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Tribuna di Treviso – Territorio. Ma Zaia dove vive?

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14

mag

2013

Spesso i politici dicono e fanno cose con lo scopo di accattivarsi la simpatia dei cittadini elettori, prestando molta attenzione a non urtare le sensibilità e le suscettibilità, evitando scomodi argomenti che potrebbero far perdere qualche voto al loro partito o coalizioni (soprattutto in tempi di elezioni). Forse è per questo che ogni tanto a spot leggo: Zaia “stop al cemento nel Veneto” o ancora sempre il nostro governatore :”Sono sempre più convinto che il futuro del nostro territorio sta nel saldo zero di cemento…..”. Ebbene poi sempre qualche pagina più in là dello stesso giornale (la tribuna) si parla dello scempio che si vuole fare ad Asolo, degli scarichi contaminati del Sile ed ancora tra Refrontolo e Tarzo quaranta ettari di bosco venduti e rasi al suolo per far posto ai vigneti. Non se ne può più. Ma Zaia dove vive? Venga ai consigli comunali di Asolo , venga a Montebelluna dove non si parla più del nuovo centro commerciale voluto sì dalla precedente amministrazione (osteggiato prima delle elezioni dal futuro sindaco leghista), ma ora per far cassa si può anche aumentare la cubatura di cemento finale. Nei mesi scorsi anche la confindustria, la confcommercio, la confartigianato e la confcooperative si erano espresse con :”Basta sprecare territorio in Veneto”, e chiedevano alla regione l’impegno ad affermare un modello di sviluppo basato non più sul consumo di suolo, ma sulla valorizzazione delle città e dei territori e tra i punti fondamentali esercitare un maggior controllo sugli enti locali in materia di nuovi insediamenti. Zaia faccia questo e solo allora i cittadini elettori lo ringrazieranno.

Michele Solbiati coordinatore Idv Treviso

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Tribuna di Treviso – Asolo, commissione straordinaria sul Pat

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14

mag

2013

ASOLO – Ancora polemiche sul nuovo piano di assetto del territorio di Asolo. E in difesa della città dei cento orizzonti minacciata da una colata di cemento, scende in campo il gruppo consiliare provinciale del Partito democratico. «Che fine ha fatto il Pat di Asolo»? A chiederselo è l’intero gruppo che intanto ha richiesto la convocazione di una commissione straordinaria che coinvolga anche un rappresentante del gruppo di progettazione e l’assessore all’urbanistica (vicesindaco Federico Dussin).

«Non vogliamo che il passaggio in giunta provinciale sia solo procedurale e costituisca una mera ratifica delle scelte fatte dal Comune», spiegano i consiglieri, «La delicata situazione di Asolo, il suo inestimabile valore architettonico e paesaggistico devono essere preservati da scelte urbanistiche attente e capaci di tutelare al meglio il territorio».

Insomma anche per il gruppo provinciale consultazione e concertazione «devono essere alla base di qualsiasi scelta urbanistica e in questo caso l’impressione è che siano completamente mancati». Intanto ieri mattina è stato fissato per venerdì 28 maggio l’incontro con la commissione urbanistica provinciale nella sala consiliare della Provincia di Treviso. Sale l’attesa invece per l’incontro pubblico sul contestatissimo nuovo piano di assetto del territorio presentato dalla giunta Baldisser, che si terrà domani alle 20.30 nella sede della Fornace di Confartigianato Asolo Montebelluna. Organizzato dal Comitato Asolo Viva alla serata parteciperanno oltre alle minoranze anche le associazioni di categoria Unindustria, Ascom, Confartigianato, CNA, Coldiretti.

«Purtroppo l’amministrazione comunale ha espresso senza riserve il proprio diniego a partecipare all’incontro» spiegano «rimarrà, quindi, una sedia vuota».

Vera Manolli

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ASOLO. Contro la colata di cemento si schiera anche il Fai che invia una lettera al sindaco Baldisser e al presidente della Provincia Leonardo Muraro. Il Fondo ambiente italiano contesta il nuovo piano di assetto del territorio che la giunta vuole adottare.

