultima riunione sul futuro della viabilità locale a cui hanno partecipato i due Comuni, Anas e Veneto Strade e che hanno sciolto dei nodi ancora sul tavolo. Ne resta un altro: la bretellina complanare tra la Moglianese e lo stesso casello. L’iter va a rilento e i sindaci Giovanni Battista Mestriner (Scorzè) e Monica Barbiero (Martellago) chiedono che la questione si sblocchi in fretta. Castellana. Sarà distinta in vecchia e nuova. Siccome i due Comuni non avevano alcuna intenzione di sobbarcarsi la manutenzione delle tangenziali di accesso al casello, ad ovest da via Boschi (Martellago-Scorzè) e ad est dalla Castellana (Martellago), si è trovata un’altra soluzione. Così questo segmento sarà di competenza di Martellago, diventando vecchia Castellana, mentre le tangenziali a nord diverranno quella nuova e sarà Veneto Strade a occuparsene. Casello. Confermata la fine dei lavori per fine novembre, al massimo per inizio dicembre, per attrezzare le stazioni di ingresso e uscita servirà un po’ di tempo, due o tre mesi. Infatti si dovranno mettere gli impianti, installare il telepass e il pagamento a self service, oltre ai computer. A questo punto, non è difficile pensare che il via libera al traffico avverrà tra febbraio e marzo. Mitigazioni. Attorno al casello ci saranno delle opere per ridurne l’impatto sul territorio. Scorzè ha proposto di farle diventare demanio idraulico, quindi facendo gestire le acque al Consorzio di bonifica Acque Risorgive. Di contro, però, alla stessa Scorzè toccherebbe il compito di occuparsi della mitigazione ambientale. Bretellina. La parallela al Passante, dalla Moglianese al casello, era stata messa in progetto quanto la partita per quest’ultimo si era già chiusa. Lunga circa un chilometro, dovrà viaggiare a fianco dell’autostrada. Ebbene, se da un lato Anas nei giorni scorsi aveva assicurato che i soldi per farla ci sono, dall’altro lato l’iter va a rilento per problemi tecnici a Roma. Sia Mestriner sia Barbiero hanno chiesto di fare presto, visto che la strada era stata pensata con il commissario Silvano Vernizzi.

Alessandro Ragazzo

 

MARTELLAGO – L’accordo raggiunto durante l’incontro alla Cav. Ma l’inaugurazione è rinviata

Casello, l’apertura slitta in primavera

La nuova viabilità sarà gestita da Veneto Strade, mentre la Castellana diventerà comunale

Apertura in primavera; nuova viabilità a Veneto Strade, «vecchia» Castellana al Comune di Martellago: arenata la complanare. È il succo dell’incontro sul casello di Martellago-Scorzè tra i vari Enti tenutosi mercoledì alla Cav a Marghera per stabilire, dopo la fumata nera di quindici giorni fa, chi dovesse assumere la gestione della tangenziale nord, che dalla Sr 245 Castellana, in zona Kelemata, porta al casello, e della bretella che dalla barriera si riallaccia alla Regionale in via Boschi.
Stavolta la soluzione, condivisa, è stata trovava: la nuova viabilità di adduzione diventerà la nuova Sr 245 e sarà gestita (illuminazione compresa) da Veneto Strade, a parte le stazioni e il viadotto che le collega, che competeranno a Cav. In compenso, il tratto dell’attuale Castellana bypassato dalle nuove arterie, che passa per il centro di Martellago, sarà declassato a «comunale» e Veneto Strade lo girerà (da accordi, in buono stato) al Comune, che peraltro ha già in carico l’illuminazione.
Si è poi concordato che la nuova viabilità, anche se sarà pronta prima, entri in funzione con l’apertura del casello che – altra novità -, slitterà in primavera, rispetto alla data fornita sin qui di gennaio-febbraio: è confermata a inizio dicembre la consegna dei lavori, ma poi Cav avrà bisogno di più tempo per gli interventi impiantistici e di omologazione (computer, telepass, etc.) delle stazioni.
I due Comuni, rivela il sindaco di Scorzè Mestriner, hanno invece espresso preoccupazione per l’empasse della complanare, la bretella parallela al Passante dalla Moglianese al casello, ma aggiunta a progetto già chiuso e il cui iter è bloccato presso il Ministero per problemi tecnici: Mestriner, per il quale è essenziale per completare il quadro, annuncia una forte azione di pressing. La collega di Martellago Barbiero confida comunque di risolvere anche questo nodo. Scorzè ha infine chiesto di passare sotto il Demanio Idrico le opere di mitigazione ambientale su Cappella, in modo che le possa gestire il Consorzio di Bonifica (per la parte idraulica) e il Comune.

Nicola De Rossi

 

Gazzettino – Spinea-Mirano “Aprite i caselli ai Tir”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

23

set

2014

SPINEA-MIRANO – Checchin: «Quando sarà pronto quello di Scorzè». Pavanello: «Prima va rifatta la strada»

Appello di Confindustria: «Così le imprese sono penalizzate»

«Gli accordi sono accordi e noi li rispetteremo. Appena verrà inaugurato il casello di Martellago-Scorzé, anche la nostra uscita sarà aperta ai camion». Ad annunciarlo sono il sindaco di Spinea Silvano Checchin e l’assessore alla Viabilità Giampier Chinellato, rassicurando i tanti imprenditori del Miranese che da anni sbottano per il lungo e dispendioso giro a cui sono costretti i camionisti. Al casello di Spinea attualmente vige infatti il divieto di uscita per i mezzi pesanti, disagi anche per i tir che escono a Mirano: non possono procedere dritti lungo via Porara, sono costretti a girare a sinistra verso la Riviera per poi reimmettersi nella “camionabile” viale Venezia. Un percorso allungato di una decina di chilometri che fa perdere tempo e sprecare benzina, ecco perché dalle industrie si alza ancora una volta l’appello: «Chi lavora in questo territorio chiede che il casello di Spinea sia aperto ai camion e che via Porara a Mirano sia accessibile ai tir in entrambi i sensi – spiega Pietro Frasson, titolare Trivengas e referente Confindustria per Mirano – In questo modo vengono penalizzate sia le industrie che il traffico cittadino». Da Spinea Checchin assicura che nei prossimi mesi il casello aprirà ai tir: «Aprirlo prima significava impattare troppo sulla viabilità locale, quando tutto sarà a regime il traffico sarà equamente distribuito. Noi intanto stiamo lavorando al tavolo istituito dalla Prefettura per ottenere nuove opere di compensazione. Le criticità sono soprattutto al quartiere Fossa, interessato da due caselli e dall’allargamento della Provinciale».
A Mirano, invece, l’apertura di via Porara ai tir in entrambi i sensi sembra lontanissima: «Va rifatto il fondo stradale che in un tratto è distrutto e non può proprio sopportare ulteriore traffico – spiega Maria Rosa Pavanello – L’intervento costa un milione di euro, era a carico del commissario straordinario del Passante e ora di Anas. Gli industriali sollecitino Regione e Anas a fare quei lavori, poi si potrà parlare di tutto il resto». I lavori al nuovo casello Martellago-Scorzé termineranno a novembre, l’apertura è prevista tra gennaio e febbraio.

 

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