«Dalla relazione ambientale preliminare risulta che il territorio di Asolo è oggi fortemente antropizzato e caratterizzato da un’edificazione diffusa che ha determinato un elevato consumo della risorsa suolo»,

scrive la responsabile dell’ufficio ambiente e paesaggio Costanza Pratesi che nei prossimi giorni farà un sopralluogo in città. Il rapporto dell’associazione registra un elevato livello di criticità ambientale legato a una serie di fenomeni senza sottovalutare dei forti fattori di rischio geologico e idrogeologico che caratterizzano il territorio comunale classificato come zona sismica, un territorio ad elevato rischio idraulico e di franosità.

«Nell’analisi del sistema insediativo emergono un sovradimensionamento delle aree urbanizzate e un elevato consumo di suolo in rapporto alle effettive necessità insediative»,

continua la responsabile,

«L’edificazione periurbana ha determinato un impoverimento del paesaggio urbano che necessiterebbe una riorganizzazione che difficilmente può conciliarsi con i 135 mila metri quadri di nuove edificazioni sommati ai 150 mila già previsti dal piano regolatore generale».

L’associazione dice basta con la cementificazione selvaggia del territorio e porta avanti la battaglia per il recupero delle aree dismesse.

«Ricordiamo l’importanza della condivisione della progettualità e della pianificazione con la cittadinanza», chiude la responsabile, «Quest’aspetto rientra tra i criteri generali di sostenibilità dei piani stabiliti dalla Regione Veneto che includono anche la riduzione dell’utilizzo di risorse non rinnovabili e il mantenimento e il miglioramento del suolo e delle risorse idriche, elementi che nel piano appaiono trascurati».

Vera Manolli

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Asolo. La maggioranza fa saltare il dibattito in aula sul Pat “Progetto” prepara la mozione per cacciare la giunta

ASOLO. Gelo a palazzo Beltramini dopo la scelta della maggioranza di boicottare il consiglio comunale sul Pat. Le minoranze attaccano la giunta Lega nord Vita e pensano a una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Baldisser. Ha almeno un buon motivo il capogruppo di Progetto Asolano Gino Gregoris per farsi portavoce della sfiducia che avrebbe intenzione di depositare in comune.

«Un sindaco “di tutti”, come si era definita la Baldisser il giorno dell’insediamento», spiega Gregoris, « non può rifiutare di partecipare a un consiglio comunale chiesto dalle minoranze e non se ne può andare per far mancare il numero legale e impedire i lavori. Il sindaco ricopre un ruolo di garanzia per tutti i consiglieri comunali e per i cittadini e non può essere di parte nello svolgimento dei suoi doveri istituzionali».

Un tema scottante quello del nuovo Pat che mercoledì sera si sarebbe dovuto discutere. Il dibattito si è concluso con una seduta lampo durata appena 7 minuti. I consiglieri di minoranza avevano chiesto un consiglio comunale straordinario per poter finalmente esaminare e discutere i contenuti del nuovo piano di assetto del territorio. Dopo un tira e un molla tra il sindaco e le opposizioni finalmente si è arrivati a mercoledì sera per discutere il Pat. Erano desolatamente vuoti i banchi della maggioranza fatta eccezione di quelli del sindaco e del suo vice Federico Dussin. I due sono rimasti giusto il tempo di leggere un comunicato dove la Baldisser ha dichiarato di ritenere »prematuro un esame del Pat» aggiungendo che doveva essere ancora approfondito e discusso con le associazioni di categoria.

«Il comportamento assunto mercoledì sera dalla maggioranza e dal sindaco in particolare è stato molto grave poiché ha manifestato una mancanza di rispetto verso l’istituzione comunale, verso i gruppi consiliari di minoranza e verso i cittadini presenti»,

sottolinea Gregoris.

«Questa giunta», ha dichiarato il capogruppo di ConTe, Franco Dalla Rosa, «ha dimostrato l’incapacità di affrontare l’argomento». «Quanto accaduto costituisce una grave ed inammissibile violazione dei fondamentali principi istituzionali»,

riflette il consigliere Gregoris il giorno dopo la seduta lampo,

«Per questo ho avviato una valutazione con gli altri consiglieri per formalizzare una mozione di sfiducia contro il sindaco».

Vera Manolli

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Incontro pubblico con le categorie mercoledì alle 20.45

ASOLO – Il Comitato Asolo Viva ha organizzato per mercoledì 15 maggio alle 20.30 nella sala hangar della Fornace un dibattito pubblico sul nuovo Pat. Parteciperanno oltre alle minoranze consiliari anche le associazioni di categoria (Unindustria, Ascom, Confartigianato AsoloMontebelluna, Cna, Coldiretti).

«Dalla giunta Baldisser invece è arrivato un secco diniego a partecipare all’incontro», spiega il comitato, «Rimarrà una sedia vuota, proprio quella di chi doveva, forse più di altri, spiegare ai propri cittadini, amministrati ed elettori le ragioni di questo Pat».

(v.m.)

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Tribuna di Treviso – Ponzano, guerra alla Pedemontana

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10

mag

2013

PONZANO – Il Comune di Ponzano e Veneto Strade sono ormai vicini allo scontro. Sul piatto la viabilità complementare alla Pedemontana. «Se la società non verrà incontro alle nostre richieste, siamo pronti a fare ricorso al Tar», è la minaccia, non troppo velata, dell’assessore all’urbanistica del Comune di Ponzano Pierluigi Visentin. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro tra le parti, ma le premesse non sono per nulla buone. Per il Comune di Ponzano i problemi sono rappresentati dal casello di Povegliano della superstrada e dalla bretella che lo collegherebbe a via Camalò, pochi metri più a nord della Postumia Romana. Il pericolo, insomma, è che tutto il traffico del casello si riversi sul centro di Ponzano, via Roma in primis. «È inevitabile che ciò accada se non si interviene in modo adeguata sulla viabilità», prosegue Visentin, «il punto è che nel progetto della Pedemontana non è prevista alcuna viabilità complementare per salvare Ponzano. Il casello di Povegliano è stato calato dal Cipe. La bretella su via Camalò è stata indicata senza alcuno studio di impatto ambientale, e senza alcuna analisi sui flussi di traffico». Ed è proprio contro la bretella che il Comune di Ponzano è pronto a presentare un ricorso al Tar. Attualmente c’è solo un ipotesi in campo per salvaguardare il centro del Comune, e si tratta di un’ulteriore bretella che da via Camalò prosegua fino a Paese, in corrispondenza della variante della Postumia. «Ma non c’è ancora alcun finanziamento», fa presente l’assessore Visentin; e il Comune non puà certo aver le risorse necessarie ad un tale intervento. I segnali dunque sono tutt’altro che incoraggianti e le preoccupazioni dei cittadini che hanno portato alla formazione di un comitato prendono ancora più vigore. La palla passa a questo punto a Veneto Strade.

(f.cip.)

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ASOLO. Consiglio comunale straordinario sul Pat: la maggioranza diserta l’appuntamento e fa saltare l’assemblea. Un’assemblea durata in tutto 7 minuti d’orologio, tra le proteste dei cittadini e del comitato “Asolo Viva” che stavano assistendo tra i banchi del pubblico. Il sindaco Loredana Baldisser ha comunicato che i consiglieri della maggioranza non si sarebbero presentati al consiglio.

L’ex assessore Nico Basso, ora nel gruppo misto, non le risparmia ai suoi ex colleghi e attacca:

«È stata l’ennesima pagliacciata della maggioranza. Mi vergogno di essere rappresentato da questo sindaco che non rappresenta più nemmeno la Lega Nord».

Ora alle battagliere minoranze di Asolo non resta che pianificare una nuova strategia per fermare la colata di cemento.

La battaglia è quella contro il via libera alla costruzione di villette, condomini e capannoni per 350 mila metri cubi ai piedi della Rocca. Un’operazione criticata da moltissimi cittadini e anche da numerosi addetti ai lavori che hanno sottoscritto una petizione contro il piano. Da ricordare, oltre alla contrarietà delle associazioni di categoria della zona, anche la presa di distanza dal progetto di alcuni noti professionisti inizialmente coinvolti in qualità di consulenti esterni. Due nomi, quello di Marino Folin, ex rettore dello Iuav, e di Franco Mancuso.

La battaglia continua questa sera al consiglio comunale convocato per discutere, tra le altre cose, il consuntivo di bilancio del 2012.

Vera Manolli

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Paese: la discarica Terra, convocato il Gruppo Mosole «Ma si tenga conto delle 7.500 firme dei cittadini»

PAESE. È questa una settimana importante per la discarica Terra di Castagnole, e soprattutto per quei cittadini che da mesi lottano contro l’arrivo dell’amianto nel sito al confine con la frazione di Porcellengo. L’iter autorizzativo scatterà proprio oggi.

«Gli enti devono tener conto delle 7.500 firme dei cittadini e delle nuove indicazioni del Parlamento europeo»,

ha dichiarato l’eurodeputato Andrea Zanoni.

«Tra un’audizione e l’altra, si ricordino che l’Europa ha deciso di mettere al bando l’amianto, raccomandando l’inertizzazione in appositi impianti».

Il calendario stilato dalla Provincia di Treviso prevede per oggi alle 18 la convocazione dei responsabili del Gruppo Mosole davanti alla commissione ambiente. Si prosegue mercoledì 15 con l’audizione del sindaco di Paese, Francesco Pietrobon, e mercoledì 22 maggio con la convocazione dell’Arpav. Invece lunedì 13 maggio, alle 17, Paeseambiente e Legambiente (circolo di Trevignano) consegneranno le firme al sindaco di Paese contro la discarica di via Baldrocco dove, secondo il progetto, dovrebbero essere conferiti 460 mila metri cubi di amianto.

Il procedimento prevede che la parola passi poi al consiglio provinciale, che dovrà esprimersi sull’opportunità o meno dell’arrivo dell’amianto nella discarica. L’iter proseguirà con il parere della commissione regionale per la valutazione di impatto ambientale (Via). Solo se quest’ultima dovesse esprimere parere favorevole, il progetto potrebbe essere approvato dalla giunta regionale. Molti passaggi, ancora, che però non dovrebbero richiedere tanto tempo. A giugno il consiglio provinciale si esprimerà e la commissione Via lo potrebbe esaminare non molto più tardi.

«Paese ha già accettato troppe discariche di ogni tipo ed è giunta l’ora di dire basta. Gli enti che sono chiamati a rilasciare le autorizzazioni non possono ignorare le nuove indicazioni del Parlamento europeo, che chiede una strategia Ue per eliminare le discariche di amianto»,

conclude Zanoni. Il progetto prevede il conferimento nella discarica Terra di via Baldrocco, tra Porcellengo e Castagnole, di 460 mila metri cubi di amianto, trasportati da circa 45 mila camion che circoleranno per dieci anni sulle strade del territorio comunale di Paese. Un affare da qualcosa come 3 milioni e 300 mila euro per il Gruppo Mosole che, in caso di assenso, inizierebbe a conferire l’amianto nel 2018, per proseguire poi appunto per una decina d’anni.

Federico Cipolla

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Tribuna di Treviso – Pat di Asolo Consiglio e dibattito

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8

mag

2013

ASOLO – Nuovo piano di assetto del territorio: attesa per il consiglio comunale di stasera. E in difesa di Asolo oggi alle 20.30 nella biblioteca a Caerano si terrà l’incontro pubblico organizzato dall’associazione Archeostorica Cayran. L’iniziativa ha raccolto le adesione del Wwf Montebelluna, del Gruppo Naturalistico Bellona Montebelluna e del Fai Sezione di Treviso. Il capogruppo di Insieme, Daniele Ferrazza farà gli straordinari: prima a Caerano con il comitato civico “AsoloViva” e poi ad Asolo. Una serata di sensibilizzazione generale e un dibattito sulla specifica questione e sulla conservazione del paesaggio. Ad Asolo si svolgerà il consiglio comunale monotematico per discutere del nuovo Pat, chiesto dagli otto consiglieri di minoranza. Questa sera si parlerà delle linee generali dello strumento urbanistico. Presentato nelle scorse settimane dal vicesindaco Federico Dussin alle minoranze, il piano di assetto del territorio prevede una colata di cemento pari a 350 mila metri cubi proprio ai piedi della Rocca. Contro l’edificazione massiccia ad Asolo sono scattate subito le contestazioni da parte dei cittadini, delle minoranze e delle associazioni di categoria. In difesa di Asolo è stata lanciata in rete da parte delle minorane una petizione online dove hanno aderito personaggi illustri come il neo ministro ai beni culturali Massimo Bray e l’ archeologo Salvatore Settis.

Vera Manolli

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PAESE «C’è pericolo per la situazione della falda a Padernello di Paese». L’eurodeputato Andrea Zanoni porta il caso della discarica ex Sev all’attenzione della Commissione europea. L’eurodeputato ha infatti presentato un’interrogazione per chiedere di verificare eventuali violazioni della normativa Ue in materia di discariche e sicurezza ambientale.

«È ora che venga applicata senza sconti la legge. L’Unione Europea», ha detto Zanoni, «deve contattare le Autorità locali per verificare eventuali violazioni alla normativa comunitaria e in particolare il rispetto del principio “chi inquina paga”, previsto dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea»,

che è alla base del nostro diritto ambientale oltreché di quello comunitario. La discarica dismessa di via Veccelli era destinata a rifiuti inerti ma, in un secondo tempo, vi è stato conferito dell’amianto e, come avvenuto per molte altre discariche localizzate nel territiorio di Paese, non sono mancate le proteste dei cittadini e dei comitati.

(f.cip.)

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Gazzettino – Asolo. Pat: venti di guerra in Consiglio

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5

mag

2013

ASOLO – Mercoledì seduta straordinaria sul piano d’assetto del territorio

SENZA PACE – Il piano urbanistico di Asolo

Torna in Consiglio il Pat (Piano d’assetto del territorio) della discordia di Asolo. Ma non si è attenuata la bufera che ha aveva costretto il sindaco Loredana Baldisser, di fronte ai 3/400 cittadini che avevano affollato il municipio, a rinviare l’argomento un mese fa.
Il primo cittadino ci proverà ancora mercoledì, alle 20.30, quando l’esame del Pat sarà l’unico punto all’ordine del giorno del Consiglio. Il piano urbanistico ha fin qui avuto un percorso alquanto burrascoso. E da inizio aprile la situazione non sembrano essere cambiate. A confermarlo è l’esponente di minoranza Gino Gregoris:

«Il sindaco Baldisser – attacca – si era impegnata, su richiesta dei consiglieri di minoranza, a portare il Pat in Commissione urbanistica per studiarlo, approfondirlo e discuterlo. Dopo una settimana senza notizie, il 18 aprile i consiglieri d’opposizione hanno fatto protocollare una richiesta di Consiglio straordinario per l’esame e discussione del piano urbanistico. L’abbiamo fatto sulla base della legge che obbliga il sindaco a convocare il Consiglio se a chiederlo è un quinto dei consiglieri. Il 30 aprile Baldisser – aggiunge Gregoris – ci ha inviato una lettere chiedendoci di ritirare tale richiesta. Il motivo? La considerava prematura visti gli incontri pubblici che la Giunta voleva convocare sul Pat. Abbiamo rispedito al mittente la proposta del sindaco che ha così convocato un Consiglio straordinario per discutere del Pat».

Nei bar e nelle piazze di Asolo, in queste ore, non si parla d’altro. Un segnale che l’8 maggio si annuncia un altro Consiglio incandescente.

 

